In questa foto si nota la straordinaria somiglianza con lei del nipote Umberto (e si apprezzano anche magnifici gioielli):
Margherita di Savoia (1851-1926).
Il collier di smeraldi era un dono di Carlo Alberto alla nuora Maria Adelaide, in occasione delle nozze con Vittorio Emanuele II.
Aveva un solo difetto Margherita: le gambe corte. Difetto che, esasperato, trasmise all'unico figlio.
Umberto I (1844-1900) e il figlio Vittorio Emanuele (1869-1947).
Nonostante la sua avvenenza e la sua intelligenza, il marito la tradì per tutta la vita: si diceva che ad ogni amante regalasse alla moglie un filo di perle:
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Efettivamente fu tradita più volte. Ma la relazione fissa di Umberto I fu quella con la famosa duchessa Litta.
Eugenia Attendolo Bolognini: alta, formosa, occhi blu e capelli neri, era nata nel 1837, quindi aveva 7 anni più di Umberto.
La “bella Bolognina”, come veniva designata Eugenia nei salotti ottocenteschi andò sposa a 18 anni al duca Giulio Litta Visconti Arese, Fervente patriota dell'aristocrazia antiasburgica che partecipò ai moti rivoluzionari del ’48.
Possedevano una residenza confinante con il Parco reale di Monza, Villa Litta, raggiungibile attraverso un vialetto segreto.
La duchessa Litta ebbe due figli, Pompeo e il prediletto Alfonso (avuto dal re) e morto prematuramente. In suo nome e ricordo la madre fece erigere il padiglione Litta dell’Ospedale Maggiore di Milano.
Per la sua lunga relazione con il re, veniva chiamata la Vice-regina.
Quando Umberto morì, Margherita convocò la duchessa nella camera ardente e la lasciò sola con la salma, dimostrando una grande umanità e intelligenza.
Eugenia Visconti Arese (1837-1914).
(Ho trovato un ritratto giovanile, ma è in PDF e non mi è dato copiarlo. Anche il link non funziona. Se interessa, digitare "eugenia visconti arese", andare su "I Savoia:mille anni di dinastia").
La strana foggia di Villa Litta. Il suo parco confina con il Parco reale di Monza.
La villa reale l'abbiamo vista in
#entry257182706Edited by elena45 - 12/10/2008, 18:02
