Elisabetta era estremamente precisa per quanto riguardava i suoi viaggi; ho letto (forse nel diario di Irma) che preparava personalmente delle vere e proprie tabelle di marcia che spaccavano il minuto, alle quali il seguito doveva attenersi strettamente.
Potrebbero anche essere stati scritti da lei ma a memoria mi sembra avesse una calligrafia più disordinata; non sono un'esperta in materia ma ad esempio la parola "retour" (che fa da titolo al foglio e poi viene ripetuta nell'appunto in francese) parrebbe scritta dalla stessa mano...
Traggono un tantino in inganno i suffissi in tedesco "ab" e "an"; oltretutto Irma era ungherese, perchè mai doveva prendere degli appunti in tedesco e poi scrivere una postilla in francese...?
Suppongo che in quei frangenti sia stata travolta dalle emozioni, non sono psicologa ma di getto in una situazione del genere, e mi metto nei panni della Sztaray, avrei pensato, ragionato e scritto nella mia lingua madre...
Mi ricordo che erano sole perchè per volere della stessa Elisabetta lo sparuto seguito si era già imbarcato...però questo non vieta che sia stato scritto da un'altra dama del seguito...(a proposito chi c'era? controllerò nel diario di Irma).
Morale della favola....difficile stabilire chi scrisse il promemoria...