CITAZIONE (Vienna69 @ 6/6/2010, 17:51)
Scusa Lucquoise ma ho un po di domande.
Come venivano scelte queste Hofdame? Mi sembra di aver letto che c'era una specie di graduatoria? E vero? Quale era il loro compito se appunto l'imperatrice non era quasi mai a Vienna? Vivevano alla Hofburg? A proposito quante persone vivevano nel Palazzo a parte la famiglia imperiale? Scusa ma questi aspetti "domestici" che m'interessano particolarmente!
UUULààà
!!! No, non posso rispondere a tutto...
...andiamo per ordine...
...alla rovescia
.
Non so quante persone vivevano nel Palazzo (devi tenere conto del fatto che la famiglia imperiale si spostava da Shoenbrunn in primavera poi a Ischl d'estate (circa 2 mesi e mezzo) poi tornava a S. alla fine di settembre, poi d'inverno (poco prima di Natale) si spostava alla Hofburg (che tutti chiamavano Burg). Tutti i servizi nei palazzi erano assunti in parte da una squadra fissa e in parte da gente che si spostava con l'imperatore, l'imperatrice, i bambini, ecc... E' così che l'imperatrice, spostandosi lontano con Marie-Valérie, ebbe al suo seguito fino ad 80 persone... Ora se, per "persone" entendi arciduchi, si può dire che, a momenti alterni, molti membri della famiglia in senso largo vivevano con loro. Fu il caso dei genitori e dei fratelli di F-G; ad esempio Karl-Ludwig quando non era a Gratz, Ludwig-Viktor fino a quando non ha avuto il suo Palazzo a Vienna o/e la sua residenza a Salzburg, del vecchio Arciduca Ludwig morto nel 1866 (credo, scusate se mi sbaglio
) di altri zie e parenti di F-G. Evidentemente quando arrivava una sorella di Elisabetta o il cugino Sassone di F-G, un alloggio si preparava nei palazzi. Invece un sovrano ospite (se non in esilio) era alloggiato per cortesia in un palazzo diverso. (Oppure una rimanenza del Medio-Evo quando era questione di prudenza...
?)
Le Hofdamen (poi ti spiego meglio) avevano un alloggio nei Palazzi, ma tranne nel caso di Ischl o di viaggi più lontani, se sposate tornavano a dormire a casa loro, generalmente nel palazzo delle loro famiglie a Vienna. Persone come la Saint-Rémy, invece, oppure Ida Ferenczy, vivevano a tempo pieno nei Palazzi, e vi avevano un alloggio tutto loro, come previsto nel decreto imperiale che erogava la loro nominazione al posto. La mia amica ungherese mi segnala una cosa : l'autore rumeno di un articolo universitario sullo sviluppo della zona di Godollo nell'800 (articolo letto da lei anni fa) dichiarava che spostandosi l'imperatrice, i bambini e l'imperatore a Godollo, più di 200 personne erano obbligate a trovare alloggi nella cittadina di Godollo, non potendo essere accolte a Palazzo Grassalkovich (il maniero chiamato "Godollo" oggi), una struttura non molto grande dove alloggiavano oltre la famiglia imperiale il seguito dei bambini e dell'imperatrice... e i responsabili dei cavalli e delle caccie. Il seguito dell'imperatore e i membri del governo regio-imperiale che lo seguivano generalmente dovevano dormire altrove.
Ora veniamo alle dame che "servivano" l'imperatrice. C'era - si può dire per semplificare - 3 categorie. Ciò che ti descrivo ora è un "meccanismo" che, con il tempo, si era consolidato in quasi tutte le corti europee.
(L'imperatrice Theodora e la sua corte: a destra il gruppo delle dame, alcune meglio vestite, dunque più importanti...)La prima categoria era composta da donne del più alto rango nobiliare, (Gräfin Windischgrätz, Prinzessin Helene von Thurn und Taxis, ecc) ma non di sangue reale-imperiale; i loro doveri erano del tutto "rituali", si può dire : essere accanto alla regina (o imperatrice) nelle cerimonie pubbliche. Ma per "cerimonie pubbliche" si poteva intendere molte cose diversi a secondo dei paesi e dell'epoca: ad esempio alzarsi la mattina per Marie-Antoinette era una cerimonia pubblica e la povera regina non poteva ricevere la sua camicia che dalle mani della più nobile dama presente e così un giorno l'ha dovuto aspettare più di mezz'ora, già che arrivavano l'una dietro l'altra tutte le cugine del marito ! Ovviamente per Elisabetta la cosa non era così assurda... Molto prima di lei l'imperatrice Maria-Teresa aveva imposto un pò di intimità famigliare ai danni della terrificante étiquette habsburgica. Quindi cosa facevano queste donne ? Erano presente a determinate ore della giornata e mentre Elisabetta riceveva, appariva, si spostava a visitare un ospedale, etc. Quelle erano le
Hofdamen, in epoche più antiche chiamate
Ehrendamen. In italiano équivale a
Dame di Corte e
Dame d'Onore. In francese una parola sola :
Dames d'Honneur. In inglese
Ladies-in-waiting. Puoi notare che Elisabetta ne aveva 9 ma Eugénie ne volle (e ottenne di averne) una sola. Ovviamente non arrivavano a corte - tranne situazioni o cerimonie eccezionali - tutte insieme, ma "servivano" a turno per 3 o 4. Il turno poteva essere di 3 settimane, 1 mese, 2 mesi, ecc, a secondo del costume o della volontà della sovrana.
(4 delle Hofdamen dell'imperatrice Maria-Teresa, presente ad una cerimonia ufficiale - Detaglio di un quadro del 1764 di J-F Gripel)Per Elisabetta come per Eugénie si pose il problema della sovrintendenza della propria Casa. Infatti, tra le Hofdamen bisognava scegliere una persona per organizzare la vita materiale e cerimoniale dell'imperatrice. Questa era la
Obersthofmeisterin; in italiano
Soprintendente della Camera Reale , in francese
Surintendante ou
Grande Maitresse, in inglese
Mistress of the robes, in spagnolo
Camerera Mayor...
A questo posto, quando Elisabetta si sposò, le era stata imposta dall'arciduchessa Sofia la contessa Esterhazy nata principessa Liechtenstein. Nel 1862 Elisabetta ottenne la nominazione di Paula de Bellegarde contessa von Königsegg zu Aulendorf il cui marito era già Gran Ciambellano di Corte (ossia Obersthofmeister) ma meno nobile sia per nascita sia per matrimonio, ciò che scontentò moltissime persone. La tendenza, comunque, si afferma e le Hofdamen della fine del regno saranno nobile ma non sempre della più antica ed alta nobiltà…
(Famoso quadro che rappresenta l'imperatrice Eugénie non con le sue "Hofdamen" ma con le sue "Pallastdamen"!)Il secondo "rango" era quello delle persone di minore nobiltà ma più impegnate nella quotidianità della sovrana e della sua Casa... Queste persone generalmente (ma non sempre) svolgevano una funzione di intendenza particolare: dirigevano la vita dei bambini, oppure si occupavano dei divertimenti di corte, o specialmente dei vestiti della regina... ma, ripeto, non sempre. Tal volta piacevano alla sovrana che le voleva accanto quotidianamente. Erano le
Pallastdamen (o
Palastdamen) ma potevano essere anche descritte come
Gesellschafterinen. In francese
Dames pour accompagner oppure
Dames de Compagnie, o ancora
Dames du Palais a seconda dei tempi e delle corti... In italiano
Dame di Compania (il cui senso è cambiato). In inglese
Ladies-in-waiting ancora, oppure
Ladies of the Bedchamber. Da notare che l'imperatrice Elisabetta salta - sembra - questa seconda categoria (e non ne chiede la nominazione), per due ragioni : Prende per dirigere le mansioni di intendenza delle persone che sono di recente oppure di piccola nobiltà (come la Saint-Rémy) e accanto a sè, in un primo periodo non cerca oltre le sue Hofdamen come compagnia .
(La regina Wilhelmina di Olanda con 3 delle sue dame)Il problema si pose quando Elisabetta volle le sue Ungheresi e più particolarmente Ida Ferenczy. Ida non poteva essere ne Hofdame ne Pallastdame. Poteva assumere delle funzioni "specializzate" come insegnare l'ungherese o il pianoforte , venire per un'ora o due un giorno si un giorno no ed essere pagata ma non poteva nemmeno essere nominata "Lettrice"... Quindi si scelse una via un pò ingarbugliata per risolvere il problema : la si fece
Canonichessa ! Cos'erano le canonichesse ? (
Chanoinesses in francese,
Stiftsdamen in tedesco,
Canoness in inglese...)
(Margaret-Sophie, figlia di Karl-Ludwig, abbadessa del Capitolo delle Dame Nobili di Praga nel 1886-1893)Erano donne che vivevano una parte dell'anno in comunità chiamate "Capitoli", sotto una regola (assai blanda) e recitavano l'ufficio (talvolta per mandare in paradiso l'anima di un sovrano defunto) senza aver preso i voti. Si potevano sposare, normalmente dovevano essere presente per metà dell'anno nella loro comunità. Due delle figlie della grande Maria-Teresa furono canonichesse, così come molte principesse, arciduchesse, ecc. A Praga, Salzburgo, Vienna, Brnò, nel Belgio, in Germania, in Svizzera e in Francia fino alla Rivoluzione ci furono molti conventi-capitoli (
Damenstifts in tedesco) di canonichesse. L'abbadessa aveva diritto al titolo di principessa e tutte le dame erano - anche se non sposate - dichiarate "Madama" e spesso anche Contesse. Ricevevano una prebenda (una somma annua assai cospicua) presa sulle rendite delle terre e delle fabbriche che possedevano questi conventi, donati dai sovrani e principi.
(L'arciduchessa Maria-Annunziata - figlia di Karl-Ludwig - Priora e in seguito Abbadessa del Capitolo delle Dame Nobili di Praga 1894-1918- morì nubile. )Quindi Ida fu accettata dal capitolo delle canonichesse e nominata
Brunner Stiftsdame (canonichessa del Capitolo di Brnò in Moravia) dunque divenne contessa e poi un decreto imperiale la nominò
Vorleserin Ihrer Majestat (ossia Lettrice-capo di sua Maestà) dell'imperatrice. (Questa situazione di lettrice fu spesso usata nelle corti per fare entrare qualcuna senza grande titolo nobiliare nel circolo di Corte... Talvolta era l'amante di un sovrano che si ritrovava lettrice della sovrana, per il più grande piacere delle due donne... )
(L'Arciduchessa Maria-Cristina - Abbadessa del Capitolo di Praga dal 1877 al 1878)Il termine Hofdamen è usato oggi - e da quando le corti principesche, reali ed imperiali sono generalmente sparite, per designare tutte le categorie di donne accompagnado o faccendo compagnia alla sovrana. In realtà non era così, c'erano numerose differenze che forse oggi potrebbero sembrare un po'... giapponesi
. D'altronde altri titoli potevano esistere... Per funzioni realmente lavorative esisteva in Francia, ad esempio, il titolo di
Dames de la Chambre le quali potevano essere una lettrice, l'aja dei bambini, l'intendente delle elemosine della sovrana, la persona che scriveva le sue lettere, ecc, ecc... non era richiesta la nobiltà ma... numerosi anni di servizio potevano conferire la nobiltà ! (la cosidetta "noblesse de Robe ", ossia la nobiltà dovuto ad una carriera al servizio del Re). Così come in Inghilterra esisteva il titolo di
Women of the Chamber. Elisabetta aveva anche il proprio ciambellano, degli intendenti, majordomi, lacchè, cocchieri... evidentemente ognuno con il proprio statuto e titolo, ma non per tutti la nominazione avveniva con decreto imperiale ! Parlando di donne, molte servivano realmente l'imperatrice in quanto lavoravano per lei come le cameriere, la famosa pettinatrice, le governante dei bambini, le donne incaricate di cucire, stirare, lavare, e così via...
Elisabetta chiese sempre meno la presenza delle sue Hofdamen accanto a lei.
Scelse, dopo Ida, altre ungheresi: Sarolta Maijlath, Marie Festetics, Irma Sztaray de Sztara e Nagy-Mihaly, le quali, avendo più titoli nobiliari, potero essere nominate Pallastdamen...
(La regina Titania dorme circondata dalle sue dame - Richard Dadd 1841... per rimanere con Elisabetta!)Un piccolo accenno al "diritto-dovere" di dormire accanto alla sovrana (talvolta in tempi antichi nello stesso letto) ciò che poteva significare su un giaciglio accanto oppure nella stanza accanto: nel medio-evo e nel Rinascimento fu generalmente compito delle dame più nobili (anzi, talvolta di donne di sangue reale) ma a mano a mano che passano i secoli diventa compito di dame di minor rango e addirittura nell'800 questo costume sparisce dalle corti. Ma rimane in generale il costume di fare dormire la prima cameriere in una stanza accanto. La moglie di Luigi 14, ad esempio, per la sua notte di nozze, ebbe 2 cameriere "dormendo" nella stessa stanza. Evidentemente appena consumato il matrimonio in senso carnale le due donne si alzarono ad andarono ad informarne il gruppo di parenti del monarca che aspettava dietro la porta (alla quale la regina-madre origliava senza ritegno). Per L'imperatrice Elisabetta, il costume di una donna dormendo in una stanza non lontana durò per molto tempo. La Sztaray, ad esempio, verso la fine del 1895, credo, è pregata dalla stessa Elisabetta di dormire in una stanza comunicante con la sua. Invece per i bambini reali e imperiali il costume rimase a lungo, ed era una regola ferrea : dormiva accanto al letto di Gisela una cameriera e, non lontano dalla camera della bambina, - spesso in comunicazione con quella con le porte aperte, dormiva l'aia o la sua aiutante...
(Una rappresentazione rinascimentale del mito di Ariana, principessa figlia del Re Minos, che fugge dal letto lasciandovi dormire la propria ancella... usanza delle corti europee del Rinascimento)Per finire un'acceno al rapporto dell'imperatrice con le Hofdamen : nel gennaio del 1866, ci fu un viaggio di delegati ungheresi a Vienna (prima del viaggio della coppia imperiale a Budapest). L'imperatrice diede l'ordine a tutte le sue Hofdamen, per ricevere gli ungheresi, e di essere tutte presente al ricevimento in abiti ungheresi. Sembra che non tutte ne fossero felici. Vienna risuonò di pianti, lamenti e lagnanze...!
Edited by Lucquoise - 9/6/2010, 06:29