-enry1973 |
|
| Si esatto: un drecreto assurdo che Massimiliano firmò lasciandosi malconsigliare da Bazaine. Un decreto che condannava a morte immediata senza processo chiunque fosse stato trovato in possesso di un'arma. Questo in un paese come il Messico, dove la malavita era talmente presente che chiunque era costretto a girare armato: i colonnelli dell'esercito ne approfittarono per regolare conti personali. Furono uccise migliaia di persone, una vera carneficina. Massimiliano si disperò ma il gesto era compiuto. Ho fatto cenno a questo episodio solo per fare un esempio: chiunque vuole rigira la storia a suo piacimento. Per il Lombardo Veneto, Massimiliano fu un portatore di pace e giustizia, in Messico commise errori. Per alcuni fu un principe retto e risoluto, per altri un bimbo capriccioso che cospirò contro il fratello e si rimangiò anche l'atto di rinuncia al trono. A Trieste si pone la statua, sulla sua tomba ci son sempre fiori freschi con nastri tricolori messicani. Sarebbe giusto che la sua statua potesse campeggiare nel centro di Trieste senza proteste o lodi sperticate fuori luogo di cui i lauri della storia, ricca del senno di poi, non hanno bisogno per risplendere. Credo ci saranno lodi e proteste per due giorni: poi il povero Maxi resterà a guardare gli avventori che passeggiano per Trieste chiedendosi chi sia mai quell'omone dai baffi tanto buffi, magari con un piccione scagazzante sulla testa. Esattamente quanto quel ladro torinese che occupa indegnamente la più bella piazza della mia città.
|
| |