L'Ottocento di Sissi e Ludwig II

Posts written by veu

view post Posted: 18/12/2021, 12:10 Sissi - The Empress - Nuova Serie Tv - Sissi
Sono ufficialmente finite le riprese della serie.
L'ultima sequenza girata è stato il matrimonio di Sissi e Franz.

Ecco gli altri ruoli per la serie:

l'arciduchessa Sofia: Melika Foroutan
Arciduca Massimiliano: Johannes Nussbaum
La sorella maggiore di Elisabeth, Helene: Elisa Schlott
La madre di Elisabeth, Ludovika: Jördis Triebel
Leontine von Apafi (la dama di compagnia di Elisabetta): Almila Bagriacik
view post Posted: 18/12/2021, 12:06 Sissi - Serie TV - Sissi
Dal sito TVBlog:

Sissi, la serie evento tedesca acquistata da Mediaset: andrà in onda su Canale 5

La vita dell’Imperatrice protagonista di una trilogia negli anni Cinquanta sarà al centro della miniserie evento tedesca, ma anche di una serie tv Netflix

A più di sessant’anni dall’uscita del primo film della celebre trilogia di Ernst Marischka, la storia di Sissi torna ad occupare il piccolo schermo. Sono ben due i titoli che nei prossimi mesi racconteranno -in chiave più contemporanea- l’epopea dell’Imperatrice d’Austria Elisabetta di Baviera, soprannominata appunto Sissi (Sisi in austriaco), ed entrambi hanno già trovato la loro collocazione in Italia.

E’ notizia di oggi, sabato 9 ottobre 2021, che Mediaset si è aggiudicata i diritti di Sissi (originale “Sisi”), serie evento che lunedì 11 ottobre sarà presentata fuori concorso, con i primi due episodi, a Canneseries, l’evento dedicato alla serialità internazionale che si tiene a Cannes.

Prodotta dalla tv tedesca Rtl e distribuita da Beta Film, Sissi ripercorrerà la vita dell’Imperatrice, raccontando quindi anche la sua storia d’amore con l’Imperatore Franz. Protagonista della serie (sei episodi da 45 minuti ciascuno) nei panni di Sissi sarà l’emergente attrice svizzero-americana Dominique Devenport, affiancata da Jannik Schümann, che darà volto a Franz. Nel cast compaiono anche Désirée Nosbusch, David Korbmann, Tanja Schleiff, Paula Kober, Julia Stemberger, Pauline Rénevier e Marcus Grüsser.

Mediaset ha già annunciato che la serie andrà in onda su Canale 5, prossimamente. In Germania Sissi (girata anche in Lettonia, Lituania, Austria ed Ungheria) dovrebbe andare in onda a fine anno: per vederla in Italia dovremo quindi aspettare il 2022, quando questa serie sarà finalmente a disposizione anche del pubblico italiano.

Come detto, però, la Sissi di Rtl (ed ora di Canale 5) non sarà l’unica rivisitazione della celebre saga storia diventata cult grazie ai tre film usciti tra il 1955 ed il 1957. Anche Netflix sta lavorando ad una serie che ne racconti la vita: The Empress, questo il titolo, è attualmente in fase di produzione: Devrim Lingnau e Philip Froissant interpreteranno i due protagonisti, in quella che vuole essere a tutti gli effetti la serie tv su cui la piattaforma punta come erede di The Crown.


E qui alcuni promo della serie:

Primo Promo (riprende parte della sigla):

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Secondo Promo:

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Terzo Promo (esteso):

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Quarto Promo (che indica la data di prima messa in onda al 28 dicembre):

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view post Posted: 19/8/2021, 21:40 Sissi - The Empress - Nuova Serie Tv - Sissi
Le riprese sono iniziate il 18 agosto 2021.

Ecco Sissi e Franz in abiti di scena:

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view post Posted: 3/6/2021, 23:27 Sissi - The Empress - Nuova Serie Tv - Sissi
Dal sito Town and country mag:

A New Netflix Series Will Chronicle The Tragic Story of This Austrian Empress

The dark saga of Duchess Sissi of Austria could be a spiritual successor to The Crown.

If you thought things were getting dark in season four of The Crown, you're not wrong, but there's a new Netflix royal drama on the way that'll really put the Windsors' problems into perspective. The streaming platform is developing a series about Duchess Elisabeth of Bavaria, an Austrian empress whose life involved a series of escalating tragedies before finally culminating in an assassination.

Elisabeth, known as Sissi, was Empress of Austria beginning in 1854, when she married Emperor Franz Joseph of Austria-Hungary at the age of 16. But despite this lofty title, her life was largely dark and difficult—she lost her first child at a young age, and then lost her only son, Rudolf, in what was suspected to be a murder-suicide on his part (his body was found next to that of his lover). Less than ten years later, her sister Duchess Sophie also perished in a fire. After all of this loss, Elisabeth's own life also ended at a young age, when she was assassinated by an Italian anarchist in 1898.

Titled The Empress, the six-part series will star German actress Devrim Lingnau. Per The Daily Mail, the series won't all be doom and gloom—it'll also explore Elisabeth's infamous beauty and fitness regime, which led her to be dubbed "the loveliest woman in Europe." She was reportedly an exercise fanatic, performing 20 pull-ups every morning, and used a series of unusual beauty treatments including bathing in goats' milk, putting veal on her face, and washing her hair in eggs and cognac.

So while the series isn't likely to be a cheerful watch, you may pick up a few unorthodox beauty tips along the way. The Empress is expected to launch in spring of 2022.

view post Posted: 29/5/2021, 11:39 Sissi - The Empress - Nuova Serie Tv - Sissi
Si cercano comparse.
Le riprese si svolgono in Baviera tra agosto e novembre

Dal sito Cosmopolitan:

Dalla nuova serie Netflix su Sissi cercano comparse come te e me, wow pronti a entrare nella storia?
Ps. Vietato tagliarsi i capelli e la barba fino all'inizio delle riprese :)

Se ritrovandoti a guardare la milionesima replica di Sissi - La Giovane Imperatrice hai sognato anche tu di poter vivere in quell’epoca magica e romantica, in modo da scoprire cosa significhi indossare abiti mozzafiato e gonne a ruota, sappi che presto il tuo desiderio potrebbe diventare realtà facendoti approdare direttamente alla corte di Vienna. Come? Semplice, la nuova serie Netflix The Empress, dedicata alla vita dell’imperatrice austriaca Sissi, sta cercando comparse per le riprese che verranno realizzate in Baviera tra agosto e novembre, il che significa che potresti essere tra i 3.000 fortunati che "entreranno nella storia". Il telefilm sarà composto da sei episodi e racconterà la storia della principessa Sissi, una donna anticonformista e ribelle divenuta (suo malgrado) imperatrice a seguito delle nozze con l'amatissimo Francesco Giuseppe I d'Austria (detto Franz), avvenute nel 1854 in quel di Vienna.
view post Posted: 4/4/2021, 14:15 Sissi - Serie TV - Sissi
Dal sito Hollywood Spy

SISI

described in three words - desire, power, vulnerability - takes a look at the life of a young woman who made history as an empress and became a legend as a movie character! It's the love story of two young people, between personal desire and political constraints, between power and vulnerability! Elisabeth of Austria Hungary (played by newcomer Dominique Devenport), named Sisi, who was known as ′′ the most beautiful woman in Europe ′′ and defied the rigid courteous practices and unscrupulous monarch.

Franz Joseph I. (embodied in the series by Jannik Schümann), who had to bear the burden of the crown and found an unusual ally in Sisi! There are, by the way, at least three new projects on Sisi currently in production, beside this one, including a movie version Sisi and I with Susanne Wolff.



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Dal sito Vogue:

Principessa Sissi, la nuova serie tv Netflix sull'imperatrice

Dal primo film muto del 1920 all'imminente serie tv, l'Imperatrice Elisabetta d'Austria e la sua vita presso la corte di Vienna continuano a ispirare registi del grande e piccolo schermo

Principessa Sissi, il mito continua. È in arrivo su Netflix una nuova serie tv sull'Imperatrice d'Austria, l'ultimo esempio di una lunga filmografia dedicata a "Sissi". Dominique Devenport riuscirà a far dimenticare la bellissima Romy Schneider?

Nata duchessa in Baviera e diventata imperatrice d’Austria. Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach non fu mai Principessa, e nemmeno fu mai soprannominata “Sissi”. Eppure se tutti noi ancora oggi la conosciamo e chiamiamo così – Principessa Sissi – è grazie all’omonimo film diretto da Ernst Marischka nel 1955 con protagonista una splendida ed indimenticabile Romy Schneider.

Una storia fiabesca che però fiabesca non è: l’imperatrice Elisabetta – uccisa il 10 settembre 1898 dall’anarchico italiano Luigi Lucheni – seppur immersa nella sfarzosità e coccolata dalla servitù, non ebbe una vita facile. Cupa e irrequieta, dovette faticare molto per essere “accettata” dalla rigida corte di Vienna. Inoltre, vittima di nevrosi, ossessioni e pensieri depressivi, arrivò a sfiorare l’anoressia prima di riuscire ad accettarsi.

Eppure Elisabetta fu una donna senza dubbio affascinante, bella e misteriosa. Una personalità irrisolta che verrà raccontata in una nuova serie tv – prodotta dalla tv tedesca RTL Group e Beta Film – che già dal titolo segna una rottura con le celeberrime trasposizioni cinematografiche di metà anni ‘50: The Empress, L’Imperatrice. Al centro del racconto ci sono i primi tempi vissuti da Elisabetta presso la corte viennese e la sua storia d’amore con colui che diventerà suo marito, l’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria (a vestire i suoi panni sarà Jannik Schümann).

L’imperatrice, che sarà interpretata da Dominique Devenport (attrice in ascesa, già vista nel Treno di notte per Lisbona al fianco di Jeremy Irons), sarà rappresentata come una giovane donna molto emancipata rispetto alla sua epoca, che si ribella contro le rigide regole del XIX secolo e della corte. Un aspetto che ci ricorda le vicissitudini della royal family btitannica, vissute in prima persona dalla Principessa Diana e, recentissimamente, da Meghan Markle. Pur lasciando spazio al suo glamour – Elisabetta all’epoca era considerata “la donna più bella del mondo” – questa nuova serie sembra quindi inquadrare il lato più personale (e veritiero) dell’imperatrice, distaccandosi, anche nel contenuto, da quanto invece aveva raccontato la celebre triade di pellicole di Marischka.

Già il primo film del 1955, La principessa Sissi, puntava sulla straordinaria bellezza e avvenenza dell’allora diciassettenne Romy Schneider, donna raffinata ed elegante, che incarnava la grazia di una “principessa” che ammiravamo andare a cavallo incorniciate dalle montagne bavaresi o danzare al grande ballo di corte insieme al marito Francesco Giuseppe (interpretato da Karlheinz Böhm). La loro storia d’amore, fortemente edulcorata e patinata come fosse un fotoromanzo, domina le scene riempendo di romanticismo e poesia la pellicola.

Seguirono poi Sissi - La giovane imperatrice (1956) e Sissi - Destino di un'imperatrice (1957), storie da grande schermo che hanno avuto il merito di fare entrare Elisabetta nell’immaginario collettivo e nel mito. Pur distaccandosi dalla realtà, senza dubbio più tormentata, e pur attraverso l’uso di un nomignolo, “Sissi”, che lei mai ebbe. Tutto nasce da un equivoco: “Lisi”, il vero diminutivo di Elisabetta, si trasformò in “Sisi” perché così furono lette le firme che la donna appose alle lettere che mandò all’allora fidanzato Francesco Giuseppe (la ‘Elle’ di Lisi sembrava una ‘Esse’ per via di un bizzarro ghirigoro). Fu poi, arbitrariamente, lo stesso Ernst Marischka a trasformarlo in “Sissi”, già diversi anni prima dei suoi film: nel 1932, scrisse (insieme al fratello Hubert) il libretto “Sissi” di un’operetta comica che andò in scena a Vienna, diretta da Fritz Kreisler.

Tornando al cinema, Romy Schneider dopo quei tre film che, pur ottenendo un successo mondiale, la spaventarono (non voleva essere ricordata solo per quel ruolo e temeva di rivivere le stesse depressioni, reali, di Elisabetta, cosa che in parte, fatalmente successe: Romy, dopo aver perso tragicamente il figlio, si lasciò andare, travolta dal dolore e la disperazione, e morì a soli 44 anni), nel 1972, quasi vent’anni dopo, tornò ad interpretare l’imperatrice Elisabetta nel Ludwig del maestro Luchino Visconti (ultimo capitolo della sua “trilogia tedesca”, qui con Helmut Berger nel ruolo di Ludovico II di Baviera). A differenza della rappresentazione improbabile di Marischka, qui vediamo una donna più forte e decisa, proprio come era nella realtà.

Sissi, dal cinema muto alle nuove serie tv

La filmografia, tra cinema e tv, su “Sissi” è vasta e comprende in tutto 28 opere, spesso anche non da protagonista. Dal 1920 – anno del primo film a lei dedicato, Elisabetta imperatrice d’Austria – in poi, fu interpretata da grandi attrici del muto (dalla primissima, Carla Nelsen, ad altri nomi come Gina Puch-Klitsch, Erna Morena e Trude von Molo). Nel 1931, 90 anni fa, uscì Elisabetta d’Austria, con al centro l’indimenticabile attrice tedesca Lil Dagover che in seguito, nel 1956, riprenderà il personaggio in Amanti imperiali. Tra i tanti altri volti elisabettiani, ricordiamo Carola Höhn (Tutto per un bacio, 1935), Grace Moore (Desiderio di re, 1936), Gabrielle Dorziat (Mayerling, 1936), Traudl Stark (La collana della principessa – che qui diventa “Sissy”, 1939) e Katalin Karády (Elisabetta d'Ungheria, 1940). Dopo la Schneider, va citata l’interpretazione di un’altra diva, Ava Gardner, che diventa Elisabetta nel Mayerling diretto nel 1968 da Terence Young (nel cast anche James Mason, Omar Sharif e Catherine Deneuve).

Tra la fine degli anni ’80 e i primi anni Dieci del nuovo millennio, “Sissi” ha trovato spazio soprattutto in film per la tv e soprattutto in produzioni tedesche. In Italia sono invece usciti il film tv Il destino di un principe (2006, Elisabetta ha il volto di Sandra Ceccarelli) e la miniserie, sempre televisiva, Sissi (all’estero distribuita come “Sisi”) con protagonista Cristiana Capotondi. L’ultima apparizione dell’imperatrice – interpretata da Hannah Herzsprung – è invece nel film per la sala Ludwig II, co-diretto nel 2012 da Marie Noelle e Peter Sehr.

A un secolo dal primo film ecco che arriva una nuova serie dedicata a Elisabetta. La sua storia, la sua vita, sempre carica di fascino, oggi diventa più che mai ispirante per tutte quelle donne che hanno il coraggio di lottare per i propri sogni e le proprie visioni. Anche, soprattutto, contro tutto e tutti.


Dalla Pagina Instagram dell'attore Jannick Shumann:

jannik.schuemann:
Ich werde Kaiser! 🤴🏼 Endlich darf ich über mein nächstes Projekt sprechen. Mein Kindheitstraum wird wahr: ich werde in der @rtl.tv / @tvnow.de Serien-Verfilmung von SISI unter der Regie von @svenbohse Kaiser Franz Joseph spielen! Ich freue mich so sehr auf die Dreharbeiten, die von April bis August in Lettland und Litauen stattfinden. Ich bin jetzt schon verliebt in meine Sisi, Dominique Devenport ♥️



Traduzione: Le riprese della serie tv saranno effettuate in Lettonia e Lituania nel periodo da aprile ad agosto del 2021.
view post Posted: 7/2/2021, 15:04 Sissi - The Empress - Nuova Serie Tv - Sissi
Dal sito BlueWin:

Netflix pronta a raccontare la vita dell’imperatrice Sissi

«The Crown», la serie televisiva in voga dedicata ai membri della famiglia reale britannica, riscuote molto successo su Netflix. Il servizio di streaming ha ora in programmazione una nuova miniserie sull’imperatrice d’Austria Sissi. Le riprese dovrebbero cominciare presto.

Netflix intende ripercorrere la vita dell’imperatrice d’Austria Sissi con la giovane attrice Devrim Lingnau nel ruolo principale, come ha annunciato il servizio di streaming alla Deutsche Presse-Agentur.

La serie in sei parti dedicata a Elisabetta d’Austria – anche conosciuta sotto il nome di Sissi – ha per titolo provvisorio «The Empress».

I telespettatori conoscono Devrim Lingnau, nata nel 1998, grazie al film drammatico «Auerhaus» (2019) oltre che attraverso le sue apparizioni in alcune serie poliziesche. Il secondo ruolo principale, quello dell’imperatore Francesco Giuseppe I, viene interpretato da Philippe Froissant (26 anni). Lo si potrà già vedere prossimamente nel thriller «Black Island» su Netflix.

Netflix descrive la serie dedicata a Sissi in questi termini: «La grande storia d’amore tra Elisabetta e Francesco Giuseppe è il cuore del racconto. Elisabetta è dipinta come una giovane donna molto emancipata rispetto alla sua epoca, che si ribella contro le rigide regole del XIX secolo e della corte.»

Le riprese dovrebbero cominciare nella primavera 2021, sotto la società di produzione Sommerhaus. La serie in sei parti dovrebbe arrivare su Netflix nella primavera del 2022. Katharina Eyssen («Holiday Secrets») occupa il ruolo di showrunner e dirige dunque la scrittura e la programmazione.

Alla regia, ritroviamo Katrin Gebbe («Pelican Blood») e Florian Cossen («NSU German History X»). Essi si concentrano sui primi mesi dopo l’arrivo di Sissi alla corte di Vienna. I progetti corrispondenti di Netflix sono stati conosciuti inizialmente lo scorso aprile. La distribuzione e gli altri dettagli sono ancora sconosciuti.
view post Posted: 24/12/2020, 00:02 Sissi - The Empress - Nuova Serie Tv - Sissi
E' in lavorazione per Netflix la nuova serie tv su Sissi, intitolata al momento The Empress.
E' una serie di 6 episodi da 50 minuti
Verrà girata nel 2021 e uscirà nella primavera del 2022.
L'attrice che interpreta Sissi è una ragazza di origini turco-tedesche, nota in Germania e vincitrice di diversi premi: Devrim Lingnau . Franz Joseph sarà interpretato da Philip Froissant.

Ecco la presentazione della serie:

Dal sito Web Wire:

New imperial couple "Sisi and Franz" found - Netflix Original "The Empress" (WT) about to start production

* Six-part German Netflix Original series about the iconic Empress of Austria-Hungary goes into production in spring 2021

* Devrim Lingnau (“Auerhaus”) and Philip Froissant (“Black Island”) take on the leading roles of the imperial couple

* Katharina Eyssen (“Holiday Secrets”) is responsible as showrunner and writer

* Directed by Katrin Gebbe (“Pelican Blood”) & Florian Cossen (“NSU German History X”)

* Jochen Laube and Fabian Maubach from Sommerhaus Filmproduktion (“When Hitler stole Pink Rabbit”) are responsible for the production on behalf of Netflix

* Launch of series expected in spring 2022

A day in August 1853, two young people meet. A fateful encounter - the proverbial love at first sight. He is Emperor Franz Joseph of Austria-Hungary, she is Elisabeth von Wittelsbach, Princess of Bavaria and the sister of the woman Franz is to marry… The stirring life story of Empress Elisabeth - better known as “Sisi” - has thrilled audiences in Germany, Austria and Switzerland for generations.

Now a new imperial couple has been found: Devrim Lingnau and Philip Froissant are taking on the lead roles in the new Netflix Original series. Devrim Lingnau first appeared in front of the camera at the age of 16. Since then she has been shooting continuously for film and television and has appeared in leading roles in the two-parter “Unter Verdacht: Verlorene Sicherheit” (director: Andreas Herzog), the English feature film “Carmilla” (director: Emily Harris) and the novel adaptation “Auerhaus” (director: Neele Leana Vollmar), among others. Philip Froissant lives in Munich and attends the Otto Falckenberg School there. The 26-year-old found his way to acting via detours and was most recently in front of the camera during the filming of the Netflix thriller “Schwarze Insel” (director: Miguel Alexandre) .

For Netflix, showrunner Katharina Eyssen retells “Sisi” with her co-writers Bernd Lange and Jana Nandzik. Eyssen is thrilled: „THE EMPRESS offers us the chance to tell the moving story of Empress Elisabeth for a contemporary audience. According to a modern image of women. Devrim is not only a highly talented, multi-faceted actress, but for me embodies this very woman: intelligent, passionate, rebellious. Philip Froissant, for his part, will make of the role of Franz Joseph something we have not seen before: An ambivalent and fascinating ruler whose conflicts are more topical than ever.“

Eva van Leeuwen, Manager Local Originals bei Netflix: „We are immensely pleased to be able to retell the story of this dazzling and much-loved figure - with all the complexity that made up the empress - and thus to delight both an audience that will rediscover Sisi as well as the fans of the cult films from the 1950s. Hardly any other historical figure possesses so much fascination and charisma - even beyond the borders of Austria and Germany. We can’t imagine a better team in front of and behind the camera to tell the story of Sisi and Franz and the Habsburg court for Netflix.”

Sommerhaus will go into production as early as spring 2021. The 6 episodes directed by Katrin Gebbe and Florian Cossen will be shot in .... and will focus on the first months after Sisi’s arrival at the Viennese court. It is the great love story between Elisabeth and Franz that is the focus of the narrative. Elisabeth is told as a young woman ahead of her time, rebelling against the rigid rules of the 19th century and the court. She meets Franz, a multi-layered ruler with fractures who played a major role in shaping modern European history. Against the backdrop of jealousy, intrigue and power struggles behind the scenes of the Habsburg court and the emerging question of freedom of the people, the audience is taken into a glittering illusory world in which young Sisi must fight for her place at court as well as for the right not only to be the figurehead of an ailing empire.

Jochen Laube and Fabian Maubach from Sommerhaus Filmproduktion about the new Netflix Original: ”We are very happy to work again together with Netflix, there in particular with Eva van Leeuwen, and the wonderful Katie Eyssen as author and showrunner on this special project. With Katrin Gebbe and Florian Cossen we were able to win an outstanding directing duo for “The Empress”, our absolute dream combination. To experience Devrim Lingnau and Philipp Froissant as Sisi and Franz in front of the camera by these two filmmakers, who are highly esteemed especially for their intensive acting, will be a huge feast. With these such highly talented young actors as the face of our series, we go into the coming year with Katie, Katrin, Florian and Eva and couldn’t be happier about it.“

Expected launch of the new Netflix Original is spring 2022.

About the Netflix Original “The Empress” (working title)

When the rebellious Elisabeth (”SISI") meets Franz, the Emperor of Austria, the young couple’s intoxicating love completely upsets the power structure at the Viennese court. After the wedding, the young empress must assert herself not only against her mother-in-law, the sovereign, power-hungry Sophie, but also against Franz’s brother Maxi, who himself longs for the throne (and for Sisi). As enemy troops form up on the borders of the Habsburg Empire, people in Vienna rise up in protest against the emperor. Elisabeth must find out who she can trust and how high the price is to be a true empress and a figure of hope for the people.

About Sommerhaus Filmproduktion

Since 2015, Jochen Laube and Fabian Maubach have jointly headed Sommerhaus Filmproduktion. In addition to Thomas Stuber’s In the Aisles (Berlinale Competition 2018), their projects to date include Sandra Nettelbeck’s What Doesn’t Kill Us (world premiere Piazza Grande Locarno 2018, Dominik Graf’s highly successful SWR Tatort episode Der rote Schatten and Katharina Eyssen’s Netflix series Holiday Secrets directed by Samira Radsi. When Hitler Stole Pink Rabbit, directed by Caroline Link and based on Judith Kerr’s semi-autobiographical novel, has attracted over a million cinemagoers since its launch at Christmas, 2019. It was awarded the Bavarian Film Prize and the German Film Prize for Best Children’s Film. Burhan Qurbani’s adaptation of Alfred Döblin’s famous novel Berlin Alexanderplatz celebrated its world premiere at the 2020 Berlinale film festival. The film received 5 ‘Lolas’ at the German Film Awards in 2020 - for Best Production Design, Best Film Score, Best Cinematography, Best Male Supporting Role and a silver Lola in the category Best Feature Film. Composer Dascha Dauenhauer won the European Excellence Award for Berlin Alexanderplatz at the 33. European Film Awards. Recently completed projects were Maggie Peren’s romantic comedy Hello Again – A Wedding a Day and Exit, a science fiction film for ARD, Germany’s major public TV broadcaster, directed by Sebastian Marka. Sommerhaus Filmproduktion has branch offices in Berlin, Ludwigsburg and Munich.


Dal sito World Screen:

Netflix German Original on Empress of Austria-Hungary

The story of Emperor Franz Joseph of Austria-Hungary and Empress Elisabeth (better known as “Sisi”) is being dramatized in a new German Netflix original series.

Tentatively titled The Empress, the six-part series about the iconic Empress of Austria-Hungary goes into production in spring 2021. Devrim Lingnau (Auerhaus) and Philip Froissant (Black Island) take on the leading roles of the imperial couple.

Katharina Eyssen (Holiday Secrets) is serving as showrunner and writer, and it is being directed by Katrin Gebbe (Pelican Blood) and Florian Cossen (NSU German History X). Jochen Laube and Fabian Maubach from Sommerhaus Filmproduktion (“When Hitler stole Pink Rabbit”) are responsible for the production on behalf of Netflix.

The drama is slated to premiere in spring 2022.

Eyssen commented: “The Empress offers us the chance to tell the moving story of Empress Elisabeth for a contemporary audience. According to a modern image of women. Devrim is not only a highly talented, multi-faceted actress but for me embodies this very woman: intelligent, passionate, rebellious. Philip Froissant, for his part, will make of the role of Franz Joseph something we have not seen before: An ambivalent and fascinating ruler whose conflicts are more topical than ever.”

Eva van Leeuwen, manager of local originals for Netflix, added: “We are immensely pleased to be able to retell the story of this dazzling and much-loved figure—with all the complexity that made up the empress—and thus to delight both an audience that will rediscover Sisi as well as the fans of the cult films from the 1950s. Hardly any other historical figure possesses so much fascination and charisma—even beyond the borders of Austria and Germany. We can’t imagine a better team in front of and behind the camera to tell the story of Sisi and Franz and the Habsburg court for Netflix.”

Laube and Maubach commented: “We are very happy to work again together with Netflix, there in particular with Eva van Leeuwen, and the wonderful Katie Eyssen as author and showrunner on this special project. With Katrin Gebbe and Florian Cossen we were able to win an outstanding directing duo for The Empress, our absolute dream combination. To experience Devrim Lingnau and Philipp Froissant as Sisi and Franz in front of the camera by these two filmmakers, who are highly esteemed especially for their intensive acting, will be a huge feast. With these such highly talented young actors as the face of our series, we go into the coming year with Katie, Katrin, Florian and Eva and couldn’t be happier about it.”
view post Posted: 8/4/2020, 13:52 Sissi - nuova serie tv americana - Sissi
Il titolo dovrebbe essere SISI - KAISERIN ELISABETH
view post Posted: 8/4/2020, 13:51 Sissi di Marie Blank-Eisman - Libri
Qualcuno conosce il libro di Sissi scritto da Marie Blank-Eisman?
è quello i cui diritti sono stati acquistati negli anni '50 per la realizzazione del film La Principessa Sissi con Romy Schneider.
Qualcuno sa se esiste una traduzione italiana o quantomeno francese/inglese?
Sarebbe bello poterlo leggere!

Grazie!
view post Posted: 8/4/2020, 13:36 L'Imperatore Francesco Giuseppe - Personaggi
Ecco un articolo interessante su Francesco Giuseppe che dimostra come abbia sempre cercato, pur in una situazione di gravi tensioni, di ricercare la pace.

Dal sito Treccani:

Francesco Giuseppe e le guerre mai volute

A un secolo dalla morte, la figura del sovrano d’Austria e Ungheria, uomo di pace costretto suo malgrado a difendere l’onore del suo impero, riacquista una drammatica attualità. Oggi come allora l’Europa rischia di sfaldarsi per l’incapacità delle sue classi dirigenti.

L’imperatore si spense dolcemente alle 9 e 5 minuti di quella sera, il 21 novembre del 1916. Le procedure di preparazione della salma e d’imbalsamazione andarono per le lunghe e furono condotte in modo alquanto maldestro. Solo 10 giorni dopo, il 30, si presentò dinanzi alla porta della Kapuzinergruft di Vienna.

Gelido, disfatto a causa dell’imbalsamazione mal riuscita, chiuso nella sua candida alta uniforme, invisibile a tutti.

Bussarono per lui alla porta, una volta. Alla domanda del padre guardiano all’interno, chi fosse a chiedere ultimo asilo, risposero per lui secondo il rito: Sua Maestà Cesarea il Kaiser Francesco Giuseppe, imperatore d’Austria, re apostolico d’Ungheria, re di Boemia, di Dalmazia, di Croazia, di Slavonia, di Galizia, di Lodomiria e d’Illiria, re di Gerusalemme, arciduca d’Austria, granduca di Toscana eccetera. Non lo conosciamo, si sentì rispondere da dentro. Secondo appello: chi bussa? Francesco Giuseppe, semplicemente. Identica risposta: ancora una volta, come il perentorio Zurück! che respinge il principe Tamino alle soglie del Tempio della Saggezza nel secondo atto della Zauberflöte di Mozart. Terzo appello. Chi bussa ancora? Ein armer Sünder, «un povero peccatore». Quello, Dio lo conosceva: e anche i fedeli frati custodi della cripta di famiglia degli Asburgo. La porta si aprì ed egli poté scendere a riposare con i suoi avi e con la sua Sissi.

Intanto, sui campi di battaglia, l’Europa stava agonizzando. Francesco Giuseppe morì in buona compagnia. Con lei.

Quell’uniforme candida nella quale ormai avrebbe riposato per sempre era forse la stessa con la quale poco più di 2 anni prima, nel fatale 1914, egli aveva seguito a piedi, 84enne, la processione del Corpus Domini nella sua capitale. Quel gesto di regale umiltà – uno dei tantissimi dei quali era capace – aveva commosso profondamente papa Pio X, ch’era nato nel Veneto ancora sotto il suo regno e che non dimenticava mai di pregare per il ‘suo’ imperatore. Ma pochi giorni dopo, il 28 giugno, c’era stata la tragedia di Sarajevo: e tutto era precipitato.

Non l’aveva voluta, quella guerra.

E anche delle 3 che prima di quella gli era toccato di vedere – nel ’48, nel ’59, nel ’66 – non ne aveva voluta nessuna. Aveva trascorso la vita intera in uniforme, come si conveniva al «primo funzionario dello Stato», com’era fiero di definirsi: ma era, e sempre rimase, un uomo di pace. Già all’indomani dell’annessione della Bosnia-Erzegovina, mentre ormai si stavano presentando – nell’Austrungheria e non solo – le prime spinte oltranzistiche, aveva quasi aggredito il nipote e successore designato al trono, l’arciduca Francesco Ferdinando, con queste parole: «Hai mai visto la guerra, tu? No! Ma io l’ho vista, e perciò ti dico che prima di avventurarcisi bisogna rifletterci ancora tanto a lungo fino a trovare un mezzo per evitarla». E alla figlia Maria Valeria, una delle poche persone con cui amasse confidarsi, aveva dichiarato una volta ch’è sempre difficile trovare delle ragioni per fare una guerra, anche perché in realtà non ce ne sono mai.

Alla notizia della morte del nipote Francesco Ferdinando nell’attentato di Sarajevo, l’imperatore non apparve in fondo né troppo scosso né eccessivamente addolorato; anzi, dalle sue immediate dichiarazioni pare quasi di capire ch’egli pensasse che le cose avevano avuto il loro necessario esito. Tutto era andato, dal ’67 in poi, contro la volontà di Dio che gli aveva affidato i suoi popoli: era stato solo nel nome e in vista della sopravvivenza della monarchia che egli aveva dovuto accettare contro la propria coscienza tanto l’Ausgleich austroungarica prima quanto il sistema costituzionale poi. Ma la prospettiva presentatagli dall’arciduca Francesco Ferdinando, quella di una nuova riforma che aggregasse anche gli slavi, doveva sembrargli in realtà eccessiva e intollerabile.

Certo, egli non avrebbe mai potuto opporsi: ma era accaduto che, proprio per mano di uno slavo, ci aveva pensato la Provvidenza.

All’indomani dell’attentato l’imperatore si schierò con il primo ministro, l’ungherese István Tisza, dichiarandosi contrario a qualsiasi tipo di azione di rappresaglia contro la Serbia: anche perché essa avrebbe comportato con ogni probabilità un intervento russo e quindi una guerra di più ampie e terribili proporzioni. Ma tutti gli altri ministri, a cominciare da quello degli esteri Leopold Berchtold, erano dell’avviso che ai serbi si dovesse impartire una lezione indimenticabile. Nel medesimo giorno dell’inizio della guerra contro la Serbia, l’imperatore firmò un proclama diretto a tutti i suoi popoli: «Sarebbe stato il mio più ardente desiderio dedicare gli anni che ancora mi sono concessi a opere di pace e a risparmiare ai miei popoli i pesanti sacrifici e gli oneri della guerra. La Provvidenza ha deciso altrimenti. Le macchinazioni di un avversario pieno di odio mi costringono a impugnare la spada per tutelare l’onore della mia monarchia, per difendere il suo prestigio e la sua posizione politica, per assicurarne la stabilità dopo tanti anni di pace». E se all’immediata vigilia del conflitto il sovrano era sembrato preso da una sorta di abulico fatalismo, come se tutti i suoi 84 anni gli fossero arrivati addosso d’un balzo tutti assieme, ora egli sembrava, se non rinvigorito, per lo meno divenuto più lucido e determinato, quasi più sereno: era come se ormai solo la guerra lo interessasse; era come se la sua stessa tarda età lo facesse sentire già fuori dalla vita e che, senza passato e senza futuro, solo il giudizio immediato delle armi avesse conservato per lui un qualche valore.

Intanto, la guerra stava al di là della sua volontà valorizzando l’elemento germanico in un’Austria che si andava sempre più appoggiando alla potente fraterna potenza vicina; e se gli ungheresi restavano fedeli a quella monarchia che per tanto tempo avevano pur avversato, gli slavi davano segni di volersene andare, come fecero i nazionalisti ‘cechi’, cioè boemi, che ormai stavano preparando la loro repubblica e molti dei quali disertavano per passare al nemico. Gli eventi dell’estate del ’14, il tragico Totentanz che di ultimatum in ultimatum e di mobilitazione in mobilitazione coinvolse tutta l’Europa e quindi – con l’ingresso nel conflitto del Giappone e degli Stati Uniti – il mondo intero, configurarono una situazione del tutto nuova: il processo di globalizzazione, avviato con le scoperte e le conquiste che dal 16° secolo in poi avevano gradualmente sottomesso l’intera ecumène all’Europa, giungeva con la Prima guerra mondiale al suo fatale compimento, che si sarebbe del resto prolungato con la Seconda e quindi con le successive crisi che, dall’Estremo Oriente asiatico attraverso le successive tappe in Asia, in Africa e in America latina, sarebbero sfociate nei drammi delle migrazioni e del terrorismo: esiti ultimi del resto dello ‘scambio asimmetrico’ che fin dal Cinquecento ha caratterizzato l’economia-mondo e del conseguente, progressivo, gigantesco processo di concentrazione della ricchezza e d’impoverimento delle masse subalterne del pianeta. Ma, se per le avanguardie rivoluzionarie marxiste come quella russa era evidente che la guerra fosse l’esito necessario della tensione tra paesi imperialisti soggetti all’egemonia delle élite capitalistiche e colonialiste, nessuno tra i governi europei – nonostante l’inasprirsi delle rivalità e il moltiplicarsi dei motivi di scontro – sembrò al momento rendersi conto dell’abisso nel quale tutta l’Europa stava precipitando e al fondo del quale stava l’irreversibile e irrecuperabile perdita del suo ruolo egemonico sul pianeta. Fino a pochissimi anni prima era sembrato che la Terra fosse ormai unita, stretta nei legami dei mezzi di comunicazione che, grazie al vapore e all’elettricità, stavano unendo i punti più lontani di essa: ora, mentre il petrolio e l’aviazione stavano per sconvolgere economia, finanze, comunicazioni e tecniche militari – ma era ancora troppo presto per rendersene conto –, si credette di esser giunti alla definitiva resa dei conti; e non si comprese che quello era, viceversa, l’avvio di una nuova fase di crisi che non si sarebbe conclusa nemmeno con la fine della Seconda guerra mondiale e che invece proprio in questi nostri tempi si deve definitivamente affrontare.

E se alla fine del ’15 le sorti del conflitto erano oscure e incerte, il ’16 non si aprì in modo positivo: tra il maggio e il giugno, la nuova offensiva austroungarica contro le linee italiane fallì; alla fine della primavera si ebbe una controffensiva russa tra Polonia e Galizia; il 18 agosto, ottantaseiesimo compleanno dell’imperatore, la Romania – che a suo tempo si era avvicinata alla Triplice, ma che ormai mirava a strappare all’Ungheria la Transilvania e che considerava d’altronde la Bulgaria, alleata degli imperi centrali, come il suo grande nemico – scelse l’alleanza con le potenze dell’Intesa. Era un tradimento in tono minore, rispetto a quello italiano: ma ormai altrettanto atteso. Oltre all’andamento del conflitto, Francesco Giuseppe era deluso e prostrato per il comportamento mediocre dei politicanti che egli era costretto a far avvicendare nel suo governo: per fortuna il nuovo erede al trono, Carlo, per il quale il sovrano provava un affetto che non esitava – contrariamente alle sue abitudini – a dimostrare, si stava comportando bene.

Il 20 novembre, a Schönbrunn dove ormai si era trasferito da tempo, l’imperatore si lamentò esplicitamente del suo stato di salute: da tempo la sua vecchia bronchite era degenerata in polmonite ed era molto debole.

La fedele figlia Maria Valeria si allarmò e i medici, chiamati immediatamente, espressero un parere ormai disperato.

Nonostante ciò egli volle alzarsi, indossare l’uniforme e sedere alla scrivania: l’aiutante di campo gli guidò la mano mentre vergava la firma su una domanda di grazia, quella di un’infelice infanticida ch’era stata condannata alla pena capitale. Fu uno dei suoi ultimi atti sovrani. Al mattino successivo, di nuovo in piedi e al lavoro in uniforme, ricevette l’erede al trono e prese i sacramenti; aveva la febbre molto alta. Cercò verso mezzogiorno di sorbire una tazza di brodo, tentò di lavorare ancora, e tornò a letto verso le 7 di sera. Come sappiamo, avrebbe concluso 2 ore dopo la sua giornata terrena.

Una vita da imperatore

- 1830, il 18 agosto nacque a Schönbrunn da Francesco Carlo, secondo figlio dell’imperatore Francesco I, e dalla principessa Sofia di Baviera. Ebbe 3 fratelli (Massimiliano, Carlo Ludovico, Ludovico Vittorio) e una sorella (Maria Anna).

- A 13 anni intraprese la carriera militare e venne nominato colonnello, indossando così quell’uniforme grigioverde che lo caratterizzò in molti dei suoi ritrattiufficiali e di vita quotidiana.

- 1848, il 2 dicembre, divenne imperatore in seguito all’abdicazione dello zio Ferdinando I. Nello stesso anno conobbe a Innsbruck la cugina Elisabetta di Baviera che sarebbe divenuta sua moglie.

- 1853, il 18 febbraio, fu aggredito dal nazionalista ungherese János Libényi che intendeva così vendicare le centinaia di martiri della rivolta magiara.

- 1854, il 24 aprile, sposò Elisabetta di Baviera, dalla quale ebbe un solo maschio, Rodolfo, e due femmine, Gisella e Maria Valeria.

- 1898, la moglie Elisabetta di Baviera venne uccisa dall’anarchico italiano Luigi Lucheni.

- 1916, il 21 novembre, morì a Schönbrunn.

Popoli ed etnie di un impero multinazionale di Vincenzo Piglionica

Un crogiolo di lingue e culture, un composito puzzle di etnie e nazionalità distribuite in un vasto territorio che nel 1914 superava i 676.000 km2, estendendosi dal Trentino alla Transilvania, dalla Dalmazia fino alla Slesia, secondo per dimensioni nel Continente solo al grande Impero russo e con una popolazione, nel 1910, di circa 51 milioni di abitanti. Proprio le statistiche del censimento del 1910 offrono una delle testimonianze più autentiche della complessità etnico-demografica dell’Impero degli Asburgo: a livello linguistico, il 23,36% della popolazione dichiarava di parlare il tedesco, il 19,57% l’ungherese, il 16,37% il ceco o lo slovacco, il 9,68% il polacco, l’8,52% il serbo o il croato, il 7,78% la lingua rutena dell’Ucraina, il 6,27% il rumeno, il 2,44% lo sloveno, l’1,5% l’italiano e la restante parte altre lingue. Una tale articolazione rende conto di una eterogeneità assai pronunciata, la cui gestione era ulteriormente complicata dal fatto che – come i numeri rivelano – non era possibile individuare una nazionalità nettamente predominante come nel caso, per esempio, dell’Impero russo. In tale contesto, la principale ‘istanza unificatrice’ era inevitabilmente rappresentata dalla Corona, la dinastia asburgica.

Dopo le rivoluzioni del 1848, che scossero profondamente le monarchie europee e rappresentarono un momento di radicale espressione delle forze di ispirazione nazionalista, l’Impero provò a promuovere un processo di centralizzazione, ma il contesto internazionale e le sconfitte nella Seconda guerra d’indipendenza italiana (1859) e nel successivo conflitto austro-prussiano (1866) costrinsero a una correzione di rotta. In questo quadro, a trarre i maggiori vantaggi fu la nazionalità ungherese, con la concessione nel 1867 dello storico Ausgleich («Compromesso») che conferiva all’Ungheria uno status di parità con l’Austria e divideva di fatto l’Impero in 2 Stati distinti, uniti dal vincolo dinastico con il sovrano asburgico che diventava imperatore d’Austria e re d’Ungheria.

La ‘complessità sistemica’ continuò tuttavia a essere pronunciata, anche per una sostanziale difficoltà dell’Impero a riformarsi: in Ungheria, le élite al potere avviarono un processo di ‘magiarizzazione’ non di rado poco propenso ad accogliere le istanze di altri gruppi etnici culturalmente distinti, in territori tanto articolati da accogliere nazionalità come quella serba, quella slovacca e quella rumena. Nella parte austriaca dell’Impero poi, risultava altrettanto difficile conciliare richieste e aspirazioni delle diverse nazionalità, da quella ceca, a quella ucraina, a quella polacca, fino a quella rumena. C’era infine l’esplosiva questione degli slavi del sud, che con la sua marcata complessità trans - frontaliera valicante i confini dell’Impero ebbe un peso assai importante nello scoppio del primo conflitto mondiale. Dopo la fine della guerra, del glorioso Impero non restavano che le ceneri: i suoi territori davano vita alle nuove Austria e Ungheria, alla Cecoslovacchia, contribuivano alla formazione della Polonia, del Regno dei serbi, dei croati e degli sloveni che sarebbe poi diventato Iugoslavia, all’espansione dei confini dell’Italia e della Romania.

A quasi un secolo da quei fatti e dopo tanta storia passata – Cecoslovacchia e Iugoslavia non esistono più – ma di quell’impero resistono ancora tracce diffuse nella cultura mitteleuropea; inoltre, gran parte di quei popoli un tempo uniti sotto la monarchia asburgica si trovano oggi a condividere il progetto sovranazionale dell’Unione Europea. Grandi sono le differenze tra i 2 soggetti politici e assai diversi sono i contesti in cui si sono trovati a vivere la loro parabola storica, ma in un certo senso – ha scritto il diplomatico inglese Robert Cooper – le 2 realtà presentano anche alcune analogie: tra queste, quella di aver ‘ospitato’ o di ‘ospitare’ ancora al loro interno un crogiolo di popoli, alcuni dei quali difficilmente avrebbero resistito alle pressioni esterne – nel caso asburgico, quelle degli imperi tedesco e russo – senza far parte di ‘qualcosa di più grande’.

La coesistenza dei popoli europei all’interno di una grande casa comune è adesso minacciata da una crisi economico-finanziaria che stenta a passare e dall’incapacità di affrontare insieme problemi come la gestione dei flussi migratori. Nei giorni nostri non ci sono spettri di guerra, e questo è un grande vantaggio, ma perché il destino dell’UE sia diverso da quello dell’Impero asburgico sarà necessario che i popoli e le istituzioni dell’Europa uniscano le loro forze. E che la tenuta del progetto europeo possa subire un colpo pesante proprio dalla brusca virata ‘nazionalista’ dell’Austria, un tempo cuore – pur con tutte le sue problematicità – di un impero multinazionale e oggi tenace nella sua difesa di un tanto utopico quanto anacronistico ‘splendido isolamento’, pare quasi un paradosso della storia.
view post Posted: 20/10/2019, 13:48 Sissi - nuova serie tv americana - Sissi
Continua la lavorazione della miniserie.
A scriverla sarà Amy Jenkins, la sceneggiatrice di "The Crown".

Dal sito Variety:

Amy Jenkins to Adapt ‘Sisi’ Novels for Patrick Wachsberger’s Picture Perfect Federation (EXCLUSIVE)

Amy Jenkins, the creator and showrunner of the BBC series “This Life” and writer on Netflix’s “The Crown,” is set to adapt Allison Pataki’s “Sisi” novels, which are based on the life of Empress Elisabeth of Austria.

The female-driven period TV series is being developed by Picture Perfect Federation, the joint venture between former Lionsgate honcho Patrick Wachsberger and Federation Entertainment’s Pascal Breton, as well as Michael Shamberg’s (“Erin Brockovich”) MAS Production.

Based on Pataki’s two bestselling novels, “The Accidental Empress” and “Sisi: Empress on Her Own,” the modern series will tell the journey of a strong-willed woman who learns to accept and embrace her power in a male dominated world. Shedding light on one of Europe’s most powerful royal families, the series will span the period from 1853 up until the start of World War I.

“Sisi was an extraordinary young empress,” Jenkins said. “Charismatic and free-thinking, she was a royal rebel who set the Hapsburg court on fire in a surprisingly modern way.” Jenkins added that she was “looking forward to bringing a very feminine perspective to her fascinating struggle for self-determination.”

It will be the first international TV series about the unconventional empress, who was the Princess Diana of her time. Romy Schneider made Sisi famous with her legendary performance in the 1955 movie “Sissi,” which is one of the most successful German-language movies of all time.

Wachsberger said the company was “excited to have brought Amy Jenkins with her strong voice to this extraordinary
saga of this very modern woman’s journey.” Picture Perfect Federation will serve as the studio and will handle worldwide distribution.

Wachsberger, Pascal Breton and Ashley Stern are executive producing for Picture Perfect Federation along with Jenkins and bestselling author Pataki. Shamberg, Alexandra Zimbler Smith and Ameet Shukla are executive producing for MAS Production.

Jenkins recently adapted “The Post Birthday World” by Lionel Shriver (“We Need To Talk About Kevin”) for
the producer Michael Jackson at Two Cities (“Patrick Melrose”). She is repped by Michael McCoy at Independent Talent Group in London and Bruce Vinokour at CAA in Los Angeles.

MAS Production is repped by CAA and Gang, Tyre, Ramer, Brown & Passman.




Dal sito TBI Vision:

‘The Crown’ scribe attached to adapt Allison Pataki’s ‘Sisi’ novels

Amy Jenkins (This Life, The Crown) has signed up to adapt Allison Pataki’s bestselling Sisi novels about the life of Empress Elisabeth of Austria for Picture Perfect Federation and MAS Production.

Picture Perfect Federation, the recently launched joint venture from Patrick Wachsberger and Federation Entertainment’s Pascal Breton, acquired rights to the two novels — The Accidental Empress and Sisi: Empress On Her Own — after receiving the books from MAS Production earlier this year.

Picture Perfect Federation will serve as the studio and will handle worldwide distribution. Broadcaster/streamer details are not yet available.

The series will span from 1853 up until the start of World War I and will offer a glimpse behind the scenes of one of Europe’s most powerful royal families. The story became a hit German-language movie in the 1950s with Sissi, which starred Romy Schneider.

Wachsberger, Breton and Ashley Stern are executive producing for Picture Perfect Federation along with Jenkins and Pataki. Michael Shamberg, Alexandra Zimbler Smith and Ameet Shukla are attached for MAS Production.

Jenkins’s most recent collaboration has been with producer Michael Jackson at Patrick Melrose-outfit Two Cities, where she is adapting The Post Birthday World by Lionel Shriver for television.

Jenkins said: “Sisi was an extraordinary young Empress. Charismatic and free thinking she was a royal rebel who set the Hapsburg court on fire in a surprisingly modern way. I’m looking forward to bringing a very feminine perspective to her fascinating struggle for self determination.”




Dal sito C21 Media:

Sisi novels Picture Perfect for television

Picture Perfect Federation is backing a new historical drama based on the life of Empress Elisabeth of Austria and written by the creator of BBC series This Life.

Amy Jenkins, who has also worked on The Crown, will pen the series based on the Sisi novels by Allison Pataki.

Picture Perfect Federation, the joint venture from Pascal Breton’s Federation Entertainment and Patrick Wachsberger, acquired the rights to Pataki’s two novels The Accidental Empress and Sisi: Empress on Her Own after receiving the books from production partner MAS Production earlier this year.

Picture Perfect is the studio and distributor attached to the project, which is described as a female-driven period piece with a modern, edgy spin.

The first season is about the unconventional empress and will span 1853 to the First World War to tell the story of a young girl who was thrust into the centre of Europe’s most treacherous imperial court.

Wachsberger, Breton and Ashley Stern are executive producing for Picture Perfect Federation along with Jenkins and Pataki. Michael Shamberg, Alexandra Zimbler Smith and Ameet Shukla are executive producing for MAS Production.

Jenkins most recently adapted Lionel Shriver’s The Post Birthday World for Patrick Melrose producer Two Cities.




Dal sito Hollywood Reporter:

MIPCOM: 'The Crown' Writer Amy Jenkins to Adapt Best-Seller 'Sisi'

The 'This Life' showrunner will adapt Allison Pataki's novel for Patrick Wachsberger's Picture Perfect Federation.
The Crown writer Amy Jenkins has come on board to pen a TV adaptation of the Sisi novels for Patrick Wachsberger's Picture Perfect Federation.

Jenkins, the creator and showrunner of the BBC's This Life, will adapt Allison Pataki's best-selling novels for Picture Perfect Federation, former Lionsgate executive Wachsberger's newly launched joint venture with Marseille producer Pascal Breton. The novels are another royal tale for Jenkins as they are based on the life of Empress Elisabeth of Austria.

“Sisi was an extraordinary young Empress. Charismatic and free thinking, she was a royal rebel who set the Habsburg court on fire in a surprisingly modern way. I’m looking forward to bringing a very feminine perspective to her fascinating struggle for self determination,” said Jenkins.

“We are very excited to have brought Amy Jenkins with her strong voice to this extraordinary saga of this very modern woman’s journey,” said Wachsberger.

The book series has two titles, "The Accidental Empress" and "Sisi: Empress on Her Own." The drama will start in 1853 and continue to the start of World War I.

The show will be the first TV series telling of the Sisi story; Romy Schneider portrayed the empress in a 1955 German-language film and two sequels, which were very successful and have remained popular.

MAS Production is on board to executive produce, with Picture Perfect Federation set to produce and handle worldwide sales.
view post Posted: 13/4/2019, 22:36 Sissi - nuova serie tv americana - Sissi
Bentornata Vienna69!!

Qui altre informazioni sulla serie tv:

Dal sito ScreenDaily:

It is Picture Perfect Federation’s second major production announcement after news on the eve of MIPTV that Wachsberger and Breton had jointly acquired rights to Allison Pataki’s best-selling novels The Accidental Empress and Sisi: Empress On Her Own, about the unconventional 19th-Century Empress Elisabeth of Austria.

The company will handle worldwide distribution on the project with Michael Shamberg at MAS Production, who brought them the property.

Looking for the “new Romy Schneider”

The historic figure was previously immortalised on the big screen by Romy Schneider in Ernst Mariscka’s 1950s trilogy of features Sissi, Sissi, The Young Empress and Sissi: The Fateful Years of An Empress, which remain a Christmas staples for European broadcasters to this day.

“The first Sissi was so impressive with Romy Schneider, we will try to find the new Romy Schneider,” said Breton.

“What’s great about this biography is that we can expect at least two or three seasons. She was so young and had such a dramatic and romantic life… it’s a great brand. It’s all about finding the writer and the actress, which is not an easy one.”

Wachsberger highlighted the fact that both books were on the New York Times Best Seller List and the modernity of the empress’s character.

“When you read those books, you realise she was a very modern woman. This is something that really attracted us,” he said. “The ambition is to do something like The Crown. We have some pretty exciting writers in mind. We’re not going to mention it yet because the deal is not closed.”
view post Posted: 6/4/2019, 11:49 Sissi - nuova serie tv americana - Sissi
Gli Stati Uniti realizzeranno una serie tv sulla vita dell'Imperatrice Sissi.
La nostra amata Imperatrice sarà quindi protagonista di una serie evento tratta dai romanzi di Allison Pataki intitolati "The Accidental Empress" e "Sissi: Empress on her own" (tradotti in italiano con i titoli "Il mio nome è Sissi" e "Sissi: la solitudine di un'imperatrice").
Al momento non si sa ancora chi interpreterà la sovrana più amata di sempre. Si sta cercando una giovane attrice a cui affidare il ruolo.

Dal sito DeadLine:

Allison Pataki ‘Sisi’ Novels On Austrian Empress Set For Series

Picture Perfect Federation, the company recently launched by Patrick Wachsberger’s Picture Perfect Entertainment, has teamed with Pascal Breton’s Federation Entertainment to acquire Allison Pataki’s two bestselling novels — The Accidental Empress and Sisi: Empress on Her Own — to be developed as a series on the life of Empress Elisabeth of Austria. She was considered the Princes Diana of her time and still widely known throughout Europe.

Picture Perfect Federation will handle worldwide distribution with Michael Shamberg’s MAS Production exec producing along with the author. The series will be a thoroughly female driven period piece with a modern spin. It’s about a strong woman’s journey to accept and embrace her power in order to make her mark and live on her own terms in a male dominated world. Wide in scope with rich period details, this premium drama spanning from 1853 up until the start of World War I will offer a captivating glimpse into the bedrooms and staterooms of one of history’s most intriguing eras and Europe’s most powerful royal family.

This will be the first international television series about the unconventional Empress, who was unexpectedly thrust into the center of Europe’s most treacherous imperial court at the age of 15 when she unwittingly stole the heart of her sister’s fiancé, Emperor Franz Joseph. Sisi’s legend became a European obsession thanks to the performance of Romy Schneider in the 1955 movie Sissi, one of the most successful German-language movies of all time.

“We are extremely excited to partner with Allison and Michael to treat audiences to the inspiring life story of Empress Elisabeth,” said Wachsberger. “Sisi was a woman ahead of her time and indelibly made her mark with dignity and grace.”

Said Breton: The romantic yet tragic destiny of Empress Sisi is almost as well-known as that of the Queen of England. Patrick, Michael and I hope we can attract top global talent to bring this legendary story back to life, and at the same time reveal a young actress as a new global star.”

Shamberg said that “the story of Sisi was a childhood favorite of my Head of Development Alexandra Zimbler Smith who grew up in Europe and is a French citizen. She will executive produce with me along with my other executive, Ameet Shukla. Alexandra suggested Sisi as an international TV series because of the story’s timeless appeal, particularly in an era of female empowerment. Right away I brought it to my old friend, Patrick, and his new company Picture Perfect Federation, who are the perfect partners for this.”

Pataki is a former news writer and producer who also wrote The Traitor’s Wife, Where the Light Falls, and the memoir Beauty in the Broken Places. She’s repped by Lacy Lynch of Dupree/Miller and Lucy Stille of APA.



Traduzione:

Dal sito TVBlog:

Il mito di Sissi rivivrà in una serie tv tratta dai romanzi di Allison Pataki


Una serie tv internazionale per raccontare la storia di Sissi l'Imperatrice che ha segnato un'epoca

Noi la conosciamo come principessa ma in realtà è un titolo che non ha mai avuto. Sissi la duchessa di Baviera, Imperatrice d'Austria, regina d'Ungheria, Boemia e Croazia, moglie di Francesco Giuseppe, sarà la protagonista di una serie tv internazionale che porterà il suo fascino anche fuori dall'Europa.

Molto amata in Europa, tra Austria e Germania, ma anche in Italia dove le tante repliche dei tre film degli anni 50 con Romy Schneider fanno sempre ottimi ascolti e nel 2010 anche la miniserie con Cristina Capotondi nel ruolo di Sissi è stata un buon successo. Negli Stati Uniti forse è una figura meno conosciuta, al punto che deadline per spiegarne la figura la definisce una "principessa Diana della sua epoca".

La serie tv sarà prodotta e distribuita da Picture Perfect Federation di Patrick Wachsberger e tratta da i romanzi di Allison Pataki The Accidental Empress e Sisi: Empress on Her Own (in italiano usciti come Il Mio Nome è Sissi e Sissi. La solitudine di un'imperatrice).

La stessa Pataki insieme a Michael Shamberg saranno produttori della serie descritta come un period drama al femminile con uno spirito moderno, una combinazione immancabile nella serialità contemporanea.

La serie dedicata a Sissi, racconterà la vita di questa donna forte che decide di accettare e sfruttare al meglio il suo potere per lasciare un segno sulla sua epoca e al tempo stesso riuscire a vivere secondo i suoi desideri in un mondo dominato dagli uomini. Temi e riferimenti validi a fine '800 ma ancora oggi.

Naturalmente attraverso la vita di Sissi si racconterà l'Europa di fine '800 dal 1853 fino all'inizio della prima guerra mondiale, con uno sguardo privilegiato nelle stanze del potere di una delle famiglie reali più potenti di quegli anni.

Sarà la prima serie tv internazionale che racconterà la storia dell'Imperatrice che si ritrovò al centro della scena politica internazionale quando a 15 anni rubò il cuore dell'Imperatore Francesco Giuseppe, fidanzato con la sorella.

Naturalmente al momento è presto per conoscere ulteriori dettagli sul progetto, dall'attrice che sarà scelta per interpretare la protagonista, alla lingua in cui sarà girata la serie che probabilmente sarà l'inglese per favorirne la distribuzione internazionale.



Che ne pensate?
Conoscete i romanzi della Pataki?

Commento personale: è davvero una bella notizia! Rivedere Sissi e il suo mito è sempre bello. Si spera che realizzino una serie ben fatta con alcuni richiami ai film con la bellissima Romy Schneider, del resto è quella la figura di Sissi (almeno nella prima parte).
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