L'Ottocento di Sissi e Ludwig II

la Regina Vittoria di Hannover del Regno Unito

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lorena91987
icon1  view post Posted on 13/3/2009, 13:57




Vittoria del Regno Unito

Vittoria (Alexandrina Victoria) (Londra, 24 maggio 1819 – Isola di Wight, 22 gennaio 1901) fu Regina del Regno Unito e Imperatrice d'India dal 20 giugno 1837 fino alla sua morte. Il suo regno durò più di sessantatré anni, a tutt'ora uno dei più longevi della storia. Oltre ad essere regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, fu la prima a fregiarsi del titolo di imperatrice d'India.

Il suo regno fu segnato da una grande espansione dell'Impero Britannico, e fu preceduto dalla prima rivoluzione industriale, un periodo di grandi cambiamenti sociali, economici e tecnologici nel Regno Unito. Vittoria fu l'ultimo monarca della Casato di Hannover, il suo successore appartiene alla Casa dei Sassonia-Coburgo-Gotha.
Gioventù
Il padre di Vittoria, principe Edoardo Augusto, Duca di Kent e Strathearn, era il quarto figlio del Re Giorgio III. Il Duca di Kent, come molti altri figli di Re Giorgio III non si sposò da giovane. Il primogenito, Principe di Galles, il futuro Re Giorgio IV, si sposò ma ebbe solo una figlia, la Principessa Carlotta Augusta di Galles. Quando questa morì nel 1817 gli altri figli di Re Giorgio III si affrettarono a sposarsi e ad aver figli per assicurare un erede al Re. A cinquanta anni il duca di Kent e Strathearn si sposò con la principessa Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, sorella del principe di Sassonia-Coburgo-Saalfeld vedovo della principessa Carlotta, e a sua volta vedova di Carlo, principe di Meiningen.

Vittoria, la sola figlia della coppia, nacque a Kensington Palace, a Londra il 24 maggio 1819.

Anche se battezzata Alexandrina Vittoria, dalla nascita ella venne formalmente chiamata Sua Altezza Reale Principessa Vittoria di Kent, ma in seno alla famiglia venne chiamata Drina. Suo padre morì di polmonite otto mesi dopo la sua nascita. Suo nonno il re Giorgio III morì pazzo e cieco meno di una settimana dopo. Lo zio della principessa Vittoria, il Principe di Galles, ereditò la corona diventando Re Giorgio IV. Nonostante occupasse una posizione molto alta nella linea di successione al trono britannico, a Vittoria venne insegnato solo il tedesco, ma dall'età di tre anni venne istruita all'inglese. In seguito imparò a parlare anche italiano, greco, latino, francese. Il suo precettore fu il reverendo George Davis e sua governante fu Louise Lehzen.

Quando la principessa Vittoria di Kent ebbe l'età di undici anni, suo zio re Giorgio IV, morì senza figli lasciando il trono a suo fratello, il duca di Clarence e St. Andrews che divenne re con il nome di Guglielmo IV. Dato che anche il nuovo re era senza figli Vittoria divenne automaticamente sua erede al trono. A quei tempi non c'erano particolari restrizioni ad avere un monarca bambino, per cui Vittoria poteva essere incoronata come un adulto. Per evitare uno scenario di questo tipo il Parlamento promulgò il Regency Act 1831 ("Atto per la Reggenza 1831"), in cui si prevedeva che sua madre, la duchessa di Kent e Strathearn, sarebbe stata reggente fino alla sua maggiore età. Ignorando i precedenti, il Parlamento non prevedette un consiglio per limitare i poteri del reggente.

La principessa Vittoria incontrò il suo futuro marito principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, quando aveva sedici anni. Il principe Alberto e Vittoria erano primi cugini, suo padre era fratello della Duchessa di Kent e Strathearn. Lo zio, Re Guglielmo IV, disapprovava l'unione, ma le sue obiezioni non dissuasero la coppia. Molti studiosi hanno suggerito che il principe Alberto non fosse innamorato della giovane Vittoria, e che entrò in relazioni con lei solo per elevare il suo status e per la sua mancanza di senso del dovere. In effetti lui era un principe tedesco di minore importanza e la sua famiglia desiderava il matrimonio.

A prescindere dalle ragioni che spinsero Alberto a sposare Vittoria, essi comunque ebbero un matrimonio estremamente felice.

Alberto apparteneva alla casa reale di Sassonia-Coburgo-Gotha, e questo faceva sì che non era chiaro quale fosse il suo cognome, dato che loro, come molte altre famiglie imperiali, reali, principesche e ducali non lo usavano. Vittoria chiese al suo staff di scoprirlo così da poterlo usare per sé stessa. Dopo l'esame dei documenti dei Sassonia-Coburgo-Gotha emerse che era Wettin (oppure von Wettin). Dalle carte della regina Vittoria emerge che a lei questo cognome non piacque. Anche se poco usato pubblicamente Wettin rimase il cognome della casa regnante fino al 1917 quando il bis-nipote di Vittoria, re Giorgio V fuse il nome della casata reale ed il cognome, rimpiazzandoli entrambi con uno dal suono spiccatamente inglese Windsor. (Nei primi anni sessanta il nome venne parzialmente cambiato, permettendo ai discendenti della regina Elisabetta II di utilizzare un cognome separato Mountbatten-Windsor).


Primi anni di regno [modifica]
Re Guglielmo IV morì di una malattia al fegato all'età di 67 anni il 20 giugno 1837, lasciando il trono a Vittoria. Dato che la giovane regina aveva appena compiuto diciotto anni, non fu necessaria una reggenza. Secondo la Legge Salica, una donna non poteva regnare sullo stato di Hannover e dato che questo stato era collegato con la Gran Bretagna dal 1714, Hannover andò allo zio di Vittoria. Il duca di Cumberland e Teviotdale assunse il titolo di re Ernesto Augusto I di Hannover, inoltre finché Vittoria rimase nubile e senza figli egli rimase anche il primo in linea di successione.

Quando Vittoria ascese al trono (venne incoronata il 28 giugno 1838), il governo era controllato dal partito Whig, che era al potere dal 1830. Il primo ministro Whig, Lord Melbourne, si trovò nella posizione di avere una forte influenza sulla giovane e politicamente inesperta regina, che contava sui suoi consigli. Alcuni si riferivano a Vittoria come alla "Signora Melbourne". Il ministro Melbourne non restò in carica a lungo, stava diventando impopolare ed inoltre mostrava difficoltà nel governo delle colonie. Nel Canada il Regno Unito si trovò a dover affrontare un'insurrezione (1837), ed in Giamaica il governo della colonia protestò contro il governo centrale rifiutandosi di assoggettarsi alle nuove leggi. Nel 1839, non riuscendo a fare fronte ai problemi posti dalle colonie, lord Melbourne si dimise.

La Regina assegnò l'incarico di formare un nuovo governo a sir Robert Peel, un appartenente al partito Tory, ma non ci riuscì a causa della Bedchamber Crisis (Crisi della camera da letto). A quei tempi era consuetudine che le persone che frequentavano la famiglia Reale (specialmente le signore nobili) fossero scelte dal primo ministro fra i fedeli al suo partito. Vittoria riteneva invece che i membri della corte (Bedchamber) fossero degli amici oltre che membri di una istituzione cerimoniale e pertanto non intendeva che il primo ministro potesse allontanare persone a lei care. Sir Robert Peel sentì di non poter guidare un esecutivo con le restrizioni imposte dalla regina Vittoria e rassegnò le dimissioni. Lord Melbourne riprese il suo posto.
Matrimonio
La Regina sposò il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, secondogenito del duca Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gotha e di Luisa di Sassonia-Gotha-Altenburg, il 10 febbraio 1840 nella Cappella Reale di St. James's Palace, avendo, quattro giorni prima, concesso il titolo di Sua Altezza Reale al consorte.
Il Principe Alberto era comunemente noto come "Principe Consorte", anche se formalmente non ne ottenne il titolo fino al 1857. Al principe Alberto non fu mai data pari dignità nobiliare della moglie.
Attentati [modifica]
Durante la prima gravidanza di Vittoria, il diciottenne Edward Oxford tentò di assassinarla mentre stava passeggiando in carrozza con il Principe Alberto nelle strade di Londra. Oxford sparò due volte, ma entrambi i colpi mancarono il bersaglio. Fu processato per alto tradimento, ma fu riconosciuto malato di mente. In molti si sono interrogati sui motivi dell'atto, ma probabilmente Oxford semplicemente cercava la notorietà. Alcuni sostengono che una cospirazione del movimento del Chartism (Organizzazione degli anni trenta che chiedeva riforme sociali) fosse dietro il tentativo di assassinio, altri attribuiscono il colpo a persone legate al suo erede il re di Hannover, suo zio. Queste teorie di cospirazione portarono ad un'ondata di patriottismo e lealtà.
L'attentato non ebbe alcuna conseguenza sulla salute della Regina o sulla sua gravidanza. La prima figlia della coppia reale venne battezzata Vittoria, nacque il 21 novembre 1840. Dalla coppia nacquero altri otto figli durante il felicissimo matrimonio fra Vittoria ed il Principe Alberto. Alberto non fu soltanto il compagno della Regina, ma anche un importante consigliere politico, e rimpiazzò lord Melbourne nel ruolo di figura dominante della sua vita. Avendo trovato un partner per la vita Vittoria non aveva più bisogno della compagnia delle signore legate al partito Whig. Così quando il partito Whig guidato da Melbourne perse le elezioni e venne rimpiazzato dai Tories di Peel, e questi rimpiazzò le signore fedeli al suo partito alla corte Reale, la crisi della Bedchamber non si ripeté. Vittoria continuò una corrispondenza segreta con lord Melbourne, la cui influenza tuttavia, scemò mano a mano che aumentò quella del principe Alberto.

Il 13 giugno 1842, Vittoria fece il suo primo viaggio in treno, partendo da Slough (vicino al Castello di Windsor) arrivò a Paddington (nel centro di Londra) a bordo di una carrozza Reale offerta dalla compagnia Great Western Railway. Compagni di viaggio furono l'inseparabile marito e l'ingegnere della compagnia ferroviaria, Isambard Kingdom Brunel.

Tre tentativi di assassinare la Regina vennero compiuti nel 1842. Il 29 maggio John Francis (molto probabilmente alla ricerca di notorietà) puntò la pistola contro la Regina (mentre era in carrozza), ma l'arma non sparò. Il giorno successivo tentò nuovamente l'attentato ma sbagliò la mira. Fu condannato per alto tradimento, ma la pena di morte fu commutata in estradizione a vita nelle colonie. Il principe Alberto ebbe la sensazione che i tentativi di assassinio fossero incoraggiati dal proscioglimento del primo attentatore (Edward Oxford) del 1840. Il 3 luglio, appena dieci giorni dopo che la pena di Francis venne commutata, un altro ragazzo, John William Bean, attentò alla vita della Regina. Anche se la pistola era stata caricata con carta e tabacco, il crimine era comunque perseguibile con la pena di morte. Sentendo che questa pena era troppo severa, il Principe Alberto riuscì a far promulgare dal Parlamento un provvedimento che prevedeva che qualunque tentativo di spaventare la regina utilizzando un'arma, tirandole qualunque oggetto, colpendola in qualunque maniera era passibile di una pena di sette anni di carcere e con la fustigazione. Bean fu condannato a diciotto mesi di carcere. Comunque né lui né nessun altro condannato per aver violato questo provvedimento venne mai sottoposto alla fustigazione
Il primo ministro Peel si trovò a fronteggiare una crisi a causa della revoca delle Corn Laws (leggi sui cereali). Molti Tories (da allora conosciuti anche come Conservatori) si opponevano alla revoca, ma altri (i Peelisti) e molti Whigs lo volevano. Peel rassegnò le dimissioni nel 1846, dopo che la revoca passò con poco scarto alle votazioni e fu rimpiazzato da lord John Russell. Il ministero di Russell, nonostante fosse Whig, non fu favorito dalla Regina. Particolarmente offensivo nei riguardi della Regina fu il ministro degli esteri, lord Palmerston, che spesso agì senza consultare né il consiglio dei ministri, il primo ministro o la Regina. Nel 1849 Vittoria inviò una nota di lamentela a lord John Russel perché Palmerston aveva inviato note ufficiali a leader stranieri senza che lei ne fosse a conoscenza. Vittoria ripeté le sue rimostranze nel 1850, ma senza effetto. Fu solo nel 1851 che lord Palmerston fu rimosso dal suo incarico, annunciando l'approvazione del Governo Britannico al colpo di stato di Napoleone III, senza che il primo ministro ne fosse informato preventivamente.

Il periodo durante il quale Russell fu primo ministro fu molto faticoso per la regina Vittoria. Nel 1849 un Irlandese disoccupato e rancoroso (William Hamilton) tentò di spaventare la Regina scaricando una pistola a salve in sua presenza. Hamilton fu condannato ai sensi della legge del 1842 con il massimo della pena. Nel 1850 la Regina venne insultata da un ex ufficiale dell'esercito (Robert Pate). Mentre Vittoria passeggiava in carrozza, Pate la colpì con il bastone da passeggio, colpendo il suo cappello e graffiandola. Pate venne processato, e, non riuscendo a provare di essere malato di mente, subì la stessa condanna di Hamilton.
La giovane regina Vittoria si innamorò dell'Irlanda, scegliendo per le vacanze la città di Killarney nel Kerry, facendone una delle prime località turistiche del XIX secolo. Il suo amore per l'isola fu corrisposto da un iniziale sentimento di amicizia da parte del popolo irlandese per la giovane regina. Nel 1845 l'Irlanda fu colpita da una malattia delle patate che in quattro anni costò la vita a oltre mezzo milione di irlandesi e vide l'emigrazione di un altro milione di abitanti. In risposta a quello che venne chiamata la grande carestia, in inglese Great Famine (An Gorta Mor), la regina donò personalmente 5000 sterline e fu coinvolta in molte operazioni di carità contro la carestia. Ciononostante la politica del primo ministro lord John Russell, largamente accusata di peggiorare le conseguenze della carestia, oscurò la fama delle Regina. Agli occhi dei repubblicani estremisti, Vittoria fu soprannominata «Regina della carestia», e vennero comunemente accettate storie in cui la Regina aveva donato 5 sterline per combattere la carestia. Il primo viaggio ufficiale della Regina venne organizzato da lord Clarendon, che aveva l'incarico di Luogotenente dell'Irlanda. Egli era a capo dell'amministrazione britannica e tentò sia di distrarre l'attenzione degli irlandesi dalla carestia, sia di avvisare i politici britannici per mezzo della presenza della Regina della serietà della situazione irlandese. Nonostante l'impatto negativo della carestia sulla popolarità della Regina, ella riuscì a far cantare God save the Queen (l'inno del Regno Unito) alla fine dei raduni del Partito Nazionalista Irlandese. Comunque negli anni settanta l'amore verso la monarchia diminuì notevolmente a causa del rifiuto di visitare l'Irlanda a seguito della decisione della Corporazione di Dublino di rifiutarsi di congratularsi per le nozze del figlio Principe di Galles con la Principessa Alessandra di Danimarca e di congratularsi con la coppia Reale per la nascita del loro primo figlio Principe Alberto Vittorio.

Vittoria si oppose ripetutamente alla pressione di diversi primo ministri, Luogotenenti d'Irlanda e anche membri della Famiglia Reale, di creare in Irlanda una residenza ufficiale. lord Midleton ex capo del Partito Unionista Irlandese scrisse nelle sue memorie (Irlanda: pazza o eroina?) che questa decisione portò ad un vero disastro nelle relazioni fra il popolo irlandese e la Regina e di conseguenza sul regno Britannico sull'isola.

Vittoria visitò per l'ultima volta l'Irlanda nel 1900 quando andò personalmente a chiamare gli Irlandesi alle armi per la guerra Boera. I nazionalisti che si opponevano alla sua visita furono guidati da Arthur Griffith che creò appositamente un'organizzazione dal nome Cumann na nGael per riunire gli oppositori. Cinque anni più tardi Griffith utilizzò i contatti creatisi in questa occasione per creare il partito Sinn Fein, ancora attivo ai giorni nostri.
Nel 1851 venne tenuta la prima Esposizione Universale. L'esibizione, organizzata dal Principe Alberto, venne aperta ufficialmente dalla Regina il 1 maggio 1851. Nonostante i timori di molti, la mostra fu un incredibile successo, tanto che con i proventi furono utilizzati per finanziare la costruzione del South Kensington Museum, che in seguito ebbe l'attuale nome di Victoria and Albert Museum.

Il governo di lord John Russell collassò nel 1852, quando il primo ministro Whig fu rimpiazzato dal conservatore lord Derby. Lord Derby non rimase al potere per molto tempo dato che non mantenne la maggioranza al Parlamento. Egli rassegnò le dimissioni meno di un anno dopo l'inizio del suo incarico. A questo punto Vittoria decise di porre fine al periodo di primi ministri deboli che aveva caratterizzato fino ad allora il suo regno. Fu così che la Regina ed il consorte incoraggiarono vigorosamente la formazione di una forte coalizione fra i Whigs e i Tories fedeli a Peel, i Peelisti. E un governo nacque effettivamente da questa coalizione, guidato dal Peelista lord Aberdeen

Uno degli atti più significativi di questo governo fu di portare il Regno Unito a combattere la guerra di Crimea nel 1854, dalla parte dell'Impero Ottomano e contro la Russia. Immediatamente prima dell'ingresso in guerra voci che il Regno Unito si sarebbe schierato con lo Zar ebbero l'effetto di diminuire la popolarità della coppia Reale. Comunque Vittoria pubblicamente esortò a supportare le truppe al fronte. Dopo la conclusione della guerra, lei istituì la Victoria Cross come riconoscimento di valore.

La sua conduzione della guerra di Crimea fu contestata da molti. Lord Aberdeen rassegnò le dimissioni nel 1855 e venne rimpiazzato da lord Palmerston, che nel frattempo si era riconciliato con la Regina. Lo stesso Palmerston fu costretto a ritirarsi per l'impopolarità causatagli dalla cattiva conduzione della seconda guerra dell'oppio nel 1857. Egli venne rimpiazzato da lord Derby. Gli eventi principali dell'amministrazione di lord Derby furono la ribellione dei Sepoys contro il controllo da parte della Compagnia Britannica delle Indie Orientali sull'India. Dopo che la ribellione fu sedata, l'India fu messa sotto il controllo diretto della Corona Britannica (anche se il titolo di Imperatrice d'India non venne creato immediatamente). Il secondo governo di lord Derby non durò più del primo, infatti cadde nel 1859, permettendo a Palmerston di tornare al potere
Il principe consorte morì nel 1861, devastando il morale di Vittoria che entrò in uno stato semi-permanente di lutto e di sconforto. Indossò sempre abiti neri a ricordo per il resto della sua vita. Evitò di apparire in pubblico, e raramente mise piede a Londra negli anni che seguirono.

La sua reclusione le fece guadagnare il nomignolo di Widow of Windsor (Vedova di Windsor, con evidente gioco di parole fra la parola Widow, vedova, ed il castello della famiglia Reale, Windsor). Trascorreva il suo tempo nelle residenze di campagna, soprattutto a Balmoral in Scozia e nei giardini del castello, attorniata da pochissime fidate persone, fra le quali preferiva la giovane lady Florence Trevelyan, la bella e malinconica orfana, figlia della sua dama di corte Catherine Anne Trevelyan, la cui nonna Lady Maria Wilson era cugina della Regina Vittoria e che questa allevava come una figlia.

Con essa trascorreva il tempo libero e condivideva uno smisurato amore per i cani, per la botanica, per gli uccellini e la passione per il ricamo. Lei considerava il suo primo figlio, Edoardo il Principe di Galles, il futuro re Edoardo VII sposato con l'austera Alessandra di Danimarca, un ragazzo frivolo ed indiscreto, accusandolo anche della morte del padre. L'accusò anche di avere una relazione adulterina con la giovane "cuginetta" Florence Trevelyan (molto più giovane dell'austera Alessandra) che dovette, a 29 anni, per evitare lo scandalo nell'Inghilterra vittoriana e puritana, per volere della regina Vittoria, lasciare velocemente e per sempre l'Inghilterra rifugiandosi in Sicilia, a Taormina, dove visse in esilio con un cospicuo vitalizio regio . [1].

Vittoria, quindi, iniziò ad infittire una relazione con un cameriere scozzese, John Brown e si parla di una relazione romantica ed un matrimonio segreto fra i due. Un diario recentemente scoperto riporterebbe la confessione fatta sul letto di morte dal cappellano della Regina il quale avrebbe detto ad un politico di aver celebrato le nozze clandestine fra la Regina ed il cameriere John Brown. Non tutti gli storici danno credibilità al diario. Comunque quando la Regina venne deposta nella bara, su sua precisa richiesta, le vennero posti nelle mani due serie di ricordi. Nella destra venne posto un cappello del Principe Alberto mentre nella sinistra vennero messi dei capelli di Brown con un suo ritratto. Pettegolezzi sul loro matrimonio le fecero guadagnare il titolo di "Signora Brown".

L'isolamento di Vittoria dal pubblico ebbe l'effetto di diminuire notevolmente la popolarità della monarchia e fece crescere il consenso per la formazione di un movimento repubblicano. Anche se eseguiva il suo compito istituzionale, non partecipava attivamente al governo della nazione, rimanendo isolata nelle sue residenze, Balmoral in Scozia o a Osborne nell'isola di Wight. Nel frattempo venne promulgato il Reforma Act (Atto di riforma) nel 1867, uno degli atti legislativi più importanti del XIX secolo per il Regno Unito. Lord Palmerston si oppose vigorosamente a questa riforma elettorale, ma il suo ministero finì con la sua morte nel 1865. Gli succedettero lord Russell e poi lord Derby che fu ministro al momento dell'approvazione della riforma.
Nel 1887 il Regno Unito celebrava il Golden Jubilee (50 anni di Regno). Vittoria segnava il 20 giugno 1887 il cinquantesimo anniversario della sua ascesa con una banchetto a cui parteciparono 50 fra Re e Principi Europei. Il giorno dopo partecipò ad una processione che nelle parole di Mark Twain "andava da orizzonte ad orizzonte". In quei giorni Vittoria giunse probabilmente all'apice della sua popolarità. La scandalosa relazione che le veniva attribuita dai pettegolezzi con un cameriere, scemò dopo la morte di John Brown nel 1883, permettendo alla Regina di essere percepita come un simbolo di moralità.

Vittoria dovette accettare ancora una volta governo di William Ewart Gladstone, nel 1892. Nel 1894, quando ancora una volta l'Irish Home Rule Bill non venne approvato, Gladstone si ritirò e venne rimpiazzato dal liberale imperialista lord Rosebery. A lord Rosebery successe nel 1895 lord Salisbury che rimase in carica fino alla morte della Regina.

Nel settembre 1896 Vittoria superò il record di durata di ogni altro monarca inglese, scozzese o britannico. Su richiesta della Regina ogni manifestazione pubblica dovette essere posticipata al 1897, il Diamond Jubilee (Sessanta anni di Regno). Il Ministro per le Colonie Joseph Chamberlain, propose che i festeggiamenti per il sessantennale fossero una festa per tutto l'Impero. Così tutti i Primi Ministro delle colonie che si auto-governavano, vennero invitati con le loro famiglie. La rivista a cui partecipò la Regina includeva truppe di ogni colonia britannica e protettorato, assieme a soldati inviati dai principi indiani e capi (che erano subordinati alla regina, imperatrice d'India). Le celebrazioni del Diamond Jubilee furono segnare da grandi dimostrazioni d'affetto per la settantenne Regina che da allora fu costretta su una sedia a rotelle.

Durante gli ultimi anni di Vittoria, il Regno Unito fu coinvolto nella guerra Boera, che ricevette il supporto entusiastico della Regina. La vita personale di Vittoria fu segnata da molte tragedie personali, inclusa la morte di tre dei suoi figli e dei suoi nipoti. La sua ultima apparizione pubblica fu nel 1899 quando partecipò alla posa della prima pietra del già ricordato South Kensington Museum.

Mantenendo un'usanza che mantenne durante tutta la sua vedovanza, Vittoria passò tutti i Natali a Osborne House (che era stata progettata dal principe Alberto in persona) all'Isola di Wight. Ivi morì il 22 gennaio 1901, dopo un regno di sessantatré anni sette mesi e due giorni, più di ogni altro monarca britannico prima o dopo. I suoi funerali furono celebrati il 2 febbraio, e, dopo due giorni di lutto nazionale, venne tumulata al Mausoleo Frogmore accanto al marito.

A Vittoria succedette il primogenito, il principe di Galles, che regnò con il nome di Re Edoardo VII. La morte di Vittoria segnò la fine della dinastia degli Hannover, appartenendo Re Edoardo VII, come suo padre, principe Alberto, alla Casa Reale dei Sassonia-Coburgo-Gotha. Il figlio di Edoardo VII e suo successore Re Giorgio V cambiò il nome del casato in Windsor, dal suono più inglese durante la prima guerra mondiale. Il nome dei Sassonia-Coburgo-Gotha era troppo vicino a quello del nemico Kaiser Guglielmo II (anch'esso nipote della regina Vittoria)


alcune foto di Vittoria

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[SPOILER][IMG]http://i42.tinypic.com/27xqwsh.jpg[/IMG][/SPOILER]

 
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view post Posted on 13/3/2009, 15:30
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imperatore

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Grazie per l'apertura di questo topic! La regina Vittoria è uno dei miei personaggi preferiti.
Grazie anche per l'ottima forma della narrazione che è piacevole da leggere. Penso che, anche quando si traduce, bisogna fare uno sforzo per rispettare la lingua e la sintassi italiana.
Posso integrare la tua storia con un po' di immagini.

Gli zii di Vittoria che hai citato furono dei pessimi re.
In particolatre Giorgio IV, donnaiolo e bevitore. Ne abbiamo parlato nei post del forum gemello: #entry300068255 e #entry295654132

L'altro zio, Guglielmo duca di Clarence, il futuro re Guglielmo IV, fece un "matrimonio d'emergenza" a 53 anni con la ventenne Adelaide di Saxe Meiningen, dopo una lunga relazione con l'attrice Dorotea Bland:


Guglielmo IV (1765-1837).


Adelaide di Saxe Meiningen (1792-1849). Dal matrimonio con Guglielmo ebbe due figli che non sopravvissero.


Dorotea Bland (1761-1816), la mistress di Giorgio IV, che gli diede una caterva di figli, legittimati come FitzClarence. Alcuni discendenti esistono a tutt'oggi.

Poi c'è lo zio che ereditò l'Hannover (e ci rimase male):


Ernst August re di Hannover (1771-1851), antenato diretto del marito di Carolina di Monaco.


Edward duca di Kent (1767-1820), il padre di Queen Victoria. Anche lui dopo numerose relazioni, a 51 anni, fece nel fatidico 1818, quando morì la principessa Carlotta, un matrimonio programmato per dare un erede alla casa Hannover. Fece giusto in tempo, perchè morì due anni dopo.


Victoria di Saxe Coburgo Saalfeld (1786-1861), madre di Queen Victoria.
Era vedova del principe Charles di Leiningen e aveva due figli adolescenti.
Era sorella del futuro re del Belgio, Leopoldo, vedovo della principessa Carlotta.

Edited by elena45 - 13/3/2009, 22:16
 
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lorena91987
view post Posted on 13/3/2009, 22:09




QUESTA è LA MIA PREFERITA VITTORIA DA GIOVANE

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ANCORA ALTRE FOTO

[img=http://img6.imageshack.us/img6/996/445pxtheyoungqueenvicto.jpg]


Edited by lorena91987 - 13/3/2009, 22:25
 
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view post Posted on 13/3/2009, 22:24
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imperatore

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Winterhalter - Vittoria in abito da sposa, nel 1840.


Winterhalter - Vittoria e Albert, con la loro primogenita Vittoria.


Alexander Melville - Vittoria, giovane regina, nel 1845.

Edited by elena45 - 5/8/2009, 20:36
 
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lorena91987
view post Posted on 13/3/2009, 23:13




ALLORA AGGIUNGIAMO ALTRE COSEW
I FIGLI DELLA REGINA VITTORIA

1)LA PRIMA FIGLIA FU LA PRINCIPESSA Victoria Adelaide Mary Louise COBURGO GOTHA SPOSATASI CON FEDERICO III DI PRUSSIA

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(VITTORIA)

SUO MARITO FEDERICO DI PRUSSIA
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2) IL SECONDO GENITO DELLA REGINA VITTORIA FU L'EREDE AL TRONO IL PRINCIPE DI GALLES(DA NOTARE CHE TUTTI GLI EREDI AL TRONO DEL REGNO UNITO SONO PRINCIPI DI GALLES)
FU: ALBERT EDOARDO CONOSCIUTO COME EDOARDO II SPOSATOSI CON LA PRINCIPESSA ALESSANDRA DI DANIMARCA(SORELLA DI MARIA DI RUSSIA )
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RE EDOARDO VII

SUA MOGLIE
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3) LA TERZOGENITA FU ALICE MAUD MARIA SI SPOSO ' CON LUIGI D'ASSIA DARMASTADT

ALICE
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SUO MARITO
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4) IL QUARTO FIGLIO FU IL PRINCIPE ALFREDO ERNESTO ALBERTO SPOSATOSI CON LA GRANDUCHESSA MARIJA Aleksandrovna Romanov
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SUA MOGLIE
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5) LA QUINTA FIGLIA FU LA PRINCIPESSA ELENA CHE SI SPOSO' CON IL PRINCIPE FEDERICO CRISTIANO HOLSTEIN
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SUO MARITO
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6) LA SESTA FIGLIA ERA LA PRINCIPESSA LUISA CAROLINA ALBERTA SPOSATOSI CON IL DUCA DI ARGYLL JOHN CAMPBELL

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SUO MARITO
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7) IL SETTIMO FIGLIO FU IL PRINCIPE ARTURO GUGLIELMO PATRIZIO ALBERTO CHE SI SPOSO' CON LA PRINCIPESSA LUISA MARGHERITA DI PRUSSIA

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SUA MOGLIE
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8) L'OTTAVO FIGLIO FU IL PRINCIPE LEOPOLDO GIORGIO DUNCAN ALBERTO CHE SI SPOSO' CON LA PRINCIPESSA ELENA FEDERICA WALDECK PYRMONT
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SUA MOGLIE
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9) L'ULTIMO GENITA FU LA PRINCIPESSA BEATRICE CHE SI SPOSO' CON IL PRINCIPE ENRICO DI BATTENBERG
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SUO MARITO
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sissi1991
view post Posted on 14/3/2009, 18:41




Che belle immagini..
molto interessanti...
 
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view post Posted on 14/3/2009, 18:59
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imperatore

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Voglio segnalare un sito ricco di foto di Queen Victoria e della sua famiglia:

www.btinternet.com/~sbishop100/

Tra le foto di famiglia una è famosissima e l'ho già postata nel forum gemello (#entry285779467). Quella che segue è la versione ritoccata al computer:



Si tratta del "matrimonio di Coburgo" che celebrò la sfortunata unione tra Vittoria Melita, una delle tante nipoti di Queen Victoria con il cugino Ernst di Hesse, il 19 aprile del 1894 (gli sposi non ci sono, ma molti dei loro familiari).
Anche se alcuni figli della Regina e/o i rispettivi consorti sono già morti, la foto rimane un simbolo della politica matrimoniale della regina inglese, finalizzata a tessere una rete di rapporti parentali con i sovrani d'Europa.
Sempre da sinistra:
Prima fila, a terra: Beatrice di Coburgo (sorella della sposa); Feodora di Saxe Meiningen (figlia di Carlotta di Prussia).
Prima fila, seduti: Guglielmo II di Germania; la Regina Vittoria; la figlia Vicky (madre di Guglielmo II).
Seconda fila : Alfred di Coburgo (fratello della sposa, parzialmente visibile); Nicola di Russia (futuro zar Nicola II); Alice, Vittoria e Irene di Hesse (sorelle dello sposo); le due cognate russe Maria Pavlovna (moglie di Vladimiro, fratello dello zar Alessandro III) e Maria Alexandrovna (sorella dello zar e madre della sposa).
Terza fila : il futuro Edoardo VII ; Beatrice d’Inghilterra (ultima figlia di Vittoria); Luisa ( sestogenita di Vittoria), duchessa di Argyll; Alessandra di Coburgo (sorella della sposa); Carlotta di Saxe Meiningen (seminascosta, figlia di Vicky); Luisa di Prussia (moglie di Arthur di Connaught, settimogenito di Vittoria).
Quarta fila : Enrico di Battenberg (marito di Beatrice d’Inghilterra); Sergio di Russia (fratello dello zar e marito di Elisabetta di Hesse); Ferdinando di Hohenzollern, marito di Maria di Coburgo (futuro re di Romania); Vladimiro di Russia (fratello dello zar); Artur di Connaught (settimogenito della Regina).
Quinta fila: Luigi di Battenberg (marito di Vittoria di Hesse); Paolo di Russia (fratello dello Zar); Filippo di Coburgo Kohary; Alfonso di Mensdorff Pouilly (primo cugino della Regina Vittoria per parte di madre); Maria di Coburgo (sorella della sposa); Elisabetta di Hesse (sorella dello sposo); Alfred di Coburgo (quartogenito della Regina, padre della sposa).

Spicca la mancanza della bella Alessandra, moglie di Edoardo, principe di Galles, futura regina dopo Vittoria.

Per completezza, gli sposi con la famiglia di lei:



Purtroppo questo matrimonio finirà male!

Edited by elena45 - 16/3/2009, 14:26
 
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lorena91987
view post Posted on 14/3/2009, 20:37




altre foto di Vittoria , ha regnato in tutto 63 anni.

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foto dei funerali
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la tomba nel mausoleo di Frogmore
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dove è vissuto nel palazzo di osborne nell'isola di wight e a WINDSOR

OSBORNE HOUSE
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WINDSOR CASTLE NELLA CONTEA DEL BERKSHIRE(LA RESIDENZA DELLA REGINA VITTORIA_)
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PS: SE AVETE QLK CURIOSITà INSERITELE

 
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view post Posted on 15/3/2009, 10:38
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imperatore

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Non si può non parlare dell'incidenza dell'emofilia nella progenie della Regina Vittoria:
E' un caso classico , che viene citato in tutti i libri di genetica a proposito delle malattie ereditarie che si trasmettono dalla madre al figlio maschio, come l'emofilia e il daltonismo.
Vittoria era dunque portatrice del gene "malato", locato in uno dei suoi cromosomi X.
Lo trasmise ad alcune delle sue figlie (Alice e Beatrice), che divennero portatrici come la madre, e al figlio Leopoldo che manifestò la malattia. E di qui a cascata come si vede in questo schema:



La vicenda familiare ebbe ripercussioni storiche, perchè i personaggi coinvolti erano regnanti e non gente comune: la malattia dello zarevich Alessio sconvolse la serenità dello zar Nicola e della moglie Alessandra, sfociando nella vicenda Rasputin, che aggravò la situazione politica della Russia e certamente accelerò l'avvento della Rivoluzione.
L'emofilia colpì ben due figli della regina Vittoria Eugenia di Spagna, devastando i rapporti con il marito, il re Alfonso XIII.

Edited by elena45 - 15/3/2009, 12:19
 
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lorena91987
view post Posted on 15/3/2009, 13:22




io penso essendo tutti questi reali imparentati all'epoca tra di loro l'emofilia sia stata trasmessa .
quindi è una cosa genetica del sangue se so qlks ne posto
 
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view post Posted on 15/3/2009, 14:08
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imperatore

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CITAZIONE (lorena91987 @ 15/3/2009, 13:22)
io penso essendo tutti questi reali imparentati all'epoca tra di loro l'emofilia sia stata trasmessa .
quindi è una cosa genetica del sangue se so qlks ne posto

Ma certo che è genetica!
Ci sono precise leggi e il caso della regina Vittoria è un esempio classico di carattere mendeliano monogenico che si trasmette attraverso il cromosoma X. Il fenomeno non è opinabile perchè la genetica non è filosofia: è una scienza esatta.
 
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Erzsi82
view post Posted on 15/3/2009, 15:17




si dice che la tradizione per le spose di indossare l'abito bianco per il matrimonio deriva dal fatto che fu proprio Victoria ad indossarlo per prima. un altra curiosità riguarda il primogenito di Edoardo VII, il principe Albert Viktor, Duca di Clarence ed Avondale che si dice fosse il vero Jack lo squartatore, questa supposizione venne ripresa da un libro e venne girato anche un film con Jhonny depp che si chiama appunto la vera storia di jack lo squartatore.
 
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lorena91987
view post Posted on 15/3/2009, 16:44




pure io la sapevo questa storia di Jack lo squartatore
 
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view post Posted on 15/3/2009, 22:16
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imperatore

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“Un’ombra nella nebbia”.

Questo il titolo di un capitolo biografico sulla famiglia Reale inglese. Un dettaglio del quale non si parla mai e che proprio in occasione del suo ottantesimo compleanno non era gentile ricordare alla ferrea regina Elisabetta II. Trattasi di uno degli scheletri negli armadi di casa sua. Uno di quei misteri che ha ricevuto in eredità con la corona nel 1953. Eppure è una storia che suo tempo fece sobbalzare tanti monarchici. Parliamo del duca di Clarence, fratello di re Giorgio V e che la giovane (e non meno “dura” di Elisabetta) Maria di Teck avrebbe dovuto sposare. Ma il duca di Clarence morì un mese prima del matrimonio per cui in seguito Maria sposò il secondogenito duca di York, ossia re Giorgio V, diventando la famosa Queen Mary, nonna dell’attuale regina Elisabetta. Il mistero? Si disse a lungo che il duca di Clarence fosse in realtà “Jack lo squartatore” il famoso assassino delle prostitute di Londra che ha dato vita a tanti racconti, gialli, libri e film.
Il Dottor Stowell, anziano e notissimo chirurgo della Casa Reale, ha addirittura impiegato mezzo secolo indagando su tale ipotesi e cercando di far combaciare tempi e dettagli. Secondo Stowell, il giovane duca, che egli chiamava semplicemente ‘S’, avrebbe contratto la sifilide a 17 anni nel corso d’un lungo viaggio durante il quale ebbe rapporti con una donna contagiata dalla terribile malattia, per la quale allora (1881) non esisteva ancora una cura. Il medico di Corte, sir William Gull, che visitò il duca di Clarence al ritorno in patria, dovette riferire al padre, allora principe di Galles, la sua diagnosi.
Non vi erano rimedi, solo dei palliativi e la malattia colpì duramente il cervello del principe manifestandosi con gravi attacchi di follia durante i quali esplodeva il suo odio per le prostitute che lo avevano contagiato ed erano causa della sua rovina e poi della sua morte precoce (a ventotto anni; ufficialmente si disse che era morto di polmonite). Pare comunque accertato che si verificarono delle misteriose scomparse da casa del duca Victor Albert di Clarence, che coincidevano curiosamente con le periodiche “operazioni” criminali di “Jack lo squartatore”. Anche le sue tenute predilette erano quelle con cui l’assassino fu descritto dai passanti che lo videro insieme alle sue vittime predestinate: quasi sempre ‘redingote’ e cilindro oppure il cappello da caccia e il tight dei gentiluomini vittoriani.
La nebbia impedì ai testimoni di distinguere le sue fattezze ma qualcuno disse che doveva essere giovane e bello e le indicazioni di statura e corporatura corrispondevano a quelle del duca. Stowell sostenne addirittura che il ministro degli Interni convocò il medico curante della casa reale, Gull, per un colloquio privatissimo e che in seguito il duca fu internato in una clinica. Nel periodo del ricovero non si ebbero più delitti con la sola eccezione del 9 novembre quando venne uccisa l’ultima vittima e si pensò che il duca avesse potuto eludere la sorveglianza.
I crimini di “Jack lo squartatore” si sono interrotti nel 1888; il duca però continuò a vivere altri quattro anni che servirono alla famiglia reale Hannover (non ancora Windsor perché fu Giorgio V a prendere quel nome inglese al fine di cancellare un pochino le evidenze germaniche) per insabbiare definitivamente le dicerie. Nessuno però ha rilevato che quei 4 anni furono anni di grave malattia e invalidità per il duca di Clarence il quale veniva sorvegliato 24 ore su 24 e controllato affinché non accadesse qualcosa di irreparabile. Anche se non era Jack era pur sempre folle. Cito la vicenda dal libro Mondadori “Gli Hannover Windsor”.
Quello che mi permetto di considerare personalmente è il fatto che per il duca di Clarence fosse stato organizzato il matrimonio con la giovane Maria Teck pur sapendo che era minato dalla sifilide. E non solo; anche lui come tutti i discendenti della regina Vittoria, madre di nove figli, poteva portare nel sangue oltre alla sifilide la terribile emofilia che ha perseguitato le case reali di mezza Europa – per esempio il giovane figlio dello zar Nicola II, Alexej. (?) L’emofilia si trasmette teoricamente solo dalle donne ma erano ben 5 le figlie femmine della regina Vittoria: Vittoria sposa di Federico Guglielmo re di Prussia, Alice sposa di Luigi principe di Hesse (madre di altra Vittoria sposata a Luigi di Battenberg avo dell’attuale Filippo di Edimburgo), Elena sposata a Cristiano principe di Schleswig-Holstein, Luisa sposata a John Campbell dica di Argyll, e Beatrice sposata ad Enrico di Battenberg. Più che di scheletri si potrebbe parlare di incoscienza.
Non esistevano media, TV e interferenze esterne dirette per cui tutto poteva accadere dietro quei troni e quelle corone senza che si evincessero certezze. Ma la famiglia Reale inglese era particolarmente conservatrice, non nel senso politico ma nel senso pratico. Non gettavano niente. Anche gli attuali Windsor lo sono. Perciò nel tempo sono saltate fuori evidenze, lettere, diari, cose ufficialmente insabbiate che però poi finivano col saltar fuori come un “Jack in the box” (termine inglese per descrivere il fantoccio a molla che salta fuori da una scatola). Jack è dunque un nome fatidico per i Windsor. Vecchie tregende che la regina Elisabetta ha dovuto affrontare e coprire con le sue sagge ali o meglio il suo pugno di ferro in guanto di velluto. E’ stata bravissima. Sia nel cancellare sia nel sorvolare o nel sopportare con santa pazienza. Ma le vicende degli ultimi anni sono all’acqua di rose se confrontate con quelle storiche e forse proprio per questo ‘Lilibeth’ è così corazzata.
Olghina di Robilant
24 Aprile 2006


Olghina di Robilant è una scrittrice e giornalista di nobile famiglia, specialista di gossip, che ha scritto libri di piacevole lettura.
Ma ciò che racconta in quest'articolo è solo una delle leggende che sono circolate nella Londra di fine secolo. Come tante leggende che riguardano i reali sappiamo che spesso nascono negli ambienti degli avversari politici. Francamente mi sembra un'enorme panzana.
L'autrice, tra l'altro dice una castroneria che denuncia l'ignoranza in materia: un maschio sano non può essere portatore di emofilia, o è sano o è malato. Solo la donna è portatrice (la donna malata è un'eventualità teorica).


La Regina Vittoria con il piccolo Albert Victor (a destra) e i suoi fratelli.


Albert Victor (1864-1892) e il fratello George (1865-1936): la struttura robusta di Eddy sembra contraddire il fatto che fosse nato prematuro, e perciò fragile di costituzione e poco sveglio mentalmente.

Piuttosto, il duca di Clarence fu coinvolto in uno scandalo vero, nel 1889, il celebre scandalo di Cleveland Street, la strada dove sorgeva un postribolo per omosessuali: i frequentatori, scoperti dalla polizia, furono inquisiti per una pratica considerata reato a quei tempi, anche tra adulti consenzienti. Uno degli imputati, Lord Arthur Somerset, minacciò di coinvolgere anche l’erede al trono, e lo scandalo fu insabbiato.
E pensare, che qualche anno dopo, nel 1895, Oscar Wilde fu processato per omosessualità e condannato a due anni di lavori forzati.
Dopo lo scandalo, partì per l’India, dove conobbe la signora Haddon, moglie di un ingegnere, e con lei ebbe una relazione. Madame Haddon rivendicò la paternità del principe per il figlio Clarence nato dopo un anno; più tardi lo stesso Clarence scrisse un libro.

Povera Alessandra, principessa del Galles, sua madre. Quando morì, nonostante tutto, disse: "E' morto il mio angelo!".


Albert Victor con la madre Alessandra (sembrano fratello e sorella).


Il duca di Clarence con tutta la sua famiglia. Guardate la madre com'è protettiva nei confronti del suo "Eddy".
Certo che Alessandra le sopportò tutte: i tradimenti del marito e i problemi del figlio.
Albert Victor morì tre anni dopo il figlio di Sissi. Ma Alessandra fu molto più forte nella tragedia.

A proposito dei progetti matrimoniali del duca di Clarence, ce ne furono due.


Uno con Helène d'Orleans (1871-1951), figlia del conte di Parigi, che viveva in esilio in Inghilterra. Helène scamperà un'altra sventura: sposare lo zar Nicola II; invece diventerà duchessa di Savoia Aosta.


L'altro con Mary di Teck (1867-1953).

Qui Eddy è molto sciupato e sofferente.


Mary, dopo la morte di "Eddy", come sappiamo, sposerà il fratello George. Che....fortuna! Ci guadagnò e come nel cambio!
D'altra parte la regina Vittoria era decisa a far entrare Mary nella famiglia reale: era figlia di una sua cugina povera, Adelaide di Cambridge, a cui era molto legata. Mary passò dall'indigenza all'opulenza......e diventò pazza per i gioielli!

C'è una foto che non è scaricabile (appartiene alla Royal collection) che mostra Eddy e Mary con tutta la sua famiglia

http://74.125.43.132/translate_c?hl=it&sl=...EoS2nnlEtjUYsZA
Anche qui ci si può sbizzarrire a trovare foto dei reali inglesi.

Edited by elena45 - 16/3/2009, 10:34
 
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