L'Ottocento di Sissi e Ludwig II

Le dame carliste

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view post Posted on 19/1/2010, 18:03
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Possiamo chiamare così, le dame carliste, la serie di personaggi femminili che hanno sostenuto il ruolo di Regine alternative nella Spagna degli ultimi due secoli, sposando i pretendenti carlisti al trono di Spagna, a partire da Carlos Maria Isidro, conte di Molina, il fratello minore di Ferdinando VII.
Sono personaggi poco conosciuti, eppure hanno svolto un ruolo importante nella storia europea.

Vi ricordate il famoso dipinto di Goya, "La famiglia di Carlo IV"?

La_familia_de_Carlos_IV

Tra parentesi è un quadro che mi affascina, per tutto il portato di storia che contiene.
Ebbene, quel ragazzetto a sinistra, in abito rosso, che fa capolino dietro il fratello maggiore Ferdinando, l'erede al trono di Spagna, è Carlo Maria Isidro di Borbone.
E' lui, che una volta adulto, alla morte del fratello, nel 1833, rivendicherà il diritto al trono, contro la decisione di Ferdinando di abolire la legge salica e di nominare erede sua figlia Isabella.
Si proclamò re con il nome di Carlo V e scatenò il conflitto civile: da una parte i carlisti, integralisti sostenitori dell'assolutismo e del potere regale divino, dall'altra i liberali, che favorivano il governo moderato della Reggente Maria Cristina. La prima Guerra carlista durò sette anni e si concluse con la sconfitta del pretendente, che si recò in esilio in Italia, a Trieste, e prese il titolo di Conte di Molina.

Infante-don-Carlos-by-Vicente-Lopez
Carlo Maria Isidro di Borbone (1788-1855).

Si sposò due volte, e, seguendo una consuetudine abbastanza frequente in famiglia, con due nipoti, figlie della sorella Carlota Joacquina e del re del Portogallo Giovanni VI:

URL=https://postimg.cc/image/qtzghrxnz/]Infanta_Maria_Francisca_of_Portugal[/URL]
Vicente Lopez y Portana - Infanta Maria Francesca del Portogallo (1800-1834) - Accademia delle Belle Arti di San Fernando, Madrid.

800px-_Maria_Teresa_de_Braganca
Nicolas-Antoine Taunay - Infanta Maria Teresa del Portogallo (1793-1874).

Dalla prima moglie Carlo Maria Isidro ebbe tre figli maschi; il maggiore continuerà la battaglia paterna per il trono di Spagna.

A Trieste la famiglia carlista in esilio fu ospitata in un bel palazzo di via Lazzaretto, che però non aveva niente di regale.
Ne parla diffusamente il nostro amico Adler in http://209.85.129.132/search?q=cache:5K57R...t&ct=clnk&gl=it


I Conti di Molina all'epoca dell'esilio a Trieste.
La Maria Teresa i triestini la chiamavano la "Regina di Spagna".
A incontrarli di notte si moriva dallo spavento!!!
:sick: :sick: :sick: :sick: :sick:

Una nota a margine: Maria Teresa di Braganza, prima di sposare Carlo Maria Isidro, aveva sposato l'Infante Pietro Carlo di Spagna, un cadetto della casa dei Borbone, e aveva avuto un figlio postumo, Don Sebastiano. Costui divenne uno strenuo sostenitore della causa carlista e comandante dell'esercito del Nord durante la Prima Guerra. Anche lui un uomo bruttissimo, basso e orbo di un occhio:


L'Infante Don Sebastiano di Spagna e Portogallo(1811-1875).

Le due mogli di Don Sebastiano:

.
Maria Amelia di Borbone Napoli (1818-1857), sorella minore della Regina Maria Cristina, sposata nel 1832, prima che si scatenasse il conflitto carlista. / Maria Cristina di Borbone Spagna (1833-1902), sorella del re consorte Francisco de Asis e quindi cognata della regina Isabella. Questo matrimonio fu celebrato nel 1860, in un tentativo di riconciliazione tra le due fazioni:



Beh, pure questi, a incontrarli di notte.........

Edited by elena45 - 13/2/2021, 21:47
 
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view post Posted on 19/1/2010, 18:55
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Dall'esilio di Tieste, Carlo Maria Isidro passò il testimone al primogenito Carlo Luigi, conte di Montemolin, fanatico come lui.
Prima il giovane sperò di sposare la regina Isabella, ma i suoi consiglieri di corte gli preferirono l'altro cugino, Francesco di Assisi.
Svanita la speranza di comporre pacificamente la vertenza, si proclamò re di Spagna con il come di Carlo VI, e scatenò la Seconda Guerra Carlista, che si concluse anche questa con un nulla di fatto.
L'anno dopo, nel 1850, Carlo Luigi sposerà addirittura Maria Carolina di Borbone Napoli, un'altra sorella, la più piccola, della Reggente Maria Cristina, colei che fino a qualche tempo prima i carlisti consideravano un'usurpatrice.


Carlo Luigi (1818-1861) e Maria Carolina (1820-1861)

Il fatto è che i due coniugi morirono misteriosamente qualche anno dopo, a distanza di un giorno. Non avevano figli. Sono sepolti entrambi a Trieste.
Interessante, come sempre confrontare i ritratti con le foto:



"Carlo VI" e la "regina Maria Carolina"

Ma sono sempre brutti 'sti Borboni! Forse Maria Carolina era un po' meglio della nipote Isabella.......
:sick: :sick: :sick: :sick: :sick:

Edited by elena45 - 15/4/2012, 23:01
 
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view post Posted on 19/1/2010, 20:24
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Con la morte di Carlo Luigi, il movimento conobbe una fase di transizione, perchè il fratello minore Giovanni Carlo, conte di Montizon, aveva idee liberali ed era inviso ai carlisti stessi.
Juan III, questo il suo nome di pretendente, aveva sposato Beatrice di Modena d'Este e avuto due figli: Carlos Maria, duca di Madrid e e Alfonso Carlos, duca di San James. Presto si separarono e i figli crebbero a Modena.
Subito dopo la Rivoluzione che spodestò Isabella, stanco delle tensioni, si fece da parte, se ne andò in Inghilterra e lasciò campo ai figli.

Giovanni Carlo di Borbone, conte di Montizon (1822-1887).


Beatrice di Modena d'Este (1824-1906).
La sorella, Maria Teresa di Modena d'Este, era la nuora della contessa di Berry (ovvero la moglie del figlio Enrico di Chambord, pretendente legittimista al trono di Francia).

Edited by elena45 - 22/9/2011, 20:38
 
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view post Posted on 19/1/2010, 21:00
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I carlisti "italiani".

Eccoli qui i figli di Juan III, finalmente due spilungoni di bell'aspetto, con le rispettive mogli:


Carlos Maria di Borbone, duca di Madrid (1848-1909) e la prima moglie, Margherita di Borbone Parma (1847-1893). Pretendente con il nome di Carlo VII.
Ebbero 5 figli.


Alfonso Carlos di Borbone, duca di San Jaime (1849-1936) e la moglie Maria das Nieves Braganza (1852-1941). Alter ego del fratello nella causa carlista assieme alla moglie. Non ebbero figli.

I due principi erano molto diversi dal padre: cresciuti a Modena, il loro punto di riferimento era stato lo zio, Francesco V d'Austria d'Este, almeno fino alla caduta del ducato (poi si trasferirono a Praga).
La moglie di Carlos, Margherita, era la figlia del defunto Carlo III di Parma, uno dei principi più conservatori dell'epoca, ucciso in un attentato rivoluzionario (coetanei, vicini di casa, mi piace pensare che si siano frequentati da piccoli).
Il nonno di Margherita, quel duca Carlo II di Parma che aveva abdicato in favore del figlio (il padre di Margherita) e che viveva in Francia, sosteneva da sempre il carlismo (#entry344508160), per motivi ideologici e per ragioni di parentela (Carlos Maria Isidro era suo zio materno).
Per parte di madre, Margherita era nipote di Enrico di Chambord, pretendente legittimista al trono di Francia.
Insomma un coacervo di legittimisti in esilio, benedetti dal papa Pio IX.
Tanto bastò per organizzare un altro tentativo armato per riconquistare il trono: la Terza Guerra Carlista, contro Amedeo di Savoia Aosta che era stato scelto dalle Cortes come nuovo re di Spagna.
Dopo 4 anni di guerra e anche numerosi successi, i fratelli furono sconfitti e il pretendente andò in esilio in Francia. Il giorno dopo ritornava sul trono il figlio di Isabella, Alfonso XII.
La fase armata del carlismo aveva coperto un arco di tempo di oltre 40 anni. Da quel momento il carlismo diventò un movimento politico, senza partecipazione a conflitti, per giusti 60 anni, fino alla Guerra Civile Spagnola.

Dopo la morte della moglie Margherita, Carlos Maria si risposò con una bellissima donna, Marie Berte de Rohan (ma non ebbe altri figli):



Qualcuno sa dirmi perchè è morto a Varese?. Anche lui è sepolto a Trieste, nella Basilica di San Giusto (http://en.wikipedia.org/wiki/Cathedral_of_...Giusto,_Trieste)

Il simbolo dei carlisti è sempre stato il basco rosso. Eccolo indossato in un bellissimo ritratto da Carlos Maria:



Di seguito lo vediamo in testa al fratello Alfonso e alla moglie:



Edited by elena45 - 22/9/2011, 20:39
 
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LORETTA10
view post Posted on 20/1/2010, 14:14




Maria das nieves è una delle famose sorelle Braganza figlie di Michela sprse per tutta Europa che mi sono molto simpatiche !
Grazie come sempre Bravissima
 
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view post Posted on 20/1/2010, 14:28
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CITAZIONE (elena45 @ 19/1/2010, 21:00)
Eccoli qui i figli di Juan III, finalmente due spilungoni di bell'aspetto (la madre era un Asburgo), con le rispettive mogli:

(IMG:http://i45.tinypic.com/jfumoh.jpg)
Carlo Maria di Borbone, duca di Madrid (1848-1909) e la prima moglie, Margherita di Borbone Parma (1847-1893). Pretendente con il nome di Carlo VII.

(IMG:http://i46.tinypic.com/nlq63r.jpg)
Alfonso di Borbone, duca di San Jaime (1849-1936) e la moglie Maria das Nieves Braganza (1852-1941).

I

sono troppo belli x essere Borboni, sicura che invece nn sn figli del postino??????????????????
 
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view post Posted on 20/1/2010, 14:36
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Non credo, perchè la madre Beatrice era una brava donna, per quanto tradita dal marito (che ebbe anche un figlio illegittimo).
Penso che ci fosse lo zampino dei geni asburgici, che, in certe combinazioni, danno buoni risultati. Sai la genetica fa di questi scherzi.

Tant'è vero che i figli di Carlo Maria e la nana, pardon Margherita, erano alcuni belli e alcuni brutti.


La figlia Bianca con il padre e il marito.
La foto con il padre ci mostra ancora un bellissimo uomo.
Anche Bianca diventerà una bella donna e sposerà Leopoldo Salvatore Asburgo Lorena di Toscana (#entry311991423).


Una bella immagine di Bianca di Borbone (1868-1949).


L'unico maschio di Carlo Maria (non era bello come il padre): Giacomo Pio di Borbone (1870-1931).
Militò nell'esercito russo, diventando Colonnello degli Ussari (ecco il perchè dell'uniforme).Non si sposò e non ebbe eredi.
A 40 anni ereditò il titolo di duca di Madrid e il presunto diritto di successione al trono di Spagna, con il nome di Jaime III.
Lasciò la Russia e visse tra l'Austria, la Francia e anche l'Italia, a Viareggio, nella villa ereditata dalla madre.
Quando nel 1931 la monarchia spagnola cadde e Alfonso XIII fu costretto all'esilio, il re e il pretendente si riavvicinarono.
Giacomo morì poco dopo, lasciando erede dei titoli il vecchio zio ottantenne, Alfonso Carlos di San Jaime. Costui (l'abbiamo visto poc'anzi giovane con la moglie Maria das Nieves) diventò pretendente al trono di Spagna con il nome di Alfonso Carlo I.


Alfonso Carlo di Borbone y Braganza y Austria d'Este (1849-1936).

Anche Alfonso era vecchio e senza figli, frattanto era appena scoppiata la Guerra civil, pertanto nominò a sorpresa suo erede il nipote della moglie, Saverio di Borbone Parma, figlio di Roberto (il duca bambino) e Maria Antonia di Braganza.
Saverio era anche, per parte di madre, il nipote di Margherita, la battagliera moglie di suo fratello Carlo Maria.
In ogni caso il rapporto tra i Borbone Parma e il carlismo, come abbiamo detto, erano antichi.
Incredibilmente, a 80 anni suonati, il duca di San Jaime morì travolto da un camion a Vienna!
Saverio diventò pretendente a tutti gli effetti con il nome di Saverio I e comandante dell'esercito carlista schierato con i nazionalisti di Francisco Franco, i cosiddetti "Requetés" (#entry237414939).

Edited by elena45 - 7/8/2011, 08:52
 
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view post Posted on 20/1/2010, 20:41
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Questa volta non l'ho fatto io (ho risparmiato la fatica). Ecco l'albero genealogico riassuntivo dei personaggi che abbiamo raccontato:



In questo schema, i nomi cerchiati in rosso rappresentano i Borboni che si sono succeduti sul trono spagnolo fino ad oggi.
Quelli cerchiati in viola i carlisti, da Carlos Maria Isidro a Jaime duca di Madrid.
Quelli cerchiati in giallo sono i pretendenti carlisti della casata Borbone Parma a partire da Saverio, erede nominato dal vecchio duca di San Jaime.

Saverio di Borbone Parma lo conosciamo dal topic del forum gemello "I figli di Roberto di Parma" (http://ladyreading.forumfree.it/?t=42206432):


Saverio di Borbone Parma (1889-1977) e il fratello minore Gaetano (1905-1958).
Saverio ebbe una vita molto avventurosa: già pluridecorato della Prima Guerra Mondiale, durante la quale combattè nell'esercito belga, diventa comandante in capo dell'esercito carlista, schierato con i nazionalisti di Franco. A fianco a lui il fratello più piccolo Gaetano.
Durante la Seconda Guerra Mondiale torna nell'esercito belga; minacciato dai nazisti, Franco gli rifiutò asilo, finì in campo di concentramento e fu liberato dagli americani solo alla fine del conflitto.
Subito dopo tornò a guidare il più grande gruppo carlista in Spagna.

E qui le cose si complicano: spuntano i nipoti Asburgo Toscana del grande "Carlo VII" a rivendicare i loro diritti di pretendenti al trono di Spagna, i figli dell'Infanta Bianca di Borbone, uno dopo l'altro, e sono quelli cerchiati in verde.


Carlo Pio Asburgo Toscana (1909-1953). Venne riconosciuto dai suoi sostenitori come "Carlo VIII".


Francesco Giuseppe d'Asburgo Toscana (1905-1975); sposò una bellissima borghese, Martha Baumer (1906-1987), da cui divorziò; fece un secondo matrimonio morganatico con Helene Seunig (1925-1995), da cui ebbe una figlia, Patricia Federica (1963).


Anton d'Asburgo Toscana (1901-1987), con la moglie Ileana di Romania.

Nello schema, cerchiato di giallo chiaro, c'è anche il cugino paterno dell'attuale re, Alfonso di Bourbon Dampierre, duca di Cadice.
Una situazione paradossale: pretendenti che aspirano a diventare pretendenti contro altri pretendenti.
E in effetti durante la dittatura del Caudillo i candidati al trono spagnolo sono più di uno. Ci penserà Franco a tagliare il nodo gordiano d'imperio, scegliendo, come sappiamo Juan Carlos.

Edited by elena45 - 4/4/2013, 19:11
 
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view post Posted on 22/1/2010, 12:03
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Per le sue posizioni critiche nei confronti del franchismo, Saverio di Borbone Parma, negli anni '50, fu espulso dalla Spagna e incaricò il figlio Carlos Hugo di prendere il suo posto:


Carlos Hugo di Borbone Parma (1930) sposa la principessa Irene d'Olanda nel 1964. Hanno avuto 4 figli. Ora sono divorziati.

Carlos Hugo riorganizzò il partito, ma gli diede una svolta liberale, addirittura di stampo socialista, entrando in contrasto con il fratello Sisto Enrico, conservatore radicale. Anche per questa scelta politica, Carlos Hugo, alla fine degli anni '60, fu espulso dalla Spagna, come già suo padre.
Praticamente con questo atto Francisco Franco apriva la strada alla scelta di Juan Carlos come futuro re di Spagna.

Carlos Hugo continuò a guidare il partito dall'estero, rientrando qualche volta in Spagna in clandestinità. Nel 1976, l'anno dopo la morte di Franco, due sostenitori di Carlos furono uccisi barbaramente, episodio oscuro in cui furono coinvolti il principe Sisto Enrico ed esponenti del fascismo internazionale. Successivamente il movimento carlista si ridimensionò e, nel 1979, il re Juan Carlos concesse di nuovo a Carlos Hugo la cittadinanza spagnola e la possibilità di partecipare alle elezioni.
Eccolo, assieme ai figli, Carlos Saverio e Giacomo:



Edited by elena45 - 8/8/2011, 19:51
 
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mounsier
view post Posted on 22/1/2010, 12:23





Ricordo di aver letto che, tra le figlie di Carlos Maria e Margherita di Borbone creò un grande scandalo, Elvira (1871-1929)che innamoratasi di Carlo Folchi, un pittore e già sposato, fuggì con lui, ed ebbe tre figli. Il padre la dichiarò morta e non volle più ricontrarla o conoscere i nipoti.

 
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LORETTA10
view post Posted on 22/1/2010, 21:56




Scusa Elena ma non ho capito chi fosse Anton il marito di Ileana di Romania : un Asburgo Toscana ma figlio di chi ? :31zw6.gif:
 
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view post Posted on 22/1/2010, 22:08
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CITAZIONE (LORETTA10 @ 22/1/2010, 21:56)
Scusa Elena ma non ho capito chi fosse Anton il marito di Ileana di Romania : un Asburgo Toscana ma figlio di chi ? :31zw6.gif:

Anton (come Carlo Pio e Francesco Giuseppe) erano figli dell'Infanta Bianca di Borbone e dell'Arciduca Leopoldo Salvatore d'Asburgo Lorena (il fratello del marito di Maria Valeria).

Vai nell'altro topic "I Lorena in esilio" e trovi lo schema (#entry312121226).

Edited by elena45 - 23/1/2010, 10:34
 
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view post Posted on 23/1/2010, 10:37
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Negli anni '60, le iniziative del Partito Carlista in Spagna guidato da Carlos Hugo videro anche l'impegno delle sorelle. Parlando di dame carliste non possiamo dimenticarci di loro.
Ve le ricordate quelle bellissime fanciulle aristocratiche che abbiamo visto nel forum gemello, nel topic "I figli di Roberto di Parma" (http://ladyreading.forumfree.it/?t=42206432)?

Ho trovato anche le loro foto singole, da giovani; alcune erano proprio belle:


Francoise (1928) e Marie Thérèse (1933)


Cecile (1935) e Marie des Neges (1937).

Come vi dicevo una sola si è sposata. la prima, Francoise. Eccone due di loro oggi, in una foto che è un concentrato di aristocratici:


Da sinistra: Charles Emmanuel de Bourbon Parme, l'Arciduchessa Catarina d'Austria, Marie Thérèse de Bourbon Parme (vestita di rosso) e sua sorella Cecile, il marito di Catarina, conte Massimiliano Secco d'Aragona.

Ho trovato su di lei un interessante articolo del "Corriere della sera" di qualche tempo fa e lo riporto di seguito, perchè contiene molti spunti di carattere storico.

PARMA. MARIA TERESA DUCHESSA ROSSA.
Lotto' tra i minatori delle Asturie, ma dice: " In Italia chiamatemi altezza reale "

Erede di Maria Luigia di Borbone, parente di re Juan Carlos, a settembre verra' nella reggia degli avi.
Maria Teresa la rossa: i lealisti che arrivano a Parma restano confusi davanti a una duchessa alla quale si attribuisce uno strano colore politico. Con imprecisione, travisando l' umanesmo profondo del cristianesimo respirato in casa del padre Saverio e mescolato al socialismo vissuto negli anni delle battaglie carliste fra i minatori delle Asturie.
Saverio, amico di Pio XII quand' era ancora monsignor Pacelli, aveva guidato i gruppi cristiani della Comunione Tradizionalista. Ma lei, Maria Teresa, con le sorelle Cecilia e Maria das Nieves, bellissime infanti di Spagna, si erano strette in modo diverso attorno a Carlos Hugo, il fratello che fino all' ultimo minuto ha conteso a Juan Carlos il trono.
Vent' anni di battaglie. Non sul campo, ma attorno ai matrimoni nell' Europa delle monarchie, e con una trama infinita di lettere e discussioni o raduni eucaristici che servivano a far pendere la simpatia verso un ramo dei Borbone o l’altro. Maria Teresa e le altre avevano scoperto un cattolicesimo da coniugare con una parola pericolosissima: democrazia.
Intanto la contesa centenaria fra i Borbone alla fine esce dalle sfumature araldiche per obbedire ad una realta' piu' concreta, decisa da chi non ha in casa quarti di nobilta' . Il generalissimo Franco si autoproclama arbitro della storia e sceglie i Borboni conservatori che considera piu' malleabili. Nessuno immaginava come Juan Carlos, dopo aver giurato fedelta' alla dittatura, dovesse cambiare fedelta' e convivere con la democrazia.
Pensare che Carlos Hugo, Maria Teresa e gli altri Borbone Parma hanno perso la corona proprio per aver predicato, e subito, una societa' contraria all' universo grigio ed ossessivo dei militari franchisti. Ai quali i cugini si erano, invece, inchinati. Storia che un po' disorienta certi lealisti parmigiani.
Da mezzo secolo Parma affida il suo governo comunale alla sinistra, eppure bianchi e rossi continuano ad invocare nostalgia per l' altra signora che ha regnato nella citta' : Maria Luigia, figlia dell' imperatore d' Austria, moglie di Napoleone. Il suo era un governo ad personam. Si trattava di sistemarla in qualche modo dopo Waterloo e l' esilio perpetuo a Sant' Elena del marito, Napoleone. Lei muore, e, dall' attesa di Lucca, i Borbone tornano a Parma. Ma un secolo e mezzo dopo la citta' continua a non amarli fino in fondo. Sospira sempre la Maria Luigia di passaggio. Non a caso il Borbone Carlo III e' stato il solo sovrano ucciso nell' Italia del Risorgimento. Forse per un intrigo amoroso. Forse un complotto di corte ispirato dalla moglie francese, Luisa Maria: tradita per un' amante giovanissima incontrata da Carlo sulla spiaggia di Viareggio. Amore che il marito, fregandosene delle convenienze, aveva esibito "perfino alla corte di Spagna". Vacanza un po' kitsch: Carlo III, spirito nobile di contadino, saltava sopra i tavoli dei pranzi di gala "per sbalordire principi ben piu' importanti". E ogni salto "tagliava la testa a moltissimi bicchieri di cristallo".
"Mio padre Saverio - racconta adesso Maria Teresa di Borbone - attribuiva il delitto alla Mano Nera...". Ma l' ombra dell' anarchia di un tardo Risorgimento che arma la mano dell' assassino di Sarajevo, forse non c' entra col "sangue a Parma". Tra virgolette perche' e' il titolo di un libro straordinario scritto da Elio Vittorini e Giansiro Ferrata.
Quante storie sulle principesse parmensi che precedono Maria Teresa nel calendario delle successioni.
Un po' gay Isabelita, figlia di don Filippo: a meta' del settecento lascia Parma per sposare Giuseppe d' Asburgo. Si innamora, ricambiata, della cognata Maria Cristina, detta Mimi' . Lettere e carezze talmente appassionate da far arrossire gli scavatori che frugano gli archivi di Vienna.
Quante storie sulla principessa Maria Luisa, sorella minore di Isabelita: a 13 anni parte da Parma per sposare l' erede al trono di Madrid, principe delle Asturie. Ma il suo cuore "e' vizioso; l' egoismo portato all' estremo. Non c' e' donna che sappia mentire meglio di lei". Goya le fa il ritratto mentre la regina trasforma l' amante guardia del corpo, Manuel Godoy, nel piu' potente dei governanti spagnoli.
Storie di altri secoli che Maria Teresa di Borbone, la principessa di oggi, allontana con un sorriso. La sua casa non e' una reggia, ma un appartamento, in un quartiere residenziale, di un' intellettuale che insegna scienze politiche all' universita' . Arredamento scarno, quasi distratto. Da qualche parte deve pur conservare i ricordi di famiglia, ma il posto dove parliamo raccoglie solo segni di viaggi che illuminano i suoi racconti. La luna sopra Venezia; scatole cinesi; terrecotte dell' India o il Nicaragua dei sandinisti. Piu' intensa la frequentazione che approfondisce l' Islam, dal Magreb alla Palestina. Magreb: "Nuestro Poniente Proximo" e' l' ultimo suo libro uscito un anno fa. La sigla dell' editore fa capire qualcosa: "Edicciones Libertarias". Pubblicano nella stessa collana scrittori come Juan Perucho (lo traduce Rizzoli) e Fernando Savater. Savater, che vive a Fuentarrabia, e' un castigliano inquieto, sospettato fino all' arresto di simpatie per la causa basca. Maria Teresa non e' mai stata arrestata, ma anche lei predicava ai minatori delle Asturie. Una volta Savater mi ha mostrato la foto dei "carabineiros" che gli fanno traversare la strada col fucile puntato alle spalle.
Il profilo di Maria Teresa di Borbone Parma esce dalla grande storia con questo carattere diverso.
Per noi che veniamo dall' Europa delle repubbliche puo' essere complicato capire come un giornalista debba comportarsi in un Paese dalla ritrovata monarchia. L' articolo 491 della legge organica del codice penale spagnolo promette una pena da 6 a 24 mesi a chi utilizza in una forma ritenuta dannosa "l' immagine del re e di qualsiasi suo ascendente, o discendente, o della regina consorte" e di tutte le altre altezze reali, compreso ogni membro della reggenza. Si lascia facolta' al giudice di stabilire quanto e' grave il "non rispetto", e se "non rispetto" davvero c' e' stato. Il codice preferisce non precisarlo, ecco il problema.
Con questa insicurezza devo subito chiedere una cosa a Maria Teresa di Borbone Parma. Con lei posso discutere sull' Islam o sul Messico che cambia (altro suo libro), ma con quali parole per non sgualcire la terribile etichetta o far sorridere la sua intelligenza? "
"Devo chiamarla professoressa, principessa o altezza reale?"
"Come crede - risponde Maria Teresa. - Una sola cosa mi lascia perplessa. Se mi interpellano pubblicamente ripeto sempre: scegliete voi. Ma non capisco quando ci si rivolge a chi mi sta vicino dicendo "signor marchese"; non capisco, perche' non mi si debba definire, allora, "altezza reale". Sembra una contraddizione, se il paragone e' la mia vita di ogni giorno. Ma il titolo viene dalla storia, e la storia va rispettata".
Assieme a Carlo Ugo, duca titolare che vive negli Stati Uniti, ai nipoti e alle sorelle, in settembre Maria Teresa visitera' Parma. Si preparano feste e cerimonie ufficiali.
"Parma e' davvero rossa, anche se un po' scolorita, ma l' anima resta - le ricordo. - In quale modo si aspetta che le rivolgano la parola?".
"Chiamandomi "altezza reale", suppongo. Loro ci ricevono non come sudditi, ma come ambasciatori della storia. C' e' un aneddoto. L' imperatore Francesco Giuseppe, ormai vecchio, doveva incontrare un leader operaio. Il cerimoniere di corte mando' a chiamare il leader operaio e lo catechizzo' : "Puoi vedere il re solo indossando il frac". Non lo mettero' mai...", fu la risposta. Allora il cerimoniere corre da Francesco Giuseppe: "Maesta' , c' e' un problema: non vuol indossare il frac". L' imperatore si arrabbia: "Non voglio parlare con un frac. Ho bisogno di parlare con un uomo che dirige operai inquieti...". E il colloquio avvenne senza frac. Alla fine l' imperatore chiese al visitatore un po' ribelle: "Toglimi la curiosita' : perche' non hai voluto indossare il frac?". E l' altro rispose: "Maesta' , il suo protocollo e' il frac. Il mio protocollo e' il non frac". E l' imperatore quasi sorrise. Credo, insomma, che ognuno debba usare il proprio linguaggio. Non si puo' imporre, in un modo o nell' altro, una cultura diversa alle persone".
"All' universita' come la chiamano?"
"I colleghi, Maria Teresa. I ragazzi sono venuti a dirmi: possiamo darti del tu? Agli altri professori diamo del tu... Meglio di no, ho risposto. Quando ci incontriamo per strada magari diventiamo amici, ma all' universita' preferisco difendere la mia timidezza, e l' incapacita' ad essere troppo severa, dietro una forma che riesca un po' a tenere le distanze".

La storia di Maria Teresa ha occupato per anni i giornali. Nell' Europa che le formalita' congelavano nelle divisioni tra protagonisti di sangue blu e nuovi ricchi che cominciavano a scalare la mondanita', destava scalpore l' immagine delle belle principesse confuse fra minatori e operai; nelle corsie degli ospedali, volontarie dopo qualche disastro. Un certo garbo pubblicitario giocava con le immagini mettendo in conto il futuro democratico della Spagna. Poi le solite chiacchiere: Maria Teresa forse sposa a re Baldovino. Maria Teresa che diventa l' antagonista al trono della principessa Maria Sofia.
L' ultimo duca di Parma, Carlos HUgo, vive lontano dall' Europa: lavora negli Stati Uniti. Il gioco degli esili li ha fatti nascere altrove. Juan Carlos, il re di oggi, a Roma. Carlos Hugo, Maria Teresa e le sorelle, a Parigi. Se il loro trisavolo, Roberto I, ultimo duca a regnare bambino sulla citta' , e' stato il principe piu' ricco del continente in quell' Ottocento che finiva, l' esercito dei nipoti ha investito in modo diverso le fortune. Carlos Hugo, Maria Teresa e Cecilia, per esempio, hanno speso molto per la causa carlista nel sogno del trono di Madrid. Sisto, altro fratello Borbone Parma, si e' staccato polemicamente dalla loro "sinistra" per restare fedele alla destra integralista della Comunione Tradizionale. Poi Carlos Hugo ha sposato Irene, figlia della regina d' Olanda. Un divorzio e quattro figli. Due vivono in America, due con Irene. In settembre verranno a visitare Parma nel loro primo viaggio ducale. Arrivera' il principe ereditario Carlos Saverio, 26 anni, laureato in scienze economiche negli Usa. Ma adesso e' iscritto a Cambridge: studia storia, parla bene italiano. "Principe di Piacenza", informa l' esperto d' araldica. Poi Margherita, "contessa di Colorno", Giacomo, "conte di Bardi", e Maria Carolina, "marchesa di Sala Baganza".
Sono posti dove i ciclisti della domenica vanno a pedalare, a mangiare il culatello o a prendere fresco sotto i pergolati. Nessuno, in questa campagna, sospetta una nobile tutela: lontanissima, eppure che non rinuncia alla storia. Fa sorridere il passato quando si specchia nei padroncini della vita dei nostri giorni, ma poi penso al racconto di Maria Teresa: Francesco Giuseppe e l' operaio senza frac.

Chierici Maurizio
(13 luglio 1996)

Edited by elena45 - 23/1/2010, 12:00
 
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LORETTA10
view post Posted on 23/1/2010, 16:44




Grazie mi era sfuggito
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elena45 Inviato il: 22/1/2010, 22:08

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view post Posted on 27/1/2010, 14:43
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imperatore

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Leggendo un po' la storia dei carlisti nel periodo della Guerra Civile Spagnola (1936-39), ho trovato un elenco dei Borbone che caddero partecipando al conflitto, schierati dalla parte dei nazionalisti.
Qualcuno già lo conosciamo, come, per esempio, il figlio dell'Infante Carlos e di Luisa d'Orleans (#entry371557850), un bellissimo giovane anche lui di nome Carlos:


Carlos di Borbone due Sicilie (1908-1936).

A questi bisogna aggiungere Alfonso d'Orleans Borbon, figlio di Alfonso (Alì) duca di Galliera e Beatrice di Saxe Coburgo:


Alfonso d'Orleans Borbon (1912-1936).

E ancora, due giovani cugini, appartenenti a un ramo collaterale dei Borbone, pronipoti del famoso Enrico Duca di Siviglia (fratello del re consorte Francisco de Aziz, famoso perchè morì in duello contro il duca d'Orleans Montpensier): Josè Luis (1910-1936) e Alfonso (1909-1938); la giovane moglie di Alfonso ne morì di crepacuore, a soli 32 anni.


Alfonso di Borbone, marchese di Santa Fe' Guardiola (1909-1938), valoroso ufficiale dell'esercito carlista.

Ma ce ne sono anche altri:
un discendente dell'Infanta Isabella Gurowski, sorella del re consorte Francisco de Aziz, e cioè il giovane Alvaro Bertrand de Lis (1913-1937);
persino un pronipote della Regina Maria Cristina e del suo secondo marito Agustin Munoz, e cioè il giovane Ivan Bernaldo de Quiros (1909-1937).

Se fossero soltanto costoro i caduti, rientrerebbe nella logica spietata della guerra, dove le vittime giovani morte in azione sono l'essenza della guerra stessa.
Ma, purtroppo c'è di più, molto di più, che testimonia l'efferatezza del conflitto fratricida. Ci sono le stragi degli innocenti.
Nell'autunno del 1936, furono trucidati 5000 madrileni, senza distinzione d'età e di ceto sociale, giovani, donne, vecchi e bambini, accusati di essere ostili al governo repubblicano guidato da Santiago Carrillo. Con il pretesto di essere trasferiti da un carcere all'altro, furono assassinati nei quartieri madrileni di Aravaca, Paracuellos e Torrejon, in un eccidio che viene ricordato come "la matanza".
Anche i Borboni pagarono il loro tributo di sangue, ma nessuno li ricorda, e i loro nomi sono sconosciuti ai più.
Chissà perchè, forse per una semplce coincidenza del destino, caddero nella mattanza un gruppo di discendenti del succitato duca di Siviglia.
Due donne: Elena, sua nipote, di 58 anni, e una delle sue nuore, Clotilde Gallo Ruiz, di 67.
I fratelli di Elena: Enrico, marchese di Balboa, ed Alfonso, marchese di Schillace, rispettivamente di 45 e 43 anni.
Il figlio di Enrico, Jaime, di soli 15 anni!!
Tre giovani fratelli furono fucilati a Paracuellos: Gerardo, Francisco e Ramon Osorio de Moscoso, rispettivamente di 33, 31 e 26 anni, discendenti da una sorella del Duca di Siviglia.
Tre anni dopo, fu assassinato anche il marito di Clotilde Gallo Ruiz, Alberto duca di Sant'Elena, proprio il figlio minore del Duca di Siviglia, che aveva ben 85 anni.

In tutto nove vittime innocenti di cui non si ha memoria nella storia dei Borbone .

E' ovvio che sono degni di menzione alla pari degli altri che caddero nell'eccidio. Ed è altrettanto ovvio che non intendo assolutamente esprimere alcun giudizio storico o politico.

.

Edited by elena45 - 27/8/2011, 09:51
 
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