L'Ottocento di Sissi e Ludwig II

Gli aneddoti su Ludwig

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~Anastasia~
view post Posted on 28/10/2012, 18:04




* Quando Ludwig era bambino gli venne fatta soffrire la fame, infatti a tavola il cibo era ridotto al minimo e la sua anziana bambinaia Liesel andava in cucina e gli prendeva qualcosa da mangiare. * Da bambino Ludwig sfogava la sua invidia contro Otto, per esempio una volta lo legò e minacciò di decapitarlo, fin quando un servitore lo liberò. Un altro episodio fu quando Otto mostrò al fratello una palla di neve. Ludwig gliela rubò e Otto pianse, chiedendo aiuto ad un attendente. Questi chiese a Ludwig di restiturla e lui rispose: "Cosa? Perché non posso prendere la palla? Non sono forse il Principe Ereditario?"
* Nel 1867 Ludwig andò a Norimberga per visitare dei soldati feriti. Alla fine, vi rimase un po' di tempo in privato. Pagò le visite di studi, laboratori, fattorie. Partecipò ad un ballo cittadino, dove ballò per 4 ore con persone di età e condizione diversa.
* Ludwig, sempre nel '67, rimase colpito dell'opera lirica di Verdi Il Trovatore, infatti chiese che venisse rappresentata una seconda volta, e mandò un invito anche ad Otto.
* Nel Settembre del 1863 Ludwig e Paul Taxis erano a Berchtesgarden. Un giorno andarono a fare una passeggiata e nella valle di Watzmann passarono qualche momento con un giovane falegname, di cui Ludwig era infatuato.
* Durante la guerra della sette settimane Ludwig e Paul andarono al castello di Berg. Un ministro, volendo a tutti i costi parlare con Ludwig, andò a Berg, entrò negli appartamenti del re e sorprese Ludwig e Taxis travestiti da Barbarossa e Lohengrin, che si recitavano poesie d'amore.
*Il senso dell'umorismo di Ludwig era alquanto particolare. Un giorno Ziegler, il segretario, stava leggendo un rapporto. Ludwig, allora, prese una rivoltella dal tavolo e gliela puntò contro, intimandogli di continuare. Ziegler, temendo per se, continuò. Alla fine, Ludwig abbassò l'arma e disse: "Incredibile quello che riescono a fare! Questa sembra una rivoltella e invece è un termometro!"
* Sapete come Taxis, all'inizio della loro amicizia, chiamava Ludwig? Lo chiamava 'giovane selvaggio cervelletto'.
* Un giorno Franz von Kobell, un professore dell'università di Monaco, mentre si trovava a Hohenschwangau per essere ricevuto dal re Max II, scorse Ludwig, ragazzo, che faceva un gioco piuttosto pericoloso sulla ringhiera di uno scalone. Quando gli sembrò che stesse per cadere, il professore allungò un braccio e lo trasse in salvo, ma Ludwig, per tutta risposta gli lanciò uno sguardo adirato e se ne andò. Kobell, in seguito, ebbe modo di reincontrare Ludwig, ormai re; quando lo salutò, questi in tono gelido disse: "Vi siete permesso di toccarmi!" e nuovamente se ne andò senza dire nulla.
* Fin da bambino Ludwig aveva attrazione per la chiesa cattolica e i suoi complicati rituali. Talvolta, vestito da suora, penetrava di nascosto nelle capelle private dei palazzi, fermandosi per ore a contemplare gli altari rococò, le dorature e i cherubini.
* Quando il padre Max II era in agonia a causa della sua malattia, volle parlare in privato con Ludwig. Le sue ultime parole furono: "Figlio mio, quando verrà la tua ora, che tu possa morire in pace come tuo padre".
* Come Sissi, anche Ludwig curava i suoi capelli. Non sopportando le orecchie a sventola, cercava di coprirle facendoli ondulare, infatti diceva: 'Non riesco a gustare un pasto se prima non mi ondulano i capelli'. Un giorno, poi, Sissi lo vide camminare nel fango con l'ombrello in una mano e l'elmo nell'altra, proprio per non rovinare i capelli.
* Ludwig adorava i profumi, infatti Sissi spesso lo rimproverava, e come scrisse a sua figlia, un giorno che la visitò odorava di chypre, profumo francese esistente ancora oggi, e... udite udite... era un profumo usato dalle cortigiane!
*Wagner chiamava il re "Parsifal".
*"La terra di Guglielmo Tell invia un caldo saluto al giovane, regale amico," scrisse la Scbwyzer Zeitung, che aveva svelato l'incognito viaggio di Ludwig in Svizzera nel 1865. Il re rispose: "Da parte mia saluto i miei cari amici dei cantoni originari, per i quali fin da bambino ebbi una predilezione."
*Ludwig inviò a Capri per ben due volte Richard Hornig perché controllasse personalmente il colore della Grotta Azzurra in modo da poterlo fedelmente riprodurre a Linderhof.
*Quando Ludwig permise a Elisabeth Ney di fargli una statua dal vivo, le impose due condizioni: non avrebbe mai dovuto rivolgergli la parola durante il lavoro né toccarlo per prendere eventuali misure. Le sedute annoiavano Ludwig, il quale posava con lo sguardo sperduto nel vuoto. Ma una volta, con un colpo di genio, la Ney afferrò un libro che si trovava lì vicino, Ifigenia in Tauride di Goethe, ed iniziò a leggerlo ad alta voce al re. Man mano che leggeva, lo stato d'animo di Ludwig cominciò a cambiare ed ella collocò il libro in modo da poter continuare la lettura mentre proseguiva il suo lavoro. Da queste sedute nacque l'unica statua contemporanea di Luigi II di Baviera a grandezza naturale che sia giunta fino a noi: essa lo raffigura con il mantello dell'Ordine di Sant'Uberto.
*Ludwig aveva invitato Lila von Bulowsky a Hohenschwangau; di sera, l'aveva condotta a fare un giro per il castello ed avevano vagato di stanza in stanza, mentre egli le illustrava gli affreschi e le leggende che questi rappresentavano. Quando entrarono nella camera da letto del re, Lila rimase stupefatta dai quadri raffiguranti la seduzione di Armida da parte di Rinaldo. Il fatto sembrò divertire Ludwig; egli trasse dalla giacca un ritratto in miniatura dell'attrice nelle vesti di Maria, regina di Scozia, dicendo con un sorriso: "Ho chi mi protegge". Si sdraiò sul letto, chiudendo gli occhi e sprofondando nei cuscini. La donna si sedette sull'orlo del letto e cominciò a leggere ad alta voce da un libro di poesie; ascoltandola, il re fu sopraffatto dall'emozione. Si levò a sedere e, rivoltosi verso di lei, le confessò in un sussurro che non si era mai giaciuto con una donna; poi, dicendole che spesso pensava a lei durante la notte e copriva il cuscino di baci, posò dolcemente il capo sul suo grembo e chiuse gli occhi. All'improvviso, Lila si chinò in avanti e tentò di baciarlo. Sconvolto, Ludwig balzò dal letto e, spingendola lontano da sé, si rifugiò in un angolo della stanza. Confusa, la donna tentò di seguirlo, dichiarandogli il proprio amore. Egli fuggì attraverso la porta a due battenti della camera da letto, con lei che lo seguiva da presso di stanza in stanza. Dopo parecchi minuti di questa caccia, tuttavia, l'attrice si diede infine per vinta e si precipitò fuori dal castello lasciando il giovane sovrano tremante ai piedi dei romantici affreschi. "È freddo come un pesce!" dichiarò Lila furiosa al suo ritorno a Monaco. Ludwig, scandalizzato dal comportamento di lei, disse: "Quella vagabonda sfrontata della Bulyowsky può andare al diavolo!".
*La luna era il suo astro prediletto. Da bambino disegnava lune, da giovane aveva adorato la buona, tacita, argentea luna. Divenuto re, si faceva annunciare la sua apparizione: un servitore, racconta Anton Hirschberg, entrava nella stanza tra profondi inchini, per annunciare, cosi come si annuncia una visita importante, che la luna era appena sorta.
* Una volta fu sorpreso nella vasca da bagno mentre scandiva il tempo battendo la mano sull'acqua e alla domanda su che cosa stesse facendo rispose che quel suono gli ricordava quello del Tannhauser.
*Durante i primi mesi del 1867 Ludwig progettò di fare un viaggio a Gerusalemme e infatti scrisse che si sentiva come Goffredo di Bouillon, ma l'arrivo inaspettato di Wagner gli fece abbandonare l' idea.
*Agli inzi degli anni 70 Ludwig ebbe un grave incidente a cavallo, e da allora viaggio sempre o in slitta o in carrozza.
 
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Marzia1969
view post Posted on 9/11/2012, 12:24




Davvero interessante: grazie mille!!! :cd08785afu4.gif: :11fv8.gif:
 
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view post Posted on 14/11/2012, 15:26
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...Ed è come se potessi liberarmi da questa tormentosa solitudine interiore se, oltre la mia tomba, sapessi di avere degli amici (Arthur Schnitzler)

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Bello...grazie!! Un paio di aneddoti li conoscevo ma altri sono del tutto nuovi, almeno per me!
 
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