L'Ottocento di Sissi e Ludwig II

il mito di Ludwig, perchè?

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giacinto61
view post Posted on 13/8/2007, 17:55




CITAZIONE (Harika @ 13/8/2007, 18:38)
Bhe forse se non ci fosse stato Wagner ci sarebbe stato qualcun altro e i castelli sarebbero stati costruiti comunque. Apposta perche' lui aveva disperatamente bisogno di un amico sincero, lo avrebbe trovato (magari non sincero ma comunque ritenuto tale) in qualcun altro che gli avrebbe ad ogni modo ispirato qualche visione.
Credo che l'aspetto dei castelli d Ludwig sia come dire... figlio della circostanza. Lui quei castelli li avrebbe comunque costruiti, se non in questa forma in un'altra ugualmente meravigliosa. S'e' visto come passava facilmente da uno stile all'altro, non avrebbe avuto alcun problema a crearli in forma diversa.
Sappiamo che aveva lui stesso bisogno di un modello a cui ispirarsi (a partire dal Re Sole) e lo avrebbe trovato ad ogni buon conto. Il bisogno di trasformare in realta' il suo sogno era talmente forte che in ogni caso l'avrebbe fatto.
In fondo, Ludwig e' vissuto in un periodo in cui un po' tutti avevano un certo gusto per le trovate da favola, se ancora non erano state costruite lo sarebbero state da li a poco.
Prendete Hellbrunn a Salisburgo con i suoi giochi d'acqua, il suo castello, la grotta che in qualche modo ricorda quella a Neuschwanstein... Queste cose molto probabilmente lo hanno colpito e hanno favorito la sua necessita' di costruire un piccolo paradiso in terra.
Wagner ha contribuito a creare questo modello di castelli ma se non ci fosse stato lui, avremmo comunque avuto dei gioielli solo con una diversa architettura.

Non condivido a pieno questo punto di vista.
Ludwig mi sembra fosse una persona che gli amici li cercasse accuratamente e non è detto che se non avesse trovato il mago di Wagner ne avrebbe trovato un altro. Non credo che se nessuno lo avesse considerato sarebbe diventato amico del bovaro e avrebbe costruito stalle.

Nel contempo anche gli stili dei castelli credo sarebbero stati gli stessi Wagner a parte. Sicuramente quello barocco ma anche il resto.
In sintesi credo non avesse una personalità così plastica da esser influenzata eccessivamente.
 
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Harika
view post Posted on 13/8/2007, 18:01




Io penso che una personalita' cosi eccentrica e cosi' sensibile ad un mondo fantastico avrebbe comunque trovato sfoghi altrove.
Lui aveva gia' in mente cosa fare... Wagner e' stato come dire... la valvola di sfogo, la spinta finale... Ma noi quei castelli, ad un modo o all'altro, gli avremmo avuti.
 
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-enry1973
view post Posted on 13/8/2007, 18:03




Bhe... per Linderhof mi riferivo certo alle capanne del parco (Venusgrotte e Capanna di Hunting) non tanto al castello in sè.

Non è che fosse molto bravo a cercarsi gli amici: li pretendeva solo per il bell'aspetto o perché avevano una bella voce, come nel caso dell'attore Kainz che sentì recitare la parte di Romeo in teatro. Di amici veri ne bebbe due, ma quando si permidero di fargli notare le sue mancanze li allontanò: Il principe Thurn und Taxis e il cugino Carlo Teodoro.
 
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giacinto61
view post Posted on 13/8/2007, 18:06




CITAZIONE (-enry1973 @ 13/8/2007, 19:03)
Bhe... per Linderhof mi riferivo certo alle capanne del parco (Venusgrotte e Capanna di Hunting) non tanto al castello in sè.

Non è che fosse molto bravo a cercarsi gli amici: li pretendeva solo per il bell'aspetto o perché avevano una bella voce, come nel caso dell'attore Kainz che sentì recitare la parte di Romeo in teatro. Di amici veri ne bebbe due, ma quando si permidero di fargli notare le sue mancanze li allontanò: Il principe Thurn und Taxis e il cugino Carlo Teodoro.

Povero Ludwig lo compatisco molto.
 
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-enry1973
view post Posted on 13/8/2007, 18:16




E sì. Non era un tipino facile. Molto solo. Anche a me fa molta pena. Credo che la scena del Ludwig di Visconti che racconta il rapporto con Kainz sia decisamente esplicativa da questo punto di vista.
 
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Harika
view post Posted on 13/8/2007, 18:23




Secondo me era figlio dei suoi tempi. Un principe ereditario doveva essere educato ad una certa maniera indipendentemente dal tipo di carattere che mostrava. Lui era fatto cosi', un esempio perfetto di Sturm und Dranger forzato nel suo ruolo di futuro re.
Se fosse stato lasciato libero di essere quello che voleva forse sarebbe lui stesso diventato un artista. Stretto negli obblighi di corte, se da una parte e' cresciuto con un'idea formale della regalita', dall'altra ha gettato nello scandalo e nella costernazione la corte con i suoi atteggiamenti anticonvenzionali.
A me non fa pena ma ne ho compassione... Ha cercato a modo suo di ribellarsi al suo destino e gli e' andata male.
 
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giacinto61
view post Posted on 13/8/2007, 18:28




CITAZIONE (Harika @ 13/8/2007, 19:23)
Secondo me era figlio dei suoi tempi. Un principe ereditario doveva essere educato ad una certa maniera indipendentemente dal tipo di carattere che mostrava. Lui era fatto cosi', un esempio perfetto di Sturm und Dranger forzato nel suo ruolo di futuro re.
Se fosse stato lasciato libero di essere quello che voleva forse sarebbe lui stesso diventato un artista. Stretto negli obblighi di corte, se da una parte e' cresciuto con un'idea formale della regalita', dall'altra ha gettato nello scandalo e nella costernazione la corte con i suoi atteggiamenti anticonvenzionali.
A me non fa pena ma ne ho compassione... Ha cercato a modo suo di ribellarsi al suo destino e gli e' andata male.

Credo che lui fosse artista perchè voleva recitare la parte del re ma non aveva nessuna qualità.
Mi ha dato l'idea di essere incostante e di non aver un gran sentimento nei confronti dell'uomo suo simile. Se fosse nato nato plebeo sarebbe morto presto e preso sovente a botte.
 
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-enry1973
view post Posted on 13/8/2007, 18:29




Faccio fatica a pensare a Ludwig come a un ribelle verso il proprio ruolo: se fosse stato per lui l'etichetta sarebbe stata più formale e i rigori di corte come ai tempi di Luigi XIV. basti pensare alle percosse date ai valletti perchè magari distrattamente gli avevano voltato le spalle.. quanto a diventare un artista chissà... certo non aveva orecchio, era negato per il disegno e la manualità...
 
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Harika
view post Posted on 13/8/2007, 18:46




Ma non per la progettazione... per quanto sicuramente non e' stato lui a redigere manualmente i piani dei suoi castelli (almeno penso).
So che era molto formale nei confronti del suo ruolo ma allo stesso tempo secondo me era anche insofferente altrimenti non si spiega perche' fosse cosi' disinteressato alle questioni politiche.
Forse la sua idea di regalita' era come dire... mutuata da quello che gli avevano insegnato... Mi pare di aver letto che fin da piccolo poteva frequentare solo persone affini al suo rango e che gli avessero dato un'educazione molto spartana. Gli avevano dato un'idea di regalita' molto ieratica e l'ha accettata. Aumentarne il rigore diminuiva il rischio di sbavature e di casi in cui lui avrebbe dovuto prendere una decisione... se tutto fosse stato regolamentato al millimetro, ci sarebbero state poche circostanze in cui lui sarebbe stato tirato in causa per decidere su qualcosa.
Non so... e' molto ambivalente come personaggio... da una parte ligio alla regalita' ma dall'altra decisamente insolito... Secondo me quella che e' stata definita pazzia si e' sviluppata proprio perche' tra quello che avrebbe dovuto essere e quello che davvero era c'era troppa distanza.
 
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-enry1973
view post Posted on 13/8/2007, 21:49




Ludwig fu educato secondo i rigidi principi che vigevano all'epoca, ma in maniera assai meno dura di molti suoi simili. Il padre andò all'Università pubblica e si radunava spesso in birreria con gli amici; Ludwig fu sempre contornato da persone di rango inferiore: il nonno non volle che si esagerasse nell'educazione del nipote. Fu lui che già bambino fece di tutto per rimarcare in continuazione il suo ruolo superiore: chiese l'esilio del figlio del conte Arco perché gli diede uno spintone mentre giocavano assieme. Da piccolo stava in compagnia dei figli dei taglialegna vicino a Hohenswangau e con loro andava a fare le nuotate nei laghetti alpini. Fu realtivamente fortunato rispetto alle torture a cui venivano sottoposti altri principi... pensate un po' a Rodolfo d'Asburgo...

Quanto all'avversione per la politica è uno dei luoghi comuni da sfatare: entrò in contrasto con la politica filoprussiana del suo governo e preferì rinunciare ad occuparsene ma inizialmente fece di tutto per provarci
 
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Harika
view post Posted on 13/8/2007, 21:54




Evidentemente non c'era portato! :) Una sfortuna abbastanza grossa per il figlio di un re...
Domanda che esula un po': quanti suoi parenti sono stati colpiti da tare mentali?
 
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-enry1973
view post Posted on 13/8/2007, 21:56




Purtroppo tanti. I Wittelsbach erano molto esposti, soprattutto per via dei molti incroci con gli Assia darmstadt, dinastia notoriamente portatrice di tare mentali. Ne abbiamo parlato da qualche parte. Magari ti copio il link
 
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Harika
view post Posted on 13/8/2007, 22:01




Grazie.
:)
 
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-enry1973
view post Posted on 13/8/2007, 22:09




Era all'inizio di questa discussione.
La tara ereditaria ha avuto una profonda influenza sulla salute mentale di Ludwig e Otto, molto più dell'educazione ricevuta. Si diede la colpa alla madre, la principessa Maria di Prussia, che aveva nelle vene molto sangue proveniente dalla famiglia degli Assia-Darmstadt, che notoriamente aveva nell'albero genealogico molti esponenti pazzoidi. Tuttavia molti Wittelsbach mostrarono segni di instatbilità mentale: noto è il caso della principessa Alessandra che si rinchiuse nella sua camera per anni convinta di aver ingoiato un pianoforte di vetro. Un giorno, colta da un eccesso di vomito, la principessa rigettò l'intero pasto e la cameriera fu abbastanza pronta da prendere un piccolo piano da una casa di bambole e gettarlo tra il vomito. Da allora rinsanì completamente. Un'latra zia, era sempre vestita di bianco e se se scorgeva sul suo abito anche un piccolo pelucco o macchiolina si cambiava d'abito per quattro volte.
Nel caso di Otto la malattia si manifestò violenta con vere e proprie allucinazioni: fu rinchiuso a vita in un piccolo castello bavarese, in una cella con le pareti imbottite e le sbarre alle finestre. Ludwig restò terrorizzato tutta la vita all'idea di fare quella fine. Alla morte di Ludwig, Otto salì solo formalmente al trono ma la reggenza fu tenuta dallo zio Luitpoldo. Nel caso di Ludwig la paranoia si manifestò violenta soprattutto negli ultimi anni, quando si era ormai ritirato a vita privata nei suoi castelli da favola. Solo, lasciato libero (troppo) di dar sfogo alle sue fantasie, purché non si occupasse del governo del paese, divenne completamente alienato. Anche nel ramo cadetto dei Wittelsbach-Zweibrucken-Birkenfeld-Gelnhausen da cui discende Sissi si avevano avuti casi di follia. Il nonno di Sissi, il duca Pio, fu un personaggio decisamente "originale" (storpio e demente finì anche in galera per rissa). Ciò è dovuto alla grande consanguineità dei matrimoni dei Wittelsbach, che da difensori della religione cattolica evitarono di imparentarsi con dinastie protestanti (il caso della madre di Ludwig, che poi si convertì, fu un caso piuttosto raro)... in pratica si incrociarono spessissimo con gli Asburgo. da qui il fatto che Sissi avesse più avi Asburgo di Francesco Giuseppe!

 
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Harika
view post Posted on 13/8/2007, 22:10




Ma a me sembra che per quanto potesse essere "tarato" non lo fosse fino a questo punto.
 
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63 replies since 2/8/2007, 11:19   1847 views
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