L'Ottocento di Sissi e Ludwig II

Le "cognate" di Sissi

« Older   Newer »
  Share  
sofonisba
view post Posted on 14/9/2007, 12:22 by: sofonisba




CITAZIONE (lucar87 @ 13/9/2007, 22:54)
Coloro che le furono antipatici lo diventarono per una ragione: alcuni perchè, lei pensava, le portavano via chi amava con il matrimonio (che per lei era un'istituzione ipocrita) o perchè ritenute causa dell'infelicità propria o dei suoi cari (la Larisch e Stefania del Belgio dopo la morte di Rodolfo). Oppure ancora perchè lei riteneva ipocriti e arroganti (vedi la descrizione di molti aristocratici). I personaggi che detestava, se noti, non furono mai persone senza difetti e positivi. Detto ciò, non intendo giustificarla in alcune sue crudeltà gratuite, ma cerco solo di entrare nelle sua psiche così complessa. E' vero che mostrava nella realtà di voler bene a persone che poi nel suo diario poetico sbeffeggiava ampiamente (come la Schratt), tuttavia è probabile che sia per la ragione che hai detto tu: era un Imperatrice e non poteva permettersi sceneggiate, doveva mantenere sempre un certo contegno anche con le persone che non sopportava.

Mi dispiace, ma tra coloro che erano così antipatici a Sissi c'erano anche delle degnissime persone. Finchè trovava antipatico Leopoldo II del Belgio (sfruttatore del Congo) possiamo anche essere d'accordo con lei. Ma la nuora Stefania non poteva certamente essere ritenuta responsabile per le scelleratezze di suo padre, e Sissi la trovò antipatica ben prima della morte di Rodolfo; non la potè mai sopportare, neppure nei primissimi tempi in cui era sposata ed ancora andava d'amore e d'accordo col marito.
La Schratt, fu lei a metterla accanto a Francesco Giuseppe; era considerata la sua grande protettrice, tutti criticavano Elisabetta per aver permesso questa amicizia tra l'Imperatore ed un attrice. Sorprende quindi maggiormente il fatto che nei suoi scritti la trattasse così male. In quel caso, il movente era senza dubbio la gelosia. Una gelosia curiosa, visto che - come ho detto - era stata proprio Elisabetta a favorire in tutti modi quella amicizia, che la liberava in un certo modo dal senso di colpa per il fatto di lasciare il marito abbandonato e solo come un cane tanto spesso.
Altri membri della Casa d'Austria che Sissi non sopportava erano anche persone degnissime e bravissime. Non tutti erano dei maligni pettegoli come il cognato Luigi Vittorio. Gli aricduchie della linea Toscana, che conosco meglio perché furono i nostri regnanti, furono delle persone buonissime che non risulta abbiano mai fatto delle maldicenze su Sissi. Sentir descrivere queste persone, che tanto bene avevano fatto alla Toscana, e che tanto avevano sofferto e soffrivano per l'esilio, con termini da giardino zoologico nelle poesie di codesta illustre Dama, è una cosa che personalmente mi rende nervosa, e mi porta a dubitare alquanto sulla fondatezza dei suoi giudizi.
Nelle sue antipatie, a volte avrà avuto anche ragione, ma cominciamo anche ad enumerare i casi in cui ebbe torto.
E la Larisch? Chi creò la Larisch? Chi, per indispettire la Corte, dette tanta confidenza alla figlia di una mesalliance di un principe con una attrice? Sissi!
E il successo in società della Baronessa Vetzera, non fu forse anche dovuto alla simpatia di Sissi per i suoi fratelli Baltazzi, di scarsa e recente nobiltà ma - corbezzoli! - bravissimi ad andare a cavallo!?
Allora, vediamo bene che la illustre Dama era una specialista anche per contribuire a creare casini e poi cercare di appioppare tutta la colpa agli altri senza riconoscersene neppure una infinitesima percentuale.
Non era un mostro, certamente, ma era un esempio classico di quella frase evangelica che parla di pagliuzze e di travi.

Edited by sofonisba - 14/9/2007, 13:50
 
Top
102 replies since 12/9/2007, 13:29   12364 views
  Share