CITAZIONE (De Laugier @ 9/1/2010, 01:15)
Forse si può interpretare così.
Si dovrebbe vedere anche se esistono, da ambo e parti, documentazioni al riguardo per confermare quello che sappiamo per adesso solo unilateralmente.
D'altra parte il periodo 1859-70 riguardo a Leopoldo II è meno fornito di documentazione
rispetto al precedente.
Qualche traccia forse si potrebbe trovare nei diari di Ferdinando IV pubblicati nel volume "Il movimento antiunitario in Toscana"
Alla prossima!
" Il movimento antiunitario in Toscana " è un opera del Prof. Arnaldo Salvestrini e venne pubblicato per la prima volta,nel 1966,a Firenze.
Trattasi del frutto di lunghe ricerche compiute dall'autore,presso l'Archivio di Stato di Praga,sul " Fond Toskàna " ovvero sulla enorme mole di documenti che formavano l'archivio dei Toscana e che Ferdinando IV custodì a Salisburgo sino alla sua morte e che,passato in custodia ai fratelli Carlo e Luigi,venne trasferito nella loro residenza di Brandais in Boemia.
Un fondo ancora non del tutto ordinato che è una messe incredibile di documenti e testimonianze ma che purtroppo trovandosi a Praga,si rende difficilmente consultabile dagli studiosi toscani ed italiani,che avrebbero a disposizione molto materiale per le loro ricerche.
Il Prof. Salvestrini pensò bene di pubblicare in appendice al suo libro,i diari di Ferdinando IV.Si tratta in realtà di uno stralcio del diario dell'ultimo GranDuca di Toscana e comprende un periodo che va dal 25 marzo 1859 all' 11 luglio 1859,copre quindi l'ultimo mese a Firenze dei Lorena,fino all'armistizio di Villafranca.
Nonostante l'esiguo lasso di tempo,rimane un importante documento sia dal punto di vista politico,che da quello inerente gli affari strettamente famigliari.
Riguardo all' Imperatrice,ricorre più di una volta nel racconto di Ferdinando.
Intanto occorre dire che questi venne accolto benissimo da Francesco Giuseppe. Leopoldo II si era ormai reso conto di essere alla fine della sua carriera di regnante,infatti da Ferrara,spedì il figlio a Vienna a precederlo, ma ormai il Gran Principe agiva da sovrano a tutti gli effetti. Leopoldo II abdicherà nel luglio successivo.
Il rapporto tra i due cugini coetanei ( F.J. del 1830 e Ferdinando del 1835 ) fu sempre ottimo,eccetto quando,nel 1866 l'Austria riconobbe il Regno d'Italia e il GranDuca andò su tutte le furie.Arrivò al punto di voler elevare una protesta ufficiale nei confronti di Francesco Giuseppe. Venne opportunamente dissuaso da altri due cugini,ugualmente detronizzati,che gli fecero capire dell'inutilità del gesto,si trattava di Francesco V di Modena e di Francesco II delle Due Sicilie.
Giova ricordare che nel 1880 l'Imperatore organizzò per il figlio Rodolfo,un viaggio scientifico-venatorio in Egitto ed in Palestina e pose a capo del seguito,peraltro imponente,del Principe Ereditario,il GranDuca di Toscana esperto cacciatore.
Questo per dire che,visto quanto Francesco Giuseppe tenesse al figlio,affidarlo alle cure di Ferdinando,presupponeva che nei confronti di questi vi fosse incondizionata fiducia.
Torniamo all'Imperatrice.
Sentiamo Ferdinando :
<< Martedì 3 maggio. ( Ferdinando arrivò a Vienna il 2 ndr ) La mattina alle 7 mentre mi alzavo venne S.M. ( l'Imperatore ndr ) a farmi visita (...) Vidi poi S.M. l'Imperatrice.Era più bella del solito. Mi accolsero con amorevolezza e bontà,m'invitò la sera pel thè. (...) Alle 9 fui da S.M. al thè. Vi fu il solo Imperatore l'Imperatrice ed io,dopo sfilammo e leggendo i giornali fumammo. >>.
<< Sabato 21 ( maggio ndr). Alle 9 parlai con Silvatici (aiutante di campo di Ferdinando ndr) Andai quindi a Vienna a far delle visite con la mia piccina ( Arciduchessa Maria Antonietta nata a Firenze il 10 Gennaio 1858,dalla prima moglie di Ferdinando,Anna di Sassonia ndr). La portai dall'Imperatrice. Essa fu gentilissima per essa. Chiamò i suoi piccini l'Imperatore e rimanemmo buona mezzora insieme (...) >>.
Avvenne quindi,quel giorno,il primo incontro tra Rodolfo ed Antonietta che si dice vissero,o meglio,non vissero una storia d'amore.
L'Imperatrice si rende anche protagonista,suo malgrado,di una gaffe assolutamente involontaria,nei confronti della GranDuchessa Maria Antonia e di tutta la famiglia.
I Toscana erano angustiati,oltre che dalla partenza da Firenze,anche dalle pessime notizie,che arrivavano puntuali,sulla salute di Re Ferdinando delle Due Sicilie,fratello della GranDuchessa.
Sentiamo Ferdinando:
<< Lunedì 23 maggio ( 1859 ndr ). La mattina l'impiegai a scrivere e studiare con Silvatici. Alle 11 vi fu la solita colazione. Mentre si era al principio venne Provenzali ( marchese lucchese,fedelissimo dei Lorena ndr ) col viso sturbato e vedendo Mamà ( la GranDuchessa ndr ) diede a noi un cenno d'occhi. Nino ( Carlo,fratello di ferdinando ndr ) mi disse: è morto il Re di Napoli. Mamà che avevo presso di me mi domandò,io risposi non avere capito. Allora si voltò a Provenzali e gli disse di andare nell'anticamera di Papà ( Leopoldo II ndr ) ad attendere. Provenzali esitava,e allora Mamà ripeté,e non ha capito,Durò la colazione buoni 3 quarti d'ora alla fine venne l'Imperatrice che veniva a fare le condoglianze,per cui Mamà lo seppe così improvvisamente,diventò rossa e fu sturbata.Dopo breve colloquio l'Imperatrice andò via. Dopo entrammo noi. Papà era indifferente e cercava di consolare Mamà.Più tardi andai con Nino dall'Imperatrice a ringraziare S.M. per la parte presa. (...) Seppi più tardi che Provenzali avvisato dall'Imperatore era venuto per preparare Papà e Mamà e che l'Imperatrice sapendo della venuta di Provenzali venne a far le condoglianze decorsa un'ora dalla partenza di questo da Vienna ( i Toscana risiedevano a Schonbrunn ndr ) . >> .
Non vi sono,nel diario di Ferdinando,altri accenni a Sissi.