SERBIA
Qui, veramente, non so da dove cominciare; se non dalla premessa che fare il Re in questo paese doveva essere una delle attività più pericolose, peggio che fare il domatore di tigri al circo equestre.
In pratica si affrontarono in quel periodo, con alterne vicende, due dinastie rivali, che avevano capeggiato le rivolte che avevano portato al progressivo affrancamento del paese dall’Impero Ottomano: gli Obrenovic ed i Karageorgevitch.
Michele Obrenovic, nato nel 1823, regnò inizialmente dal 1839 al 1842, anno in cui venne deposto da una congiura.
Dal 1842 al 1858 fu Principe di Serbia Alessandro Karageorgevitch (n. 1806 +1885) sposato dal 1830 con Persida Nenadovic (e padre del futuro Re Pietro di Serbia, poi di Yugoslavia).
Dal ’58 al ’60 fu Principe Milos I Obrenovic, padre del deposto Michele Obrenovic, e già primo Principe di Serbia dal 1815 al 1839. Dal 1860 al 1868 tornò sul trono Michele Obrenovic che, nel frattempo, si era sposato nel 1853 con Giulia Hunyady de Kéthely (n.1831 +1919 senza figli).
Nel 1868 venne risolto definitivamente il problema e Michele Obrenovic cessò, oltre che di regnare, anche di vivere, dal momento che fu assassinato.
Gli successe sul trono come Principe di Serbia un nipote, Milan Obrenovic, nato nel 1854, che nel 1875 sposò Natalia Keshko, nata nel 1859 (curiosamente, nata a Firenze). Nel 1876 nacque il loro primo figlio Alessandro, in seguito ebbero un altro figlio che morì nell’infanzia.
Nel 1882 il Principato di Serbia divenne Regno, ma Re Milan si fregiò di questo titolo solo fino al 1889, anno in cui abdicò in favore del figlio, lasciando in Serbia come Reggente la moglie Natalia, e se ne andò all’estero a condurre vita da gaudente, dedito ai festini ed alle donne allegre. Tra le sue numerose amanti ci fu anche la intemerata gentildonna inglese madre di Winston Churchill.
Cosa che fece infuriare particolarmente Francesco Giuseppe, dal momento che Re Milan era filo-austriaco. Una volta tanto che uno di questi principotti balcanici era filoaustriaco, doveva proprio abdicare e darsi alla bella vita, invece di rimanere a fare il Re amico dell’Austria!
Mentre il Re abdicatario era dedito a tali poco serie attività, la Regina Natalia rimase alle prese con i problemi di governo, ma nel 1891 venne costretta a lasciare il paese.
Due anni dopo, nel 1893, il Re Alessandro organizzò un colpo di Stato per prendere il potere prima del raggiungimento della maggiore età, e richiamò in patria entrambi i genitori, che rientrarono tra il ’94 ed il ’95.
I buoni rapporti tra Re Alessandro ed i genitori si ruppero definitivamente pochi anni dopo, quando il giovane Re scelse come moglie una delle Dame di Natalia, una vedova di nome Draga Mashin.
Il re Alessandro volle sposarla ad ogni costo, nonostante la strenua opposizione dei genitori (che si rendevano ben conto come, dopo quel matrimonio, la posizione del loro figlio sarebbe divenuta più vulnerabile). Suo padre se ne andò e morì a Vienna nel 1901, mentre Natalia fu anch’essa esiliata all’estero nel 1900.
Il re sposò Draga Mashin, vedova e molto più vecchia di lui, presto additata al pubblico ludibrio per le sue presunte “dissolutezze” (che consistevano, poi, in cose innocentissime come fare il bagno tutte le mattine; il che, secondo la mentalità dei serbi dell’epoca, era roba da donnacce; le donne perbene, secondo loro, facevano il bagno una volta all’anno).
Dopo una campagna di calunnia e diffamazione contro questi due poveretti, venne ordita una congiura (dal rivale Karageorgevitch, con l’appoggio anche di Francia ed Inghilterra) ed i due poveri Sovrani, Alessandro e Draga, vennero scannati come animali in una notte del 1903, nel loro palazzo di Belgrado.
Così, nel 1903, Pietro Karageorgevitch divenne Re Pietro I di Serbia. Sarà stato innocente, poi, nel ’14, a proposito dell’attentato di Sarajevo? Ne dubito. Ebbe due figli, dei quali il primo venne escluso dalla successione per aver ammazzato un servitore in un momento di nervoso; il secondo divenne Re, ma fu ucciso a Marsiglia nel 1934. Bella famiglia!
La Regina Natalia, figura tragica e degna di grande compassione, esiliata e rimasta unica erede degli Obrenovic, si convertì al Cattolicesimo, si fece suora e distribuì tutti i suoi averi ai poveri, morendo a Saint Denis nel 1941.
Natalia Obrenovic
Draga Mashin (anche se non fu Regina in contemporanea con Sissi, mi è sembrato giusto mettere anche il ritratto di questa povera donna innocente).