L'Ottocento di Sissi e Ludwig II

Le Principesse di Sassonia in Toscana, Maria Anna,Maria Ferdinanda e Anna Maria

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il geggi
view post Posted on 27/9/2009, 15:05 by: il geggi




...segue

Dopo tre anni il matrimonio del Gran Principe era ancora infecondo,inoltre lo stesso Leopoldo aveva subito qualche incomodo di salute.Ferdinando III iniziò a preoccuparsi per la successione.Era stabilita la reversibilità,in caso di mancanza di discendenti maschi del fondatore della Casa Asburgo-Lorena-Toscana ovvero Ferdinando III, del Granducato di Toscana alla linea primigenia Asburgo-Lorenese,già dal 1790 e confermata dal Congresso di Vienna.Pare che da accordi verbali tra Ferdinando III ed il fratello Imperatore Francesco I,questi fosse disponibile,in caso di estinzione della linea Toscana,a conservare l'indipendenza del GranDucato passando la corona Toscana ad un altro Arciduca della Casa d'Asburgo.Ma sono solo voci non suffragate da alcuna documentazione storica.Comunque sia Ferdinando aveva a cuore che la propria Casa non si estinguesse.D'altra parte anche lo stesso Imperatore Francesco I aveva i suoi pensieri riguardo alla successione:i due figli maschi,Ferdinando e Francesco Carlo non sembravano dare molte garanzie,sotto quel punto di vista;tanto che,proprio in quel periodo,sembra che alla Corte di Vienna si guardasse proprio a Leopoldo di Toscana ( quarto in linea di successione al trono imperiale),come futuro Imperatore.Ma torniamo in Toscana.
Quindi,Ferdinando III all'età di 51 anni e dopo 18 di vedovanza,si decise a risposarsi.Questa scelta dovette forse un pò mortificare la coppia dei Principi Ereditari:dove loro non erano capaci,toccava all'anziano Granduca cimentarsi,nell'assicurare la successione.La scelta della futura Granduchessa investiva molteplici aspetti,oltre a quelli prettamente dinastici.Occorreva molta prudenza in quanto la Gran Principessa Maria Anna,oltre a vedersi scavalcare a Corte,dalla nuova sovrana,in ruolo ed in precedenze dinastiche,si sarebbe trovata una "concorrente" nella corsa ad assicurare la successione,con tutte le gelosie ed attriti che ne sarebbero potuti conseguire.
Ferdinando III avrà valutato tutto questo e,penso,scelta migliore,per ovviare ai succitati inconvenienti, non avrebbe potuto fare:chiese la mano di Maria Ferdinanda di Sassonia,sorella maggiore della moglie del figlio!
Lo stesso Leopoldo è del solito avviso:<<migliore scelta non poteva fare:le virtù singolari,l'educazione veduta nella sorella,l'amore intimo con Nanny assicuravano il padre della felicità,la famiglia della pace domestica>>.
La futura sposa era di 27 anni più giovane ma,come recita un antico dettato toscano: "a cavallo anziano,erba tenera" !
Il GranDuca inoltrò di persona,al Principe Massimiliano di Sassonia,la richiesta della mano della figlia.Il principe sassone era giunto a Firenze,accompagnato dalle figlie Ferdinanda ed Amalia,il 26 Ottobre 1820.
I solenni sponsali avrebbero avuto luogo in Firenze il giorno 6 Maggio 1821.
Fu il primo ed unico matrimonio di un GranDuca regnante della Casa di Lorena,che si celebrò in Toscana.Francesco Stefano di Lorena sposò Maria Teresa d'Asburgo a Vienna;Pietro Leopoldo e l'Infanta Maria Luisa si unirono ad Innsbruck;il primo matrimonio di Ferdinando III con Maria Luisa di Borbone si tenne a Vienna;la cerimonia tra Leopoldo II e Maria Antonia delle Due Sicilie,si svolse a Napoli.
In occasione del matrimonio vi furono le consuete largizioni da parte del Sovrano.Cinquecentosessanta le doti da distribuire ad altrettante fanciulle dai 18 ai 25 anni;delle quali,duecentosette a nomina da scudi venti e trecentocinquantatre per estrazione,da scudi quindici.Ferdinando III ordinò ai parroci della città di Firenze di rimettergli una lista esatta degli indigenti ai quali sarebbe stata distribuita una libbra e mezza di pane ciascuno (circa 500 grammi).
Il 4 Maggio,in Palazzo Vecchio,avenne il formale atto di rinunzia da parte di Maria Ferdinanda a qualsiasi pretesa dinastica sul Regno di Sassonia.
Il Gonfaloniere di Firenze invitò gli abitanti delle strade nelle quali sarebbero sfilati i corteggi,che avrebbero condotto i Reali Sposi ed il loro seguito in Duomo,ad ornare il 6 Maggio le loro finestre di arazzi e tappeti.
In occasione dei festeggiamenti che si sarebbero tenuti nei giorni 7 e 8 non sarebbe stato pagato il consueto pedaggio alle porte,per entrare in Firenze.
Nella stessa occasione,su ordine del Sovrano,veniva permesso l'uso delle maschere,tanto nei teatri che in qualunque altro luogo di festa.
Arriviamo al 6 Maggio.Il matrimonio doveva celebrarsi alle sei pomeridiane ma già le strade straboccavano di folla,così come Santa Maria del Fiore era stipata di invitati e popolo.
Alle sei in punto i cannoni delle fortezze,accompagnati dal suono a distesa delle campane delle chiese fiorentine,annunziarono la partenza del GranDuca da Palazzo Pitti.Contemporaneamente,da Palazzo Vecchio,usciva il Principe Massimiliano di Sassonia con la sposa e l'altra figlia;un plotone di cacciatori a cavallo fungeva da battistrada,una muta a sei cavalli dove erano il marchese Piatti e la contessa Renaud,nella seconda carrozza il Principe Massimiliano e le Principesse Amalia e Ferdinanda.Alla porta del Duomo furono accolti dai Senatori Covoni e Aldobrandini e dalle autorità ecclesiastiche e vennero accompagnati al loro genuflessorio,per attendere il GranDuca.Preceduto da un drappello di Dragoni ecco il corteggio del Sovrano.Dalla prima carrozza scesero:il marchese Guasconi,i cavalieri Gerini,Ricasoli e Montalvi;dalla seconda il principe Rospigliosi,il senatore Antinori e il balì Martelli;dalla terza il GranDuca Ferdinando III da solo.Dietro il Sovrano passò una brigata a cavallo di Guardie del Corpo.Subito dopo la carrozza dei Gran Principi Ereditari;dalla quinta scesero il principe Carlo Alberto di Savoia-Carignano e la consorte Maria Teresa di Toscana;dalla sesta l'Arciduchessa Maria Luisa,la marchesa Riccardi ed il conte Opizzoni;dalla settima la principessa Rospigliosi,il duca Strozzi,il marchese Corsi e la marchesa Rinuccini;dall'ottava la contessa Filippi,il conte Della Marmora,la baronessa Gebsattel e la contessa Lopuska.
Ferdinando venne accolto dalle dignità ecclesiastiche e si diresse verso il suo genuflessorio.A quel punto il principe Massimiliano prese per mano la figlia ed andò a collocarla accanto al Sovrano.I testimoni,il principe Rospigliosi per Ferdinando e il marchese Piatti per la sposa,presero il loro posto alle spalle della coppia.L'Arcivescovo,dopo aver benedetto gli anelli,scese dall'altare e chiese agli sposi se volevano congiungersi in matrimonio:la principessa si rivolse con una riverenza al proprio padre e questi con un gesto del capo dette il suo consenso;la principessa si inginocchiò nuovamente e pronunziò il fatidico si.
Una volta che la coppia fu dichiarata unita in matrimonio,l'Arcivescovo intonò il Te Deum e l'artiglieria delle fortezze iniziò la seconda scarica.
Dopo la benedizione si riformò il corteggio per tornare a Palazzo Pitti,che era composto da sei carrozze di gala a sei cavalli.
Appena entrati in Palazzo,fu fatta la terza salva delle artiglierie.
La sera alle otto e mezzo vi fu ricevimento di Corte che,alle dieci venne sciolto e servita la tavola.
Durante la serata vennero fatti fuochi artificiali dalla Torre di Palazzo Vecchio,inoltre vi fu una bellissima luminaria della Cupola del Brunelleschi e del Campanile di Giotto.
Il giorno successivo nella Sala delle Nicchie si tenne un pranzo ufficiale per settantacinque invitati.Alle sei pomeridiane i Sovrani,i Principi e tutta la Corte,si recarono in Piazza Santa Maria Novella per godere lo spettacolo del Palio dei Cocchi.Detto Palio venne istituito da Cosimo I nel 1500.Si trattava di una corsa attorno agli obelischi che adornano la piazza,tra quattro cocchi che erano delle riproduzioni di bighe dell'antica Roma,tirate da due cavalli ciascuno.La piazza veniva ridotta ad anfiteatro con delle tribune in legno e vi era grande partecipazione di popolo.L'ultimo Palio dei Cocchi venne corso nel 1858.Detronizzati i Lorena non vi era più posto per certe cose:un'altra tradizione perduta.
Dopo il Palio i festeggiamenti continuarono al Teatro della Pergola.
La sera del dì successivo 8 Maggio i Sovrani cenarono al Casino di S.Marco o della Livia.Dopo vi fu un ballo offerto dalla Comunità di Firenze che si tenne alla Galleria dell'Accademia delle Belle Arti.Detta festa si protrasse dalle otto e trenta di sera fino alle tre e mezzo della mattina.I Sovrani vi si trattennero fino al tocco dopo mezzanotte.
Ebbero così termine i festeggiamenti,che vennero a costare complessivamente Lire toscane 68,199.

segue...


CITAZIONE (LORETTA10 @ 27/9/2009, 14:57)
Interessante grazie !

Lusingato che sia di Tuo gradimento...ma non mi ringraziare,per me è un onore.
 
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36 replies since 27/9/2009, 01:31   6747 views
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