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Leopoldo II sposò in seconde nozze la Principessa Maria Antonia delle Due Sicilie avendo,nel 1835,il sospirato erede al trono: il Gran Principe Ferdinando,futuro Ferdinando IV ( Firenze 1835 - Salisburgo 1908). Quando "Nandino" raggiunse la maggiore età,il padre lo mandò a fare un viaggio presso le Corti Europee.A Dresda avrebbe incontrato la Principessa Anna Maria,figlia del Re Giovanni di Sassonia,cognato e grande amico di Leopodo II,fratello della defunta GranDuchessa Nanny e della GranDuchessa Vedova Maria Ferdinanda.L'unione tra Ferdinando di Toscana e Anna Maria di Sassonia era stata fortemente "caldeggiata" da Leopoldo II.Il Primo Ministro Giovanni Baldasseroni aveva proposto al Sovrano,come moglie di Ferdinando,Carlotta del Belgio ma il GranDuca ebbe delle remore religiose:nonostante la Principessa Carlotta fosse cattolica,come la Corte Belga,il padre di lei era protestante.Quindi,l'incontro tra Ferdinando e Anna, non fu del tutto casuale,per così dire. Il giorno stabilito per le nozze fu il 24 Novembre 1856,a Dresda. Ferdinando già era in Sassonia e venne raggiunto da Leopoldo II e gli altri famigliari.Ascoltiamo Leopoldo:<<entrò la vergine col velo,tacquero tutti:dalla madre e dalla sorella Sidonia si lasciò incoronare del mirto (...) Alla partenza di Anna la gente commossa salutava.A Plauen Giovanni mi abbracciò:<ti raccomando mia...>,e non poté dir di più.Anna piangeva (...) La corte si adunò,la sposa entrò in Firenze.Era folla,desio di vederla,la voce correa dall'uno all'altro (...)La sera Firenze s'illuminò,anche i poveri ornavano le case nei Camaldoli (rione popolare di Firenze,vicino a Palazzo Pitti ndr),le campagne,le ville intorno avevano i fuochi>>. 10 Gennaio 1858 : la Gran Principessa da alla luce l'Arciduchessa Maria Antonietta ( Firenze 1858 - Cannes 1883 ),vita breve anche per lei,martoriata dalla tisi.Conosciuta per la sua presunta relazione sentimentale con l'Arciduca Ereditario Rodolfo,fu l'ultima degli Asburgo-Lorena-Toscana a nascere in Toscana. Tornando a Ferdinando e Anna,nonostante che il matrimonio fosse stato combinato,poco a poco il Principe si innamorò della consorte.Quest'ultima ebbe,invece,qualche problema in più con la suocera,la GranDuchessa Maria Antonia.Sentiamo Ferdinando:<<essa (la GranDuchessa ndr) non trovò ben fatta la scelta che feci orsono due anni della cara Anna,poi coi suoi discorsi diede luogo a chiacchiere.Credo volesse che io prendessi una sua nipote di Napoli.Vero amore ed affetto non dimostrò che nell'ultima malattia nella quale certamente l'assisté come se fosse stata una figlia.Gelosa del potere non amava la nuora,sebbene Anna l'amasse di cuore e fosse pronta a far tutto quello che Mamà desiderava(...)>>. Doveva comunque essere donna di spirito,la Principessa Anna,che scherzava col marito riguardo alle infatuazioni prematrimoniali di quest'ultimo. Il 1 Gennaio del 1859 con gli auguri per il nuovo anno,la Gran Principessa di Toscana,portò al GranDuca la notizia che era in attesa del secondo figlio. La mattina dell' 8 Gennaio 1859 si celebrarono a Monaco,per procura,gli sponsali tra il Duca di Calabria Francesco delle Due Sicilie con Maria Sofia di Baviera,sorella dell'Imperatrice d'Austria.Re Ferdinando II aveva invitato Leopoldo II e tutta la famiglia a Napoli,per le nozze del figlio.Il viaggio avenne via terra e Leopoldo II colse l'occasione per fermarsi a Roma ad ossequiare il Papa.L'arrivo a Napoli fu per il 22 Gennaio. Nei giorni immediatamenti seguenti Anna inizia ad accusare dei disturbi:primo su tutti minaccia d'aborto.Il 4 Febbraio drastico peggioramento,sentiamo Leopoldo II: <<quando la sera,si aggravò:alla reumatica gastrica si era aggiunta una infiammazione delle membrane,lingua e fauci si disquamavano>>. Trattavasi di febbre tifoide,causata probabilmente,dall'ingestione di frutti di mare inquinati.Il 6 Febbraio Anna abortì tra i patimenti,ancora Leopoldo:<<il 6 Febbrajo poi venuto,in delirio chiamava la sua bambina,la sorella Sidonia (...) l'utero era libero,ma le forze declinavano.Antonietta (la GranDuchessa ndr) l'assisteva di continuo.Il dì 8 una convulsione indicò che era minacciato il sistema nervoso;dopo altra fatale,nelle braccia del marito le fu amministrato l'olio santo (...) Ebbe calma ancora,prese acqua fresca,prese cibo,rispose.Ma ecco l'agonia.Ferdinando svenuto si conduce fuori,e si restò il padre Cerchi confessore,Antonietta ed io.<mamà,Mamà!>,disse,ché dalla spina saliva convulsione totale (...) Al levar del sole,Anna presa da convulsioni di nuovo,padre Cerchi piangendo:< La Madonna la liberi da tali tormenti> (...) le convulsioni si diradano,li tratti del volto si acquietano...le labbra,pallor si diffonde...Antonietta le chiude li occhi,le pone le braccia in croce,Ferdinando la bacia,la contempla...(...).Anna muore il 10 Febbraio 1859.Il 13 avviene la partenza da Napoli,il feretro è posto nella carrozza di gala da lutto e raggiunto il porto militare,viene imbarcato sulla fregata da guerra napoletana "il Ruggero",che fa rotta verso Livorno. Il giorno 15 viene gettata l'ancora nelle acque del porto Labronico,da quel momento il cannone sparerà un colpo ogni cinque minuti.La cassa viene caricata su una lancia e portata a terra.Su strada ferrata il viaggio verso Firenze,con arrivo alle 4 e 3/4 pomeridiane.Il feretro viene posto su una carrozza di lutto a sei cavalli,circondata dai ciambellani con torcia e preceduta dalla truppa.Ultima tappa:la Basilica di San Lorenzo. Le esequie solenni si tennero il 17 Marzo. Visto ciò che si stava preparando in Toscana,nei confronti della Dinastia,si pensò di sfruttare questo fatto luttuoso,per scaricare un pò di fango sui Lorena.Ma sentiamo direttamente Leopoldo: << In Toscana fu sparso che Anna avesse abortito,alcuni dicevano ad Acquapendente altri a Roma,e noi senza core e giudizio si avesse voluto portar a Napoli e da ciò nata malattia irrimediabile:alla nostra gita a Napoli si attribuiva fine politico,fuga da Toscana>>.Tanto per restare in tema,i nazionalisti misero in giro un'altra voce,secondo la quale,la causa della morte della Principessa Anna sarebbero stati i ripetuti amplessi ai quali la sottoponeva il Principe Ferdinando,dagli insaziabili appetiti sessuali... Il 27 Aprile,a seguito degli accadimenti che ho già illustrato in un altro thread,Leopoldo II e tutta la Famiglia partono da Firenze alla volta di Vienna.Dopo qualche mese Leopoldo abdica e diviene GranDuca Ferdinando IV,il quale porterà avanti fino al 1866 la sua disperata battaglia diplomatica per tornare sul Trono di Toscana.Questi dimorerà a Salisburgo,i fratelli minori vivranno principalmente a Vienna,per motivi di studio ed il vecchio GranDuca Leopoldo II si ritirerà nei suoi possedimenti in Boemia.Ed è proprio in Boemia,nel Castello di Brandais,nel 1865,che terminerà i suoi giorni,la GranDuchessa Vedova Maria Ferdinanda o,come era chiamata in famiglia,Zia Maria.Proprio la morte della GranDuchessa sarà motivo di preoccupazione per il neonato Regno d'Italia.Ci illustra dettagliatamente il tutto il Prof. Giorgio Cucentrentoli,Conte di Monteloro:<< Deceduta questa Principessa nel Dicembre del 1864 nell'esilio di Germania,i Fiorentini accorsero ad una pia manifestazione in suo ricordo nella Chiesa di Santa Felicita ( trattasi della parrocchia sotto la cui giurisdizione ricadeva la Residenza Reale di Palazzo Pitti).Era il 15 Gennaio del 1865:in quell'anno Firenze sarebbe divenuta capitale d'Italia.La cerimonia superò tutte le previsioni,e fra le autorità del Regno generò,anche se per un solo attimo,un senso di sgomento.Una marea di popolo,unitamente ai nomi più belli dell'aristocrazia fiorentina,dai della Gherardesca ai Guicciardini,dai Capponi ai Frescobaldi,dai Serristori ai Ridolfi;eppoi il Baldasseroni,il Principe Poniatowski,il Conte Piccolomini,il Generale Pouché;e ancora i Palagi,i Dufour-Berte,e tanti altri,si portò nella chiesa,nella piazza e nelle strade adiacenti per rendere spiritualmente l'estremo saluto alla grande e benefica Sovrana. E non mancarono a questo appuntamento una infinità di impiegati tanto in servizio che a riposo,che prestavano opera in Palazzo Pitti,ed in altri uffici civili e militari,dopo aver servito il cessato Governo Granducale. Torino si preoccupò seriamente,temendo forse una sommossa a favore della spodestata ma non dimenticata Dinastia Lorenese,proprio alla vigilia del trasferimento a Firenze della Corte Sabauda. Tanta fu l'apprensione,che fu dato ordine alla polizia di segnalare immediatamente i nomi degli impiegati che erano intervenuti alla malaugurata funzione (scherzi della libertà!) manifestando il lutto anche con segni esteriori che erano un palese affronto al Re ed alla Monarchia Costituzionale. E tutto questo mentre alla Procura del Re giungevano solleciti affinché essa si accertasse dell'esistenza o meno degli estremi per l'incriminazione di una epigrafe,troppo...veritiera,distribuita da mani "ignote" in quella circostanza. Gli effetti,o meglio gli affetti,che si risvegliarono in Firenze alla morte di Maria Ferdinanda Amalia valgono più di ogni altro elogio che si possa ancora oggi formulare sulle non comuni qualità di questa illustre Principessa>>.
BIBLIOGRAFIA:
Giorgio Cucentrentoli - I GRANDUCHI DI TOSCANA
Giorgio Cucentrentoli - GLI ULTIMI GRANDUCHI DI TOSCANA
Arnaldo Salvestrini - IL MOVIMENTO ANTIUNITARIO IN TOSCANA
Giovanni Baldasseroni - LEOPOLDO II GRANDUCA DI TOSCANA E I SUOI TEMPI
Giovanni Baldasseroni - MEMORIE
Leopoldo II di Lorena - IL GOVERNO DI FAMIGLIA IN TOSCANA a cura di Franz Pesendorfer
Franz Pesendorfer - FERDINANDO III E LA TOSCANA IN ETA' NAPOLEONICA
Franz Pesendorfer - LEOPOLDO II DI LORENA
Giuseppe Conti - FIRENZE VECCHIA
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