| Abd Allāh II ibn al-Husayn e Rānia al-Yāsīn in effetti possono essere considerati, nel panorama politico attuale, fra i capi di stato (sovrani e non) più giovani, seri e preparati del pianeta. Il re è del 1962 e la regina, nata in Kuwait da una famiglia palestinese, è del 1970. La regina è laureata in Gestione di Impresa al Cairo, mentre il re ha completato i suoi studi fra il Surrey, in Inghilterra (sua madre Antoinette Avril Gardiner, principessa Muna Al-Hussein, era inglese) e gli Stati Uniti d'America. Il Regno Hascemita di Giordania, in arabo al-Mamlaka al-Urdunniyya al-Hāshimiyya, è da sempre in una posizione "incresciosa" dal punto di vista politico poichè confina con Siria, Iraq, Arabia Saudita Mar Rosso, Israele e territori palestinesi, insomma...fra i territori più turbolenti del Medio Oriente! Ecco perchè la forma di governo rappresentata da Abd Allāh II prevede, nonostante la forma democratica esemplare, uno scarso controllo sull'azione del sovrano, essendo necessario un controllo sull'azione politica che, in Europa, sarebbe, spero, impensabile e che invece in uno stato così a rischio assume caratteristiche di garanzia contro terrorismo e integralismo.
Personalmente ho dedicato una parte delle mie ricerche ai Pahlavi per i quali provo interesse storico e l'anno scorso ho potuto fare un'intervista all'imperatrice Farah di cui più avanti, assolto l'obbligo di riservatezza per l'editore che la pubblicherà, potrò parlare.
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