L'Ottocento di Sissi e Ludwig II

Fanfiction

« Older   Newer »
  Share  
cosa rara
view post Posted on 29/8/2010, 00:12




Gente, ho deciso di fare un piccolo "esperimento".
In questi mesi, piano piano, sto cercando di scrivere una fanfiction sulla misteriosa fine di Ludwig, dandogli un finale di pura fantasia,chiaramente.
Per ora vi posto queste prima parte e,poi, se volete potete dire la vostra (sono accettati anche commenti negativi ;) )
Buona lettura.

Titolo : "LA VALIGIA DELLA FELICITA' "

Svizzera, 18 novembre 1928

Muore un ottantatreenne, ex custode di una casa di riposo per anziani, in un paese vicino a Basilea. Il custode si chiamava Engel ed era ben voluto dal vecchio direttore della struttura, il Signor Albert Schumann, e dai pazienti. Engel era un uomo privo di memoria che Schumann aveva notato in un clinica di Francoforte.
Era il 13 settembre del 1886 e il direttore era andato a Francoforte a trovare il suo amico chirurgo Shultz che, quel giorno, era di turno nell'ospedale. Mentre parlavano, camminando per un corridoio, Schumann scorse una figura che disegnava il panorama della città, osservandolo dalla finestra, in una deserta sala ricreativa.
«Guarda quell' uomo come disegna bene! Lo conosci?» chiese il direttore.
L'amico per tutta risposta: «Sì, ma è meglio che non ti dica nient'altro di lui!» Schumann: «Perchè?». Il chirurgo: «Sto tentando di proteggerlo ».
Il direttore: «E' una persona importante?». L'amico: «Seguimi, voglio mostrarti una cosa». Schumann venne portato dal chirurgo nel sotterraneo, dove c'era un grosso stanzone. Verso il fondo, vi era un baule che venne aperto dall'amico con una chiave che era riposta in un finto libro, su uno scaffale.
Nel baule vi erano degli eleganti indumenti maschili: un orologio da tasca, una bombetta con un fermaglio di pietre preziose, un completo pantalone e giacca nero e un soprabito con il collo di pelliccia. Sugli ultimi due capi erano presenti tre fori di proiettile, e sul retro della cassa dell'orologio era inciso l'emblema della famiglia reale bavarese. «Questo dovrebbe farti capire di chi si tratta» disse il medico. Il direttore, sconvolto, esclamò: «Oh, cielo! E' Ludwig II di Baviera!».
«Quel giorno» ricordò il chirurgo «dei barcaioli che stavano navigando nelle acque del lago di Starnberg, sentirono dei gemiti provenire dalla riva, nelle vicinanze del castello di Berg». «Una volta avvicinatisi alla riva, videro il re a terra in una pozza di sangue , con un profondo taglio alla fronte causato da un pesante corpo contundente(probabilmente ,nel tentativo di dargli il colpo di grazia), e accanto a lui, il corpo senza vita del dottor Gudden».

13 giugno 1886 ore 19.30
Gli uomini si accorsero che il sovrano era ancora vivo e lo caricarono su una delle loro imbarcazioni.
Poco dopo uno di loro, conoscente di Shultz ,corse da lui, in tutta fretta, dicendogli: «Dovete venire! ... Presto! ... Il Re!».
All'epoca lavorava in Baviera.
Ludwig fu portato in segreto nell'abitazione del medico che lo operò, con il materiale a sua disposizione, adibendo, come sala operatoria, il salotto da pranzo. Fortunatamente, le ferite provocate dai proiettili, anche se serie, non erano fatali, così come il taglio sulla fronte.
Dopo l'intervento,il chirurgo gli tagliò i capelli e gli eliminò la barba di modo da renderlo irriconoscibile agli occhi della servitù che sarebbe ritornata l'indomani per prendere servizio.
Il giorno seguente, il sovrano aprì gli occhi e vide che si trovava in una stanza.
Era la camera degli ospiti del medico. Quest'ultimo entrò per controllare il suo paziente e, notandolo cosciente, chiese: «Come vi sentite?».
Ludwig, con un filo di voce, domandò: «Dove sono? Cosa è successo?».
«Molto probabilmente siete stato vittima di un attentato, vicino alla vostra residenza» disse chirurgo. «Quale residenza? ...Io non ricordo nulla... nemmeno il mio nome».
Purtroppo, il re aveva perso la memoria .
Dopo qualche giorno, il dottore procurò per il sovrano dei falsi documenti e mandò un telegramma a Francoforte.
Ormai la Baviera sarebbe stata un pericolo per il monarca.
Bisognava portarlo via dalla sua terra e subito, prima che si venisse a scoprire la verità e che si cercasse di internarlo nuovamente.
In una piovosa mattina , Shultz fece giungere, davanti alla sua residenza, una carrozza per il trasporto dei feriti.
Il re fu trasportato fuori dalla casa con una barella e posato sulla vettura da due infermieri.
<<dove mi state portando?>> domandò Ludwig con voce affaticata.
<<la stiamo portando a curarsi in un ospedale della Germania>>rispose il chirurgo<<ora, cercate di riposare,andrà tutto bene>>aggiunse.
La carrozza partì alla volta dello stato tedesco.
Appena arrivati alla frontiera, due guardie fermarono il veicolo. Domandarono i documenti e dove erano diretti.
Il medico :<<stiamo portando un ferito a Francoforte che necessita di assistenza immediata>>.
Le guardie cominciarono l'ispezione della carrozza.
Shultz sudò freddo quando posarono gli occhi sul paziente.
Per fortuna non ebbero nulla da ridire e l'uomo , silenziosamente, tirò un sospiro di sollievo.
Giunti a destinazione , Ludwig fu ricoverato nel grande ospedale della città.
Mentre si trovava nella sua camera, venne raggiunto dal chirurgo e da un infermiere per il cambio delle medicazioni.
Quando gli fu tolto il bendaggio attorno al capo, egli disse: <<datemi uno specchio, voglio vedere com'è il mio viso>>.
Immediatamente, l' infermiere sfilò un piccolo specchio appeso ad una parete e glielo avvicinò .
Il monarca rimase a bocca aperta per quello che vide riflesso. Il suo viso era gonfio , deturpato dai punti di sutura sulla fronte e le sue gengive erano quasi priva di denti. La scoperta lo sconvolse parecchio tanto che cacciò un grido, che si trasformò in un pianto disperato.
Shultz gli prese la mano dicendogli:<<avanti, si calmi . Lo so , è difficile ma vedrà che l' aiuteremo a superare qualsiasi cosa>>.

La mattina dopo, il dottore ricevette una lettera da parte di uno dei
barcaioli. L'uomo affermava di aver saputo che i sicari del sovrano, non
trovando più il corpo sulla riva e preoccupati per le conseguenze di
questa sparizione inspiegabile (erano certi di essere riusciti nel loro
crimine), erano riusciti a trovare in un obitorio una salma somigliante
che ,immediatamente, venne rivestita con abiti sontuosi ,di modo che
potesse essere scambiata per il re,una volta sfiguratogli il volto.
Ritornò nella camera del suo assistito e lo trovò con lo sguardo perso
nel vuoto. <<come andiamo oggi, monsieur?>> chiese.
L'altro rispose:<<la mia faccia....non mi piace...., e scommetto che anche la mia vita ,di cui non ricordo nulla, deve essere stata disgustosa allo stesso modo ,se mi avete trovato in queste condizioni>>.
Il chirurgo, dopo un pausa di riflessione si limitò a pronunciare: <<
Capisco>>.
Passò una settimana e mezza , ed un infermiere accorse da Shultz : <<
Venga subito, il suo paziente si è alzato in piedi!>>. Si precipitarono
immediatamente nella stanza e trovarono Ludwig che camminava, seppur faticosamente, avanti ed indietro per la camera.
Ques'ultimo ,accortosi dei due uomini, disse: << Non ne potevo più di
stare disteso....Volevo alzarmi e provare a camminare un pò>>.
Con il tempo le sue condizioni migliorarono sempre di più : cominciò a
muoversi sempre meglio , le ferite si erano cicatrizzate e, finalmente,
potè essere dimesso e venne ospitato nella casa del chirurgo.
Quest'ultimo provò a fargli delle domande per vedere se ricordava
qualcosa di se stesso ma , purtroppo l'esito fu negativo.
Durante la sua permanenza da Shultz, il monarca decise di dare una
sistemata al suo aspetto . Fece tantissimo esercizio fisico che gli
consentì di perdere,rapidamente, parecchi chili e, gradualmente, riavere
una corporatura soda come in gioventù e si fece sistemare la dentatura.
Un volta,il medico, vedendolo che si specchiava osservando il suo "nuovo sorriso" ,
contornato da due eleganti baffi "a manubrio", gli domandò: <<continua
sempre a sentirsele bene quelle protesi?>>
Il re :<<benissimo ma, anche se mi dessero fastidio, non mi importebbe
nulla. Sono troppo contento di poter finalmente, sorridere e mangiare
dei cibi solidi>>.
Tutti i giorni Ludwig cercò di tenersi impegnato il più possibile:
andava in varie biblioteche a leggere libri di ogni sorta, visitava
mostre e musei e coltivò l'hobby del disegno.
Ogni volta che osservava una cosa che gli destava interesse, sentiva il
bisogno di disegnarla.
Poi, nei momenti tranquilli, si andava a sedere in una panchina di uno
dei principali parchi pubblici della città ,chiudeva gli occhi e si
metteva ad ascoltare il cinguettio degli uccelli, l'incessante scroscio
delle fontane e la leggera brezza dell'aria che faceva frusciare le
foglie degli alberi ed accarezzava dolcemente il suo viso.

13 settembre 1886

<<questa mattina, è voluto venire qua perchè voleva riprodurre una parte
del panorama della città>>.
Schuman :<<ascolta, me lo presenti?>>.
Shultz:<< Certo!>>
I due entrarono nello stanzone e si avvicinarono al re.
Il chirurgo :<<monsieur...Vorrei farLe conoscere un mio amico: il signor
Albert Schuman>>
<<piacere signor Schuman>> disse Ludwig.
<<il piacere è tutto mio....Ah! vedo che Le piace disegnare!>> disse
l'altro.
<<sì!>> rispose il monarca compiaciuto<< E' una passione che mi è venuta
istintivamente>>.
Dopo qualche minuto di conversazione, il sovrano terminò il suo disegno
e si congedò dai due uomini, dicendo che andava a fare una passeggiata e
che sarebbe tornato per l'ora di pranzo>>.
<<io non so per quanto tempo potrò tenere nascosto il re. Ho paura che
,prima o poi, venga a galla la verità>> disse il medico preoccupato.
<<senti>> propose Schuman<< Se vuoi, posso portarlo con me in Svizzera.
Come già sai, la casa di riposo che dirigo si trova in una cittadella
tranquilla, frequentata da borghesi che non hanno nessun legame con
nobili o politici. Là non dovrebbe avere problemi e,poi, io ti posso
aggiornare se egli comincia a ricordare qualche cosa>>.
Il dottore:<< L'idea non sarebbe male ma, prima, bisognerebbe vedere che
cosa ne penserà lui>>.
Quella stessa sera, egli parlò a Ludwig del discorso del suo amico :
<<purtroppo, non so per quanto tempo potrò tenerLa come mio ospite. Può sempre capitare che, tra capo e collo , possano chiamarmi a lavorare in
qualche altra città e, quindi, mi sarà difficile continuare a seguirla seguirLa
concluse.
Il monarca: << Va bene, accetto>>.
Shultz : << Vedrà, si troverà a Suo agio. Albert e sua moglie sono due
persone eccezionali ed il loro bambino è un tesoro>>.
Così, qualche giorno dopo aver mandato un telegramma alla consorte che
acconsentì, Albert tornò in Svizzera con il suo ospite.
<< Sono sicurò che Le piacerà stare qua>> sorrise Schuman << il posto è
circondato da tanto verde e dalle e dalle catene montuose. Un vero
paradiso!>>
<<oh! lo vedo>> rispose il re.
Il direttore :<< I miei appartamenti si trovano dentro la struttura. Ora
glieli mostro e Le presento mia moglie Anne e mio figlio Joshef>>.
Mentre attraversavano il giardino per raggiungere l'edificio, su una panchina, c'era un vecchio che protestava, agitando una lettera.
<<cosa avete signor Von Malsen?>> domandò Albert.
<<e' da un'ora che ho chiesto all'inserviente di leggermi la lettera di
mio figlio e mia nuora e , fin'ora, non lo ha ancora fatto!>> urlò
l'anziano signore.
Il signor Von Malsen era uno dei pazienti della casa di riposo ed era
totalmente cieco da qualche anno, a seguito di una grave malattia agli
occhi.
<<se vuole, ve la leggo io>> propose Ludwig.
L'uomo: <<grazie figliolo, mi fa veramente una gentilezza>>.
Il sovrano si schiarì la voce e cominciò a leggere.
A fine lettura, il vecchio lo ringraziò nuovamente e aggiunse :
<<leggete molto bene e scommetto che Lei deve essere buono come un angelo>>.
<< Ho deciso quale sarà il mio nome>> disse tra sè e sè il re: <<engel!>>.
Da quel momento , la figura del re Ludwig II scomparve per sempre ;
Linderhof, Neuschwastein ed Herrechiemsee, nei suoi pensieri, non
esisteranno più, così come le opere di Wagner e i progetti per nuove regge.
Ora c’era soltanto un uomo che avrebbe cominciato una nuova esistenza.
Mesi dopo, infatti, sia Shultz che Schuman, conclusero che era passato troppo tempo e al re non era riemerso nessun ricordo.
Quindi ne dedussero che la sua memoria era irreversibilmente perduta.



Per ora, il racconto è fermo in questo punto.
 
Top
cosa rara
view post Posted on 29/8/2010, 18:17




Esperimento non riuscito? (Non vi è piaciuta l'idea? image )
 
Top
sissi~gitana
view post Posted on 29/8/2010, 20:27




^_^ è molto intrigante come racconto *-*
mi piace molto!
 
Top
view post Posted on 30/8/2010, 09:36
Avatar

imperatore

Group:
Member
Posts:
11,658

Status:


intrigante, dovresti postarla su EFP
 
Web  Top
cosa rara
view post Posted on 30/8/2010, 10:45




CITAZIONE (Diana92 @ 30/8/2010, 10:36)
intrigante, dovresti postarla su EFP

Che cos'è EFP ?
 
Top
view post Posted on 30/8/2010, 10:47
Avatar

imperatore

Group:
Member
Posts:
11,658

Status:


è un sito dove si pubblicano fan fiction, ma anche racconti originale...
ti do' il sito:http://www.efpfanfic.net/index.php
Io sono Diana924 * si fa pubblicità occulta*
 
Web  Top
Marzia1969
view post Posted on 1/9/2010, 11:37




Bellissima, soprattutto perchè parla di quella parte di vita che, ahimè, Ludwig non ha mai vissuto! Brava! Mi unisco anch'io all'invito di postarla su EFP: sono iscritta anch'io a quel sito, quindi mi farebbe immensamente piacere leggerti anche lì!
 
Top
cosa rara
view post Posted on 19/1/2011, 22:26




Ecco la seconda parte della fanfiction.
Mi scuso per il ritardo! :66py4.gif:

Il giorno dopo, Albert volle fare conoscere gli ospiti e il personale ad Engel.
<< Sapete? Sia ad Anne che a Joseph, siete piaciuto. Ora vediamo se farete colpo sugli altri>> disse il direttore.
Engel: << Me lo auguro!>> .
<<buongiorno Signor Schumann e buongiorno anche a Lei signore!>> esclamò una donna che passò a fianco dei due uomini , trasportando una cesta piena di lenzuola.
Albert :<< Salve Sabine! Posso presentarti a questo mio ospite?>>
- <<sì, certo>>.
- <<engel, lei è Sabine, una della inservienti della struttura>>
-<< Piacere, signorina>> disse l'altro
La donna: <<piacere....Beh!Ora devo scappare, ho i letti da rifare nelle stanze che mi aspettano!....Le auguro una buona permanenza!>>
<< Poveretta!>> sospirò Schumann, guardando Sabine che si allontanava con il suo carico<< è una persona dolcissima e sempre di buon umore ma, nonostante ciò, è costretta a lavorare il doppio degli altri per mantenere se stessa e la madre malata. Purtroppo il padre è morto quando lei era piccola>>.
Erano ormai quasi le 12.00 e gli ospiti si erano accomodati nel salone da pranzo, quando il direttore entrò con Engel.
Albert lo presentò a lorò e raccontò in breve la vicenda, senza rilevelare la sua identità.
Tutti gli diedero il benvenuto.
<<glielo suggerito io quel nome>> bisbigliò il signor Von Malsen al suo vicino di sedia << Te lo dico io, secondo me, è un brav'uomo>>.
Alla fine del pasto, le conoscenze continuarono e, questa volta toccò al vecchio custode.
<<konrad, volevo presentarti questa persona>> sorrise Albert.
<<mi hanno già detto qualche cosa cosa su di lui<< interruppe il vecchio<<mi dispiace per ciò che gli è capitato...Comunque, piacere ragazzo! Spero che tu ti trova bene tra noi>>.
Konrad era un tipo un pò burbero ma aveva un cuore d'oro e prenderà a ben volere Engel.
<<cosa state facendo?>> domandò quest'ultimo.
-<< Sto verniciando la palizzata di una nuova aiola e, siccome leggo dai tuoi occhi che sei incuriosito dal mio lavoro, ti dò il permesso di osservare>>
-<<posso davvero?>>
A Schumann non restò che lasciarli soli.
Engel, dopo qualche minuto: <<signor Konrad, mi fa provare?>>.
Il vecchio accolse la sua richiesta e, prima di metterlo all'opera lo fece entrare in casa sua: << Sarebbe un peccato che tu ti sporcassi quei bei indumenti>> esclamò <<togliti giacca e gilet che, ora, ti dò qualche cosa per ripararti dagli schizzi>> e gli diede un vecchio lenzuolo da annodarsi attorno al petto, di modo che anche i pantaloni non si macchiassero.
Sotto la sua sorveglianza, Engel diede delle prime , piccole pennellate di vernice.
<<ehilà , giovanotto! Cosa sono quelle pennellatine timide?>> disse Konrad con voce tonante<< Devi dare una bella passata, facendo scorrere il pennello giù e sù....Avanti!....Giù e sù>>.
Dopo quasi due ore, tornò Albert e rimase esterefatto nel vedere il suo ospite lavorare sodo ad un'attvità un pò insolita per una persona di sangue reale.
Engel:<< Mi sono voluto rendere utile e,poi, questo lavoro mi piace>>.
Konrad: << Domani se ti và, posso farti vedere come si monta la palizzata>>.
L'altro accettò con piacere e , infatti , l'indomani, si precipitò subito da lui.
A metà mattino passò nella vicinanze Sabine.
Il vecchio: <<buongiorno Sabine, come andiamo?>>
-<<di corsa come sempre!>>
-<<...e la mamma come sta?>>
-<<le sue condizioni sono uguali>>.
In quel momento, vennero raggiunti da Engel con una cassetta degli attrezzi.
<<oh! Salve signore, cosa fate qua?>> la donna incuriosita.
-<<konrad mi sta insegnando a fare qualche lavoretto>> rispose l'uomo.
-<<come ve la cavate?>>
-<<per essere la prima volta, abbastanza bene,eccetto qualche inconveniente>> e mostrò una mano bendata per le vesciche.
Sabine:<< Questa sera, dò un piccolo spettacolo per gli ospiti. Vuole venire a vedere?>>
-<< Sì, volentieri>>.
 
Top
cosa rara
view post Posted on 23/1/2011, 19:13




Che ve ne pare, per ora?
 
Top
Marzia1969
view post Posted on 24/1/2011, 12:32




Mi intriga Konrad....
 
Top
view post Posted on 24/1/2011, 15:05
Avatar

imperatore

Group:
Member
Posts:
11,658

Status:


davvero bella... molto intrigante.... mi sa che i prossimi sviluppi mi piaceranno
 
Web  Top
cosa rara
view post Posted on 20/2/2011, 21:56




Ecco un'altra piccola parte:


La sera arrivò e, nella sala ricreativa, tutto fu pronto per l'esibizione di Sabine.
Dopo pochi minuti, gli ospiti presero posto, così come Engel e Schumann con la famiglia.
Lo spettacolo iniziò con l'entrata della donna abbigliata con un buffo abito multicolore e i suoi rossi capelli legati in due trecce disordinate.
L'esibizione consisteva in una serie di numeri comici .
<<per arrotondare lo stipendio, la nostra Sabine si esibisce come clown>> disse Albert ad Engel.
L'indomani, quest'ultimo e Konrad, erano nuovamente al lavoro.
Il custode, questa volta, fece vedere al suo "allievo" come si potavano le piccole piante.
<<caspita, ragazzo!>> esclamò il vecchio<< da come procedi, ,sembra quasi che tu conosca già il giardinaggio>>.
Non c'era da stupirsi, quando Ludwig era un bambino, svolgeva quell'attività assieme alla madre e al fratello e ,nonostante la perdita della memoria,questo gli era rimasto quasi per istinto.

Nel primo pomeriggio, Engel era seduto su una panchina, in compagnia del Signor Von Malsen che gli dettava una lettera da mandare al figlio.
<<signor Von Malsen!....Può dettare senza gridare?....La signora Hesse non riesce a sentire quello che le sto leggendo!>> disse una voce da un'altra panchina.
<<desolato, Sabine!>> rispose l'anziano signore.
<<signorina , salve!....Anche lei si occupa di lettura e scrittura DI lettere?>> chiese Engel sorpreso.
La donna, in tono scherzoso: <<già!>>
<<e' brava come te>> disse Von Malsen <<però, ormai, ti ho preso in simpatia e voglio che sia solo tu a provvedere alla mia corrispondenza>>.
L'inserviente, terminato di leggere la lettera all'anziana signora, prese quest'ultima sotto braccio:<<beh! Noi continuiamo la passeggiata. Buon proseguimento!>>

In UNA mattinata soleggiata, Engel accorse in aiuto dell'inserviente che era inciampata a terra, mentre stava trasportando una bacinella piena di bucato da fare asciugare.
<<sabine! Si è fatta male?>> disse l'uomo preoccupato.
<<no, sono ancora intera>> la donna, rialzandosi << e, fortunatamente, i panni non si sono sporcati>>.
Engel, allora, si offrì di darle una mano a trasportare la tinozza ed a stendere.
Durante il lavoro, i due cominciarono a parlare di loro stessi.
Engel:<<dunque, in tutto questo tempo, non avete mai pensato di farvi una famiglia?>> .
Sabine:<<no, in passato, ci pensai ma, purtroppo, ho avuto la sfortuna di conoscere solo uomini che SI prendevano gioco di me....Ora , come ora, preferisco dedicare la mia vita aiutando il prossimo. Mi riempe il cuore di gioia, nel IL vedere gente che ritrova un pò di sorriso da una piccola cosa: un parola, un'abbraccio...>>
<<quegli uomini dovevano essere degli emeriti stupidi!>> esortò l'uomo<<si sono persi una persona meravigliosa!...Gentile, graziosa e divertente!>>.
L'inserviente, dal canto suo, trovò Engel una persona dai modi raffinati ed educati, per poter essere un uomo qualsiasi, quasi si trattasse di un gran signore.
<<siete sicuro che, in realtà, provenite da una famiglia nobile?>>
<<bah! Non credo>> rispose Engel<< nelle condizioni in cui sono stato ritrovato, mi fa pensare che conducevo una vita da sbandato>>.
Da quel momento, tra i due , nacque una solida amicizia.

Qualche tempo dopo, la madre di Sabine, volle conoscere questo misterioso amico della figlia.
<<sono curiosa di vedere quest'uomo privo d'identità>> disse l'anziana donna>>
-<<ma, mamma>> controbattè la figlia<< è un essere umano come gli altri! Anche se è senza memoria, non è un diverso>>
-<<lo so, ragazza mia....però sento ...sento che devo conoscerlo>>
Il giorno "fatidico" arrivò, la madre dell'inserviente rimase colpita da questa solenne figura, esattamente come il popolo bavarese rimase affascinato quando, nel 1864, videro il bello e giovane neosovrano.
<<mia figlia ha accennato spesso a voi e a quello che vi è successo>>
Engel<< Anche Sabine ha parlato molto di lei e del suo energico carattere, nonostante la malattia che vi ha colpito>>
-<<mio caro, da quando il povero Franz ci ha lasciati, io e Sabine siamo andate avanti, mettendoci in guardia dal dolore, come due guerrieri e, fin'ora, abbiamo sempre avuto la meglio><
-<<siete,veramente, due eroine>> si complimentò l'uomo.
Alla fine della conversazione, Sabine ed Engel si congedarono dalla donna. Quest'ultima, vedendoli allontanarsi, dalla finestra , disse con un sorriso
<< Si sono trovati!>>


Per ora, mi sono fermata qui

Edited by cosa rara - 20/2/2011, 22:27
 
Top
view post Posted on 20/2/2011, 21:59
Avatar

imperatore

Group:
Member
Posts:
11,658

Status:


continuo a dire che devi postarla su EFP...... ma scusa.. e ora... Sabine, figliola cara, non ce l'hai un fratello, un cugino, un nipote???? Non fare la Mary Sue e lascia spazio
 
Web  Top
cosa rara
view post Posted on 20/2/2011, 22:00




Che vuoi dire? Non capisco!
 
Top
view post Posted on 20/2/2011, 22:03
Avatar

imperatore

Group:
Member
Posts:
11,658

Status:


Le Mary sue sono quegli esseri, apparentemente perfetti, che nelle fanfiction rubano sempre la scena. In poche parole sono un'emanazione dell'autrice. Attenta, e ricorda... i Nuovi Personaggi sono difficili da gestire, ma finora te la sei cavata bene
 
Web  Top
20 replies since 29/8/2010, 00:12   565 views
  Share